La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #60 on: May 12, 2010, 11:27:58 am »
0
credo parli della connessione polso-caviglia ginocchia-gomiti spalle-anche
che nei movimenti naturali si usano invertiti, come quando si cammina,  corre o lancia un oggetto
non so se sia giusto considerarli invertiti, sono pur sempre connessi se fatti bene, anzi

Quando si lancia un oggetto?
A me sembra che in quest'ultimo caso si possa fare "senza pensare" in entrambi i modi....


quando si vuol lanciare un oggetto imprimendogli maggior forza possibile

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Offline Fruttolo

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #61 on: May 12, 2010, 11:28:02 am »
0
...io sorrido e dico a tutti questi sapientoni ma una volta nelle vostra vita avete praticato il combattimento libero? ;)

Dò Aivia 15 a 1
:)

Ciao
Franco
<<E' tutto uguale al livello di non esistenza>>

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Offline yipeng

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #62 on: May 12, 2010, 11:31:09 am »
0
A rigà, la lentezza dovrebbe servire per ascoltare se stessi, come è possibile fare un gesto, tenendo sottocontrollo tensioni superflue, intenzione, centratura, cambi di pressione su contatti con un ipotetico nemico (perchè bisogna cercare di non cambiare pressione su un punto di contatto in fase di nostro movimento per evitare di dare informazioni sensoriali utili), corretto allineamento, cercare di non usare i muscoli periferici, cercare di centralizzare, si tiene sotto controllo la respirazione, cercare di usare l'asse centrale, e tante tante altre cose e fare tutto in maniera veloce. E' un assurdo! La lentezza è un mezzo non un fine, e questo se si parla di ricerca di una pratica raffinata, e siccome non c'è mai limite di miglioramento in queste caratteristiche, sarebbe un tantino presuntuoso credere di essere arrivati e quindi accellerare in maniera spasmodica.  Sempre e solo in un contesto di apprendimento, certo che in fase di combattimento non ci si muove ai due allora, perchè li non si è in fase di didattica, li bisogna salvare il fondo schiena. Pensare che combattere lenti sia possibile e come pensare che il tui shou sia combattimento. Entrambi sono solo ed esclusivamente dei mezzi. Come del resto il combattimento è fatto anche di tempo e distanza, che si studiano in maniera differente, con un partner sempre meno collaborativo. Ma questa è un altra storia. Ma non bisogna dimenticare che prima di arrivare a combattere bisogna allenarsi e nella pratica del taiji quan questa fase è lenta! Tutto e rigorosamente IHMO

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Caro Sabino, sempre perle di saggezza!  ;)
Lento, comunque, non vuol dire solo precisione, ma più facilità nell'ascolto, nella consapevolezza, nel frammentare i percorsi della forza per facilitare l'addestramento del corpo nulla sua trasformazione: anche nel karate ci sono dei kata in cui si va piano, ma ciò che si ricerca è abbastanza diverso (anche se in origine, forse, l'obiettivo era identico)

Caro Yipeng,per poter progredire nella pratica ritengo indispensabile aprire una vera critica soprattutto con noi stessi,soltanto in seguito potremo approfondire con altri il nostro pensiero.Però sono anni che mi sento dire di tutto,che non imparerò mai il vero tai chi perchè il mio maestro è Giapponese, :nono: perchè provengo dal karate,perchè pratico yi quan,perchè studio systema,io sorrido e dico a tutti questi sapientoni ma una volta nelle vostra vita avete praticato il combattimento libero? ;) perchè la mia non vuol essere una provocazione ma io di persone forti in combattimento libero che praticavono taiji ne ho trovati pochini.Semplice sfortuna o cosa?

"Non ti crucciar di loro, ma guarda e passa", diceva il Sommo Poeta...

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sabino_leone

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #63 on: May 12, 2010, 11:31:41 am »
0
...io sorrido e dico a tutti questi sapientoni ma una volta nelle vostra vita avete praticato il combattimento libero? ;)

Dò Aivia 15 a 1
:)

Ciao
Franco

Probabilmente anche 50 a 1  ;)

Ciao
Sabino

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Offline XinYiMan

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #64 on: May 12, 2010, 11:32:19 am »
0
A rigà, la lentezza dovrebbe servire per ascoltare se stessi, come è possibile fare un gesto, tenendo sottocontrollo tensioni superflue, intenzione, centratura, cambi di pressione su contatti con un ipotetico nemico (perchè bisogna cercare di non cambiare pressione su un punto di contatto in fase di nostro movimento per evitare di dare informazioni sensoriali utili), corretto allineamento, cercare di non usare i muscoli periferici, cercare di centralizzare, si tiene sotto controllo la respirazione, cercare di usare l'asse centrale, e tante tante altre cose e fare tutto in maniera veloce. E' un assurdo! La lentezza è un mezzo non un fine, e questo se si parla di ricerca di una pratica raffinata, e siccome non c'è mai limite di miglioramento in queste caratteristiche, sarebbe un tantino presuntuoso credere di essere arrivati e quindi accellerare in maniera spasmodica.  Sempre e solo in un contesto di apprendimento, certo che in fase di combattimento non ci si muove ai due allora, perchè li non si è in fase di didattica, li bisogna salvare il fondo schiena. Pensare che combattere lenti sia possibile e come pensare che il tui shou sia combattimento. Entrambi sono solo ed esclusivamente dei mezzi. Come del resto il combattimento è fatto anche di tempo e distanza, che si studiano in maniera differente, con un partner sempre meno collaborativo. Ma questa è un altra storia. Ma non bisogna dimenticare che prima di arrivare a combattere bisogna allenarsi e nella pratica del taiji quan questa fase è lenta! Tutto e rigorosamente IHMO

QUOTONE INDUSTRIALE!
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Caro Sabino, sempre perle di saggezza!  ;)
Lento, comunque, non vuol dire solo precisione, ma più facilità nell'ascolto, nella consapevolezza, nel frammentare i percorsi della forza per facilitare l'addestramento del corpo nulla sua trasformazione: anche nel karate ci sono dei kata in cui si va piano, ma ciò che si ricerca è abbastanza diverso (anche se in origine, forse, l'obiettivo era identico)

Caro Yipeng,per poter progredire nella pratica ritengo indispensabile aprire una vera critica soprattutto con noi stessi,soltanto in seguito potremo approfondire con altri il nostro pensiero.Però sono anni che mi sento dire di tutto,che non imparerò mai il vero tai chi perchè il mio maestro è Giapponese, :nono: perchè provengo dal karate,perchè pratico yi quan,perchè studio systema,io sorrido e dico a tutti questi sapientoni ma una volta nelle vostra vita avete praticato il combattimento libero? ;) perchè la mia non vuol essere una provocazione ma io di persone forti in combattimento libero che praticavono taiji ne ho trovati pochini.Semplice sfortuna o cosa?

"Non ti crucciar di loro, ma guarda e passa", diceva il Sommo Poeta...

Grazie yipeng
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!


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grande jedi

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #65 on: May 12, 2010, 11:35:32 am »
0
CHE DISPERAZIONE.... :o!!!!  E menomale che ho chiesto di scrivere di sensazioni che avete provato VOI...., e non di scritti..., vari o detti di maestri vari...! E vabbe che sono SERBO di origini...! Ma pensavo... di essermi spiegato bene... :'(. Perche ogni volta finisce così..!? Mi sa caro Sabino, che tu hai ragione...
Allora sono 2 le cose...! O maggior parte di voi...e solo fuffa senza esperienza in proposito, e allora e meglio stare zitti... Opure non riuscite a spiegare per iscritto la vostra esperienza in questione...
Non voglio offendere nessuno..., sia chiaro.
Ma comunque sia..., CHE TRISTEZZA.... :'(!

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Offline Fruttolo

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #66 on: May 12, 2010, 11:35:35 am »
0
Quote
Dò Aivia 15 a 1

:)

Ciao
Franco

Probabilmente anche 50 a 1  ;)

Ciao
Sabino

Volevo essere crtese  8)

Ciao
Franco
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Offline Nick

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #67 on: May 12, 2010, 11:36:55 am »
0
credo parli della connessione polso-caviglia ginocchia-gomiti spalle-anche
che nei movimenti naturali si usano invertiti, come quando si cammina,  corre o lancia un oggetto
non so se sia giusto considerarli invertiti, sono pur sempre connessi se fatti bene, anzi

Quando si lancia un oggetto?
A me sembra che in quest'ultimo caso si possa fare "senza pensare" in entrambi i modi....


quando si vuol lanciare un oggetto imprimendogli maggior forza possibile

Anche in questo caso, sempre IMHO, mi sembra che si possa comunque utilizzare entrambe le metodologie di movimento in modo "naturale". Almeno a me è capitato....


Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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sabino_leone

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #68 on: May 12, 2010, 11:38:21 am »
0
Quote
Dò Aivia 15 a 1

:)

Ciao
Franco

Probabilmente anche 50 a 1  ;)

Ciao
Sabino

Volevo essere crtese  8)

Ciao
Franco

Ma infatti Franco. ;) avevo capito. :)

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sabino_leone

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #69 on: May 12, 2010, 11:39:58 am »
0
CHE DISPERAZIONE.... :o!!!!  E menomale che ho chiesto di scrivere di sensazioni che avete provato VOI...., e non di scritti..., vari o detti di maestri vari...! E vabbe che sono SERBO di origini...! Ma pensavo... di essermi spiegato bene... :'(. Perche ogni volta finisce così..!? Mi sa caro Sabino, che tu hai ragione...
Allora sono 2 le cose...! O maggior parte di voi...e solo fuffa senza esperienza in proposito, e allora e meglio stare zitti... Opure non riuscite a spiegare per iscritto la vostra esperienza in questione...
Non voglio offendere nessuno..., sia chiaro.
Ma comunque sia..., CHE TRISTEZZA.... :'(!

 ;) ;) ;)


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Offline Barvo Iommi

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #70 on: May 12, 2010, 11:40:09 am »
0
credo parli della connessione polso-caviglia ginocchia-gomiti spalle-anche
che nei movimenti naturali si usano invertiti, come quando si cammina,  corre o lancia un oggetto
non so se sia giusto considerarli invertiti, sono pur sempre connessi se fatti bene, anzi
Quando si lancia un oggetto?
A me sembra che in quest'ultimo caso si possa fare "senza pensare" in entrambi i modi....
quando si vuol lanciare un oggetto imprimendogli maggior forza possibile
Anche in questo caso, sempre IMHO, mi sembra che si possa comunque utilizzare entrambe le metodologie di movimento in modo "naturale". Almeno a me è capitato....
certo, se poi pensi che il meglio è farlo in corsa dipende molto dalla coordinazione che uno ha, era per fare un esempio :)

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Iperbole

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #71 on: May 12, 2010, 11:40:52 am »
0
questa e' senza dubbio la parte piu' assurda e incazzosa del forum  :)

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #72 on: May 12, 2010, 11:42:28 am »
0
questa e' senza dubbio la parte piu' assurda e incazzosa del forum  :)

 :D :D :D :D
Verissimo pensa che c'è un mio amico della sezione karate che si stà approcciando alle arti marziali interne cinesi che ha provato a seguire un po' questa sezione ma ha detto che siamo una manica di matti.  :whistle: :whistle:
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Offline Kufù

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #73 on: May 12, 2010, 11:43:41 am »
0
in applicazione capita addirittura di colpire (metti con la sx) ancora prima di appoggiare il piede (dx)
nella boxe si chiama falling step e fu messo x iscritto dal celebre Dempsey in modo veramente semplice.

falling step

cio' che funziona, nato in asia o dove si voglia, alla fine converge

@ GrandeJedi
non fare cosi', non piangere, qualche esperienza e' stata scritta, io ho sperimentato il falling step
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Raptox

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #74 on: May 12, 2010, 11:45:39 am »
0
A rigà, la lentezza dovrebbe servire per ascoltare se stessi, come è possibile fare un gesto, tenendo sottocontrollo tensioni superflue, intenzione, centratura, cambi di pressione su contatti con un ipotetico nemico (perchè bisogna cercare di non cambiare pressione su un punto di contatto in fase di nostro movimento per evitare di dare informazioni sensoriali utili), corretto allineamento, cercare di non usare i muscoli periferici, cercare di centralizzare, si tiene sotto controllo la respirazione, cercare di usare l'asse centrale, e tante tante altre cose e fare tutto in maniera veloce. E' un assurdo! La lentezza è un mezzo non un fine, e questo se si parla di ricerca di una pratica raffinata, e siccome non c'è mai limite di miglioramento in queste caratteristiche, sarebbe un tantino presuntuoso credere di essere arrivati e quindi accellerare in maniera spasmodica.  Sempre e solo in un contesto di apprendimento, certo che in fase di combattimento non ci si muove ai due allora, perchè li non si è in fase di didattica, li bisogna salvare il fondo schiena. Pensare che combattere lenti sia possibile e come pensare che il tui shou sia combattimento. Entrambi sono solo ed esclusivamente dei mezzi. Come del resto il combattimento è fatto anche di tempo e distanza, che si studiano in maniera differente, con un partner sempre meno collaborativo. Ma questa è un altra storia. Ma non bisogna dimenticare che prima di arrivare a combattere bisogna allenarsi e nella pratica del taiji quan questa fase è lenta! Tutto e rigorosamente IHMO

quoto!! :) :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione