Per me è del tutto evidente il valore di quei video, è ovvio che per vedere un certo tipo di tecnica ad un certo livello occorra guardare atleti con parecchi più anni di esperienza.
Lo spirito è encomiabile, quel tamarro di Luca bagnoli dice bene quando dice che già salendo sul ring con 5 mesi di esperienza si da prova di spirito.
Quello che non amo, neppure guardando atleti più esperti, in questo tipo di combattimenti, è la relatività con cui si bada a non farsi colpire, ossia, il combattere dando per scontati i colpi da ricevere, non perchè non si ricevano, solo perchè non bisognerebbe prenderli senza opporre resistenza, mentre in questo contesto, gli scambi al tronco avvengono un pò troppo a viso aperto.
Però è anche vero che rientra nella tipologia, legata al regolamento e ad un concetto formativo d'altro genere.
Oyama non potè frequentare dei Dojo con costanza e assiduità a causa del suo essere Koreano ed emarginato dai Giapponesi, ragion per cui ha dovuto imparare combattendo, prendendole e rubacchiando dovunque poteva.
Quindi quel tipo di regolamento, ripercorre quel tipo di esperienza, ovvero "ne prendi tante fino a che imparerai a non fartele dare".
Quindi capisco i perchè di quel modo di combattere, semplicemente amo una serie di altri concetti in ordine al combattere, più legati alla maestria e all'eleganza del gesto anche se non per questo meno dolorosi