Re: Periodizzazione VS Heavy Duty

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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« on: April 30, 2010, 18:20:24 pm »
0
Io però credo che si stia andanto fuori argomento. Per quanto mi interesserebbe sapere in effetti come lavora Mike con l'HD,qui si sta parlando di periodizzazione applicata all'allenamento nelle arti marziali.
Sarebbe meglio aprire un 3D a parte, se si vuol parlare di HD.

...

[post decurtato del paragrafo finale per dare linearità al nuovo 3d by M.B.]
« Last Edit: May 03, 2010, 13:38:06 pm by Mike Barnes »
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #1 on: May 03, 2010, 10:28:09 am »
0
Domanda: ma a grandi linee qual'è la suddivisione dei gruppi muscolari che fa l'HD di Mentzer e su quanti giorni di allenamento è praticata?
Io da ieri sto provando l'EDT di Staley...vedremo (accetto idee).
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #2 on: May 03, 2010, 12:54:47 pm »
0
Domanda: ma a grandi linee qual'è la suddivisione dei gruppi muscolari che fa l'HD di Mentzer e su quanti giorni di allenamento è praticata?
Io da ieri sto provando l'EDT di Staley...vedremo (accetto idee).

John: il concetto di "suddivisione" e quindi "split routine" Mentzer lo ha bruciato dagli anni 90 con il suo capolavoro "Heavy Duty 2: Mind and Body".

La programmazione HD è più complessa di una banale suddivisione muscolare.



« Last Edit: May 03, 2010, 13:06:11 pm by Mike Barnes »
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #3 on: May 03, 2010, 12:59:03 pm »
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Nn lo metto in dubbio.
Ma a grandi linee....?
Mettiamo che fossi una procace bionda e te lo chiedessi come conditio sine qua non per concedermi a te... XD XD XD
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #4 on: May 03, 2010, 13:05:18 pm »
0
Nn lo metto in dubbio.
Ma a grandi linee....?
Mettiamo che fossi una procace bionda e te lo chiedessi come conditio sine qua non per concedermi a te... XD XD XD

ti direi: "apri un topic dedicato a tale tematica".  :halo:

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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #5 on: May 03, 2010, 13:07:33 pm »
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Se preferisci posso fare uno spin off per favorire la continuazione su questi binari.

Fatto.

« Last Edit: May 03, 2010, 13:10:41 pm by Mike Barnes »
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #6 on: May 03, 2010, 13:32:09 pm »
0
X John:

Non intendo rivelare le tabelle di allenamento nel dettaglio: lo stesso Mike si rifiutava di farlo nelle sue interviste e io non voglio contrariare le sue direttive.

Posso però dirti che il concetto di split routine è stato largamente superato dal brillante tecnico di Germantown (Philadelphia).

Non ha senso suddividere i muscoli usando esercizi di isolamento e trattare l'organismo come un assemblato di muscoli che lavorano a camere stagne.

Il tessuto muscolare è un complesso integrato con il sistema organico e non si può pensare di poter avere un approcio in stile routine frazionata.

Chi lavora così lo fa per suddividere con più comodità una mole lavoro composta da troppi esercizi, al 90% inutili, (quando non dannosi) e poterli organizzare alla meno peggio, cercando invano di destreggiarsi con le inevitabili sovrapposizioni muscolari e inventandosi periodi di "scarico" per poter concedere all'organismo uno straccio di recupero sistemico.

con un lavoro intelligente e ben programmato non serve frazionare e non serve programmare periodi di scarico.

Nell'HD ogni allenamento è una unità singola e a se stante. E non ha vincoli con programmazioni a breve, medio o lungo termine.

Ogni singolo workout è bastevole a produrre il massimo dei progressi e il workout successivo va a costruire sulle basi del precedente.

Gli esercizi sono molto pochi, accuratamente selezionati, precisamente disposti in linea temporale.

I carichi che si raggiungono sono molto elevati hanno una crescita rapida e costante perfino con metodiche svantaggiose e superate come l'allenamento in arco completo.

Nell'HD vengono abolite anche le serie multiple, ponendo fine allo sterile e fuorviante dibattito relativo a quale sia il numero di set migliore.

Il concetto di monoserie è difatto un altro pilastro fondamentale, per quanto non tutti gli atleti abbiano la forza mentale, il carattere e la concentrazione per riuscire a sfruttarlo al meglio.

« Last Edit: May 03, 2010, 14:34:19 pm by Mike Barnes »
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #7 on: May 03, 2010, 15:11:05 pm »
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Mi trovo d'accordo sull'inutilità di dividere per gruppi muscolari il nostro organismo. Di solito si può al massimo dividere le sedute per la parte superiore del corpo e quella inferiore, o per la catena posteriore.
alla fine l'idea di fare petto per esempio è veramente limitata
1 perchè il nostro corpo non lavora per compartimenti stagni e gli esercizi d'isolamento hanno un transfer negativo sulla prestazione atletica, in quanto abituano il corpo a non lavorare in catena
2 è impossibile da ottenere, per tornare al petto non solo nella panca lavora il tricipite e il deltoide anteriore, ma il bicipite ha una componente importante nella stabilizzazione della testa dell'omero nella cavità glenoidea, lavorano poi altri muscoli che di solito vengono considerati antagonisti come gli adduttori della scapola. In altri esercizi  che invece vengono messi per la schiena, vedi le trazioni alla sbarra il pettorale è un sinergico e lavora attivamente nel movimento. insomma l'isolamento non esiste.

altra cosa poi da stabilire è su che tipo di forza vogliamo lavorare e sugli adattamenti necessari per attuarli.

Per esempio se l'obiettivo è lo sviluppo di forza massimale è inutile lavorare in un range che superi le 5 ripetizioni in quanto il carico incomincia ad avere più una risposta metabolica che neurale. Da questo punto di vista la monoserie non vedo come possa essere ottimale nell'aumento della forza massimale. è logico che un  incremento avvenga, stiamo sempre sollevando pesi.
Idem per la forza esplosiva che di solito viene allenata in regimi dinamici con carichi più leggeri ma mossi al massimo della velocità.

Il corpo risponde molto meglio se abituato a fronteggiare uno stimolo.
Se devi imparare a guidare cerchi di farlo più volte possibile. Se devi imparare a sollevare uno dei migliori modi e quello di farlo spesso.

Ovviamente ripetere sforzi estenuanti è impossibile , da qui nasce la modulazione del carico allenamenti a buffer, in cui lo stesso carico non massimale viene sollevato per tante serie.

Insomma una visione completamente opposta all'HD.

Nella periodizzazione poi a seconda del periodi agonistico gli allenamenti si spostano da molto voluminosi a poco intensi e poco voluminosi e molto intesi.

Insomma la varietà se programmata è vincente rispetto a ripetere tutto l'anno lo stesso metodo.


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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #8 on: May 03, 2010, 15:41:40 pm »
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Quote
Nell'HD vengono abolite anche le serie multiple, ponendo fine allo sterile e fuorviante dibattito relativo a quale sia il numero di set migliore.

Quindi se ho bisogno di fare un tipo di lavoro sulla resistenza alla forza come risolveresti con l' hd ?
O se devo lavorare sulla forza esplosiva ?
O se devo fare lavori di forza pura dove passare le 5 ripetizioni va' a cambiare tipo di stimolo ?
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #9 on: May 03, 2010, 16:04:27 pm »
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Ho quasi paura a chiedere dell'EDT.... XD
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #10 on: May 03, 2010, 17:05:47 pm »
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sicurmante l'EDT non è specifico ne per la forza esplosiva ne per la forza massimale.
ci sono dei protocolli ma secondo me non sono ottimizzati. Lavora sulla densità e non è male.
il problema che avendo una progressione lineare, fai in meno tempo dell'altra volta. da i suoi frutti nell'immediato ma poi diventa col tempo facile stallare.
Solo una cosa non capisco come stanley abbia potuto creare un metodo su una cosa che si usava da anni .

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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #11 on: May 03, 2010, 21:14:56 pm »
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John, perchè non apri un thread sull' EDT e su ciò che ti ha portato a sperimentarlo?

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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #12 on: May 04, 2010, 09:11:14 am »
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Mi trovo d'accordo sull'inutilità di dividere per gruppi muscolari il nostro organismo. Di solito si può al massimo dividere le sedute per la parte superiore del corpo e quella inferiore, o per la catena posteriore.
alla fine l'idea di fare petto per esempio è veramente limitata
1 perchè il nostro corpo non lavora per compartimenti stagni e gli esercizi d'isolamento hanno un transfer negativo sulla prestazione atletica, in quanto abituano il corpo a non lavorare in catena
2 è impossibile da ottenere, per tornare al petto non solo nella panca lavora il tricipite e il deltoide anteriore, ma il bicipite ha una componente importante nella stabilizzazione della testa dell'omero nella cavità glenoidea, lavorano poi altri muscoli che di solito vengono considerati antagonisti come gli adduttori della scapola. In altri esercizi  che invece vengono messi per la schiena, vedi le trazioni alla sbarra il pettorale è un sinergico e lavora attivamente nel movimento. insomma l'isolamento non esiste.

Questo è un intervento su cui non ho particolari osservazioni.

Quote
Per esempio se l'obiettivo è lo sviluppo di forza massimale è inutile lavorare in un range che superi le 5 ripetizioni in quanto il carico incomincia ad avere più una risposta metabolica che neurale. Da questo punto di vista la monoserie non vedo come possa essere ottimale nell'aumento della forza massimale. è logico che un  incremento avvenga, stiamo sempre sollevando pesi.

E allora lavora sulle singole.

Mentzer stesso diceva che la monoserie è un lusso che pochi possono permettersi.
Un principiante, ad esempio non può cominciare i suoi programmi con le monoserie.

Non riuscirebbe a mandare uno stimolo sufficente perchè ha bisogno di più serie per reclutare a fondo la muscolatura coinvolta.

Nel caso di un powerlifter o di un weightlifter vi è un discorso simile: una singola ripetizione ha bisogno di lavori reiterati per essere efficace al 100%

Perfettamente ovvio per chi abbia letto anche solo l'Heavy Duty Journal di Mike...

Quote
Idem per la forza esplosiva che di solito viene allenata in regimi dinamici con carichi più leggeri ma mossi al massimo della velocità.

"Forza esplosiva" è un termine gergale che ti farebbe bocciare in un qualunque esame di Scienze Motorie: la "forza esplosiva" non esiste in fisica. Esiste l'impulso.

Quote
Il corpo risponde molto meglio se abituato a fronteggiare uno stimolo.
Se devi imparare a guidare cerchi di farlo più volte possibile. Se devi imparare a sollevare uno dei migliori modi e quello di farlo spesso.

Nel caso del weightlifting ciò è vero e di fatti si svolgono sessioni dedicate alla tecnica, usando carico ridotto.



Quote
Ovviamente ripetere sforzi estenuanti è impossibile , da qui nasce la modulazione del carico allenamenti a buffer, in cui lo stesso carico non massimale viene sollevato per tante serie.

Insomma una visione completamente opposta all'HD.

Non sono un fan del protocollo buffer. L'unico frangente in cui ritengo intelligente consentire un "margine" è quello del weightlifting.

Lì, in effetti, trovo giusto lasciare del margine per consentire un'esecuzione pulita, anche per la gioia del tavolo giudici.


Quote
Nella periodizzazione poi a seconda del periodi agonistico gli allenamenti si spostano da molto voluminosi a poco intensi e poco voluminosi e molto intesi.

Insomma la varietà se programmata è vincente rispetto a ripetere tutto l'anno lo stesso metodo.


Il perchè si debba fare quest'altalena tra lavoro ad alto e basso volume è ancora tutto da spiegare.

E la "varità programmata", per uno che fa HD, rimane un surrogato di una corretta programmazione.


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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #13 on: May 04, 2010, 09:15:19 am »
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Nell'HD vengono abolite anche le serie multiple, ponendo fine allo sterile e fuorviante dibattito relativo a quale sia il numero di set migliore.

Quindi se ho bisogno di fare un tipo di lavoro sulla resistenza alla forza come risolveresti con l' hd ?
O se devo lavorare sulla forza esplosiva ?
O se devo fare lavori di forza pura dove passare le 5 ripetizioni va' a cambiare tipo di stimolo ?

Stesso discorso che ho fatto al tuo amico: "forza esplosiva" è un termine che ti squalifica in partenza in un dibattito accademico, visto che si parlava in precedenza di SS MM.

Sulla resistenza: cosa centra la resistenza con l'HD?
Tu chiederesti ad un coach di endurance di programmarti una routine di pesistica?

Sulle ripetizioni: steso discorso: Vuoi fare weighlifting? la monoserie è un lusso che non puoi permetterti. Fine.

« Last Edit: May 05, 2010, 17:04:59 pm by Mike Barnes »
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Re: Periodizzazione VS Heavy Duty
« Reply #14 on: May 04, 2010, 13:43:55 pm »
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Idem per la forza esplosiva che di solito viene allenata in regimi dinamici con carichi più leggeri ma mossi al massimo della velocità.

"Forza esplosiva" è un termine gergale che ti farebbe bocciare in un qualunque esame di Scienze Motorie: la "forza esplosiva" non esiste in fisica. Esiste l'impulso.

Ma perchè dici ste  cose ma hai studiato? ma che libri hai letto? Bosco , Zaciorskij, parlano tutti di forza esplosiva, ma hai mai dato un esame di scienze motorie? Prossimamente pubblico un articolo, lo linko visto che ci sono le pagine dei libri di questi autori dove proprio si parla di forza esplosiva.

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Nel caso del weightlifting ciò è vero e di fatti si svolgono sessioni dedicate alla tecnica, usando carico ridotto.

Conosci gli schemi motori? sai che lo stesso esercizio con carchi differenti lo va a modificare? Per imparare bene la tecnica la devi esercitare su carichi pesanti. è ovvio che un ripasso con quelli leggeri c'è sempre ma va consolidata con carichi pesanti

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Insomma una visione completamente opposta all'HD.

Non sono un fan del protocollo buffer. L'unico frangente in cui ritengo intelligente consentire un "margine" è quello del weightlifting.
e tutti gli altri sport di forza e potenza

Lì, in effetti, trovo giusto lasciare del margine per consentire un'esecuzione pulita, anche per la gioia del tavolo giudici.


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Insomma la varietà se programmata è vincente rispetto a ripetere tutto l'anno lo stesso metodo.


Il perchè si debba fare quest'altalena tra lavoro ad alto e basso volume è ancora tutto da spiegare.

vai sul campo e vedi come si allena la gente seria

E la "varità programmata", per uno che fa HD, rimane un surrogato di una corretta programmazione.




insomma mi sono proprio stufato di discutere 
Parlami delle leggi del reclutamento muscolare, di Henneman, della curva di Hill.
altrimenti qua altro che confronto, parliamo d'aria fritta