La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji

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Offline Kufù

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #75 on: May 12, 2010, 11:46:18 am »
0
questa e' senza dubbio la parte piu' assurda e incazzosa del forum  :)

mi sto divertendo un sacco
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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lü dongbin

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #76 on: May 12, 2010, 12:07:23 pm »
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Olà Sabino,
...omissis... Il taiji-quan è, dalle sue origini, l’arte di combattimento della percussione, dove “quan” viene tradotto come “la boxe”… questa traduzione la conosciamo tutti però la praticano pochissime persone secondo me. Nel taiji-quan ci si allena mediante la lentezza e la cedevolezza.Ci si può allora domandare:e’ possibile allenare e coltivare la disponibilità alla velocità per mezzo della lentezza,e sviluppare la disponibilità alla forza esercitandosi nella cedevolezza?
1) la pratica del TJQ non è limitata all'esecuzione di forme
2) La lentezza - nell'esecuzione della forma - serve ad imparare. La seconda forma del Chenshi (cosidetta Laojia Erlu  o paochui) alterna movimenti veloci a lenti. La yilu può essere fatta anche in 6 minuti.
Quote
Potrà l’adepto di taich-quan combattere efficacemente contro l’adepto di karate,di kung-fu, di pugilato o di boxe tailandese?
Se la risposta è no, penso sia sufficiente per affermare che il taiji-quan non può essere considerato come un’arte marziale, il che costituisce un ostacolo nella ricerca dell’efficacia nella pratica della salute e del benessere.
In Italia nel 2010 ci sono pochi praticanti di TJQ che "gareggino"(combattere è altra cosa). Cosa c'entra questo con la salute ed il benessere? Prendi uno che muove l'energia celeste per 2 ore al giorno ed uno che scalda la poltrona davanti alla TV per 2 ore al giorno chi è più in salute ?
Quote
questo punto essenziale potremo avanzare nella nostra pratica altrimenti saremo soltanto dei bravi chiacchieroni
E cosa vuoi fare su un forum ?

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Offline Nick

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #77 on: May 12, 2010, 12:23:38 pm »
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credo parli della connessione polso-caviglia ginocchia-gomiti spalle-anche
che nei movimenti naturali si usano invertiti, come quando si cammina,  corre o lancia un oggetto
non so se sia giusto considerarli invertiti, sono pur sempre connessi se fatti bene, anzi
Quando si lancia un oggetto?
A me sembra che in quest'ultimo caso si possa fare "senza pensare" in entrambi i modi....
quando si vuol lanciare un oggetto imprimendogli maggior forza possibile
Anche in questo caso, sempre IMHO, mi sembra che si possa comunque utilizzare entrambe le metodologie di movimento in modo "naturale". Almeno a me è capitato....
certo, se poi pensi che il meglio è farlo in corsa dipende molto dalla coordinazione che uno ha, era per fare un esempio :)


Allora, tornando al post "originale" da cui ho preso spunto, citando AiViA:


Quote
- cut -
A parte Il Tuei Shou, le uniche parti di forma che pratico prevedono il movimento del polso in linea con la caviglia, da qui la mia affermazione "connessione polso caviglia", che è particolare da eseguire, ha senso, ma non è naturale nell'essere umano, oltre ad essere espresso al contrario nei quadrupedi, quindi movimenti polso caviglia alternati.


non mi trovo concorde con questa sua affermazione, ossia che la
Quote
"connessione polso caviglia", che è particolare da eseguire, ha senso, ma non è naturale nell'essere umano


Aggiungo anche una mia considerazione, forse errata:
Non stiamo parlando di movimento naturale durante una camminata: quando eseguo una forma, mi sto muovendo, ma non sto camminando. In teoria sto "combattendo" (lentamente o meno, studiando e sentendo tutto quel che volete): quei movimenti sono stati "pensati" come "imitazione" di un combattimento, non come movimenti a sè.
Ergo vanno contestualizzati. Quello che forse sarebbe naturale se camminassi, potrebbe non essere naturale se mi sto sforzando di spostare un peso.
A maggior ragione se sto combattendo.
Questo non per dire che il movimento che sto eseguendo vada applicato in combattimento così com'è, ma che per comprendere meglio come mi muovo, devo anche contestualizzare "l'ambiente/situazione" (in senso molto ampio) in cui mi muovo.
Fermo restando comunque tutte le varie considerazioni sempre fatte su a cosa serve una forma e via discorrendo....
Tutto rigorosamente IMHO naturalmente.

Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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sabino_leone

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #78 on: May 12, 2010, 12:29:32 pm »
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Olà Sabino,
...omissis... Il taiji-quan è, dalle sue origini, l’arte di combattimento della percussione, dove “quan” viene tradotto come “la boxe”… questa traduzione la conosciamo tutti però la praticano pochissime persone secondo me. Nel taiji-quan ci si allena mediante la lentezza e la cedevolezza.Ci si può allora domandare:e’ possibile allenare e coltivare la disponibilità alla velocità per mezzo della lentezza,e sviluppare la disponibilità alla forza esercitandosi nella cedevolezza?
1) la pratica del TJQ non è limitata all'esecuzione di forme
2) La lentezza - nell'esecuzione della forma - serve ad imparare. La seconda forma del Chenshi (cosidetta Laojia Erlu  o paochui) alterna movimenti veloci a lenti. La yilu può essere fatta anche in 6 minuti.
Quote
Potrà l’adepto di taich-quan combattere efficacemente contro l’adepto di karate,di kung-fu, di pugilato o di boxe tailandese?
Se la risposta è no, penso sia sufficiente per affermare che il taiji-quan non può essere considerato come un’arte marziale, il che costituisce un ostacolo nella ricerca dell’efficacia nella pratica della salute e del benessere.
In Italia nel 2010 ci sono pochi praticanti di TJQ che "gareggino"(combattere è altra cosa). Cosa c'entra questo con la salute ed il benessere? Prendi uno che muove l'energia celeste per 2 ore al giorno ed uno che scalda la poltrona davanti alla TV per 2 ore al giorno chi è più in salute ?
Quote
questo punto essenziale potremo avanzare nella nostra pratica altrimenti saremo soltanto dei bravi chiacchieroni
E cosa vuoi fare su un forum ?

Premetto che per me non esiste una forma lenta o veloce,esiste ciò che il mio corpo esprime in quell'istante.
Per quanto riguarda il combattimento io non parlo di gare,ma anche se fossero soltanto competizione se non stò bene di salute difficilmente potrò farle non credi?

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insetto

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #79 on: May 12, 2010, 14:16:42 pm »
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Aggiungo anche una mia considerazione, forse errata:
Non stiamo parlando di movimento naturale durante una camminata: quando eseguo una forma, mi sto muovendo, ma non sto camminando. In teoria sto "combattendo" (lentamente o meno, studiando e sentendo tutto quel che volete): quei movimenti sono stati "pensati" come "imitazione" di un combattimento, non come movimenti a sè.

Hmm che ci sia una parte applicativa si ma non e' nel pensare che stai combattendo il senso delle forme.
Tralasciando le forme che sono piu' complesse e fuori dalla mia portata se parliamo del movimento si fa lentamente per analizzare quello che tu fai perche' nel mio modo di vedere il tjq il combattimento avviene quasi piu' dentro di te che fuori. Mi spiego.

Se il mio corpo ha una sua "posizione neutra" quando entra in contatto con forze esterne questa situazione muta. Il praticante di tjq si concentra a riportare il tutto alla posizione neutra anziche' pensare a reagire all'avversario. Fare questo richiede che il corpo segua delle regole precise.
Una delle ragioni del fare il movimento lento e' quindi muoversi secondo regole per cui il corpo le rispetti in ogni istante.

Ergo vanno contestualizzati. Quello che forse sarebbe naturale se camminassi, potrebbe non essere naturale se mi sto sforzando di spostare un peso.

Come cammineresti se passasi il tuo tempo a spostare un peso?

Per il discorso camminata naturale....una risposta a tutti.
Non e' piu' corretto andare da un esperto di deambulazione e fare esercizi per correggere eventuali difetti? Allora la tua camminata sarebbe corretta secondo il suo modo di vederla.

Ma se parlassi con un danzatore o un maratoneta probabilmente ti correggerebbero altri elementi o ti farebbero cambiarne altri per ottimizzarla nel loro contesto.

Probabilmente i 3 differenti modi di vedere il deambulare saranno differenti x pensati x scopi differenti e secondo regole (giusto-sbagliato) differenti.


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lü dongbin

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #80 on: May 12, 2010, 14:25:09 pm »
0
Premetto che per me non esiste una forma lenta o veloce,esiste ciò che il mio corpo esprime in quell'istante.
Un pò criptico. Mi spieghi la tua frase sotto
...omissis... Nel taiji-quan ci si allena mediante la lentezza e la cedevolezza.Ci si può allora domandare:e’ possibile allenare e coltivare la disponibilità alla velocità per mezzo della lentezza,e sviluppare la disponibilità alla forza esercitandosi nella cedevolezza?

Quote
Per quanto riguarda il combattimento io non parlo di gare,
Bene. Con questa affermazione chiudiamo ogni comunicazione perchè non mi risulta che NESSUNO (già lo chiesi sull'altro forum) degli scriventi abbia mai fatto un cosidetto "combattimento" per la vita o morte. Sarei peraltro lieto di essere smentito, casomai sbagliassi.
Quote
ma anche se fossero soltanto competizione se non stò bene di salute difficilmente potrò farle non credi?
Non ho ancora capito perchè una pratica lenta ed in accordo con le energie dell'universo e pure l'amore universale (mi spreco lo so) dovrebbe compromettere la tua salute...

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sabino_leone

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #81 on: May 12, 2010, 14:33:33 pm »
0
Quote
author=lü dongbin link=topic=2852.msg57733#msg57733 date=1273667109]
 
Quote
Per quanto riguarda il combattimento io non parlo di gare,
Bene. Con questa affermazione chiudiamo ogni comunicazione perchè non mi risulta che NESSUNO (già lo chiesi sull'altro forum) degli scriventi abbia mai fatto un cosidetto "combattimento" per la vita o morte. Sarei peraltro lieto di essere smentito, casomai sbagliassi.[/u]

Se ti dicessi chè è capitato più volte cambierebbe la tua valutazione?

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #82 on: May 12, 2010, 15:24:51 pm »
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che vuol dire "babbi" ?

Coglioni, ma in senso dispregiativo.  :D

babbi nn è il dispregiativo di coglioni, semmai è il contrario e cmq io questo no l'ho detto l'hai detto tu. e chiudiamola qua che poi escono le discussioni infinite sulle scemate.ciaooo :)

La faccina che ride significava che la cosa mi diverte, non sono affatto offeso o in procinto di iniziare discussioni su babbi e geppi.

Non è successo nulla.
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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #83 on: May 12, 2010, 15:36:16 pm »
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In Italia nel 2010 ci sono pochi praticanti di TJQ che "gareggino"(combattere è altra cosa). Cosa c'entra questo con la salute ed il benessere?

Copio ed incollo dal suo sito: Pur restando sempre abbastanza lontano dal Taijiquan sportivo, ha ottenuto risultati di prestigio come atleta e come insegnante a ogni gara cui ha partecipato. Le squadre da lui allenate hanno sempre conquistato il primo posto in competizioni nazionali, in Italia e Thailandia.

Aggiungo: salute e benessere? Ma non è un'arte marziale? Dite sempre che non è ginnastica... mi confondi.

Quote
Prendi uno che muove l'energia celeste per 2 ore al giorno ed uno che scalda la poltrona davanti alla TV per 2 ore al giorno chi è più in salute ?

Certamente il secondo, non guardo la TV, ma credo che vedere uno che muove energia celeste 2 ore al giorno dia un'immagine di salute mentale più vacillante di uno che si guarda le veline in tv.

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #84 on: May 12, 2010, 15:39:59 pm »
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author=lü dongbin link=topic=2852.msg57733#msg57733 date=1273667109]
 
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Per quanto riguarda il combattimento io non parlo di gare,
Bene. Con questa affermazione chiudiamo ogni comunicazione perchè non mi risulta che NESSUNO (già lo chiesi sull'altro forum) degli scriventi abbia mai fatto un cosidetto "combattimento" per la vita o morte. Sarei peraltro lieto di essere smentito, casomai sbagliassi.[/u]

Se ti dicessi chè è capitato più volte cambierebbe la tua valutazione?

Mi è successo diverse volte, ma credo di essermela cavata più per culo che per bravura, tipo una volta che ho evitato 6 coltellate di tunisini ubriachi solo perché conoscevo uno di loro e mi ha riconosciuto, quando avevo già schivato due coltellate.
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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #85 on: May 12, 2010, 16:32:01 pm »
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Aggiungo anche una mia considerazione, forse errata:
Non stiamo parlando di movimento naturale durante una camminata: quando eseguo una forma, mi sto muovendo, ma non sto camminando. In teoria sto "combattendo" (lentamente o meno, studiando e sentendo tutto quel che volete): quei movimenti sono stati "pensati" come "imitazione" di un combattimento, non come movimenti a sè.

Hmm che ci sia una parte applicativa si ma non e' nel pensare che stai combattendo il senso delle forme.

Concordo. E lo avevo anche specificato.


Tralasciando le forme che sono piu' complesse e fuori dalla mia portata se parliamo del movimento si fa lentamente per analizzare quello che tu fai perche' nel mio modo di vedere il tjq il combattimento avviene quasi piu' dentro di te che fuori. Mi spiego.

Se il mio corpo ha una sua "posizione neutra" quando entra in contatto con forze esterne questa situazione muta. Il praticante di tjq si concentra a riportare il tutto alla posizione neutra anziche' pensare a reagire all'avversario. Fare questo richiede che il corpo segua delle regole precise.
Una delle ragioni del fare il movimento lento e' quindi muoversi secondo regole per cui il corpo le rispetti in ogni istante.

Va bene. Questo non l'ho messo in dubbio. Infatti avevo scritto:
"(lentamente o meno, studiando e sentendo tutto quel che volete)"


Ergo vanno contestualizzati. Quello che forse sarebbe naturale se camminassi, potrebbe non essere naturale se mi sto sforzando di spostare un peso.

Come cammineresti se passasi il tuo tempo a spostare un peso?

La questione secondo me è: camminerei nello stesso modo che se non lo stessi spostando? Traslando quindi, se stessi combattendo mi muoverei nello stesso modo?



Per il discorso camminata naturale....una risposta a tutti.
Non e' piu' corretto andare da un esperto di deambulazione e fare esercizi per correggere eventuali difetti? Allora la tua camminata sarebbe corretta secondo il suo modo di vederla.

Ma se parlassi con un danzatore o un maratoneta probabilmente ti correggerebbero altri elementi o ti farebbero cambiarne altri per ottimizzarla nel loro contesto.

Probabilmente i 3 differenti modi di vedere il deambulare saranno differenti x pensati x scopi differenti e secondo regole (giusto-sbagliato) differenti.

Prorpio quello che affermo io: se il TJQ (mettici pure anche un'altra AM) è finalizzato a combattere, non è che il naturale che devo trovare è quello proprio di quest'ultima condizione?
Più generale, se il movimento che faccio è una spinta (esempio a caso), eseguirlo ascoltando e facendo tutto quel che devi nell'ambito forma va bene, ma non devo contemporaneamente realizzare il movimento come se stessi spingendo naturalmente e non come se portassi avanti un braccio naturalmente? Non è solo questione di intenzione, ma di meccanica.
IMHO.

Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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insetto

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #86 on: May 12, 2010, 16:59:04 pm »
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La questione secondo me è: camminerei nello stesso modo che se non lo stessi spostando? Traslando quindi, se stessi combattendo mi muoverei nello stesso modo?

Non capisco dove sta il dubbio. A mio avviso devi seguire le stesse regole in ogni cosa che fai, sia che cammini o che combatti.
Se no cade il concetto di metodo ed e' quello che sostenevo io quando molte persone prendono pezzi da differenti AM e cercando di fondere "regole" che non e' detto che siano tra loro compatibili. Es classico di chi pratica tjq, neigong e altro e quando combatte lo fa secondo la sua vecchia AM.

Più generale, se il movimento che faccio è una spinta (esempio a caso), eseguirlo ascoltando e facendo tutto quel che devi nell'ambito forma va bene, ma non devo contemporaneamente realizzare il movimento come se stessi spingendo naturalmente e non come se portassi avanti un braccio naturalmente? Non è solo questione di intenzione, ma di meccanica.

Hmm e come fai a spingere se non c'e' nulla? Immagini di spingere una cosa?
E cosa immagini un blocco di legno?
Nella realta' una persona non e' un corpo inanimato, ne un blocco unico, si muove e reagisce ad ogni tua azione....Cosa fai studi ogni possibile movimento?

Non e' meglio studiare se stessi nel profondo e imparare a riportarla al suo stato neutro solo quando una forza ci altera?

C'e' un passaggio dei classici che dice (cito alla carlona, chiedo venia in ginocchio cospargendomi di cenere) "anche se le possibili combinazioni sono infinite tutto si basa sulle stessi principi"

Cmq personalmente a me sta cosa delle spinte mi da un po' noia ;)

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Offline Raptox

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #87 on: May 12, 2010, 17:18:13 pm »
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Non e' meglio studiare se stessi nel profondo e imparare a riportarla al suo stato neutro solo quando una forza ci altera?


...non a caso si definiscono arti interne: perchè l'attenzione è incentrata su noi stessi!!

oggi mi garbi più del solito Insetto!!! ;)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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lü dongbin

Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #88 on: May 12, 2010, 17:28:35 pm »
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Se ti dicessi chè è capitato più volte cambierebbe la tua valutazione?
Riaprirebbe la discussione. E mi urgerebbe di domandarti se hai combattuto usando il TJQ oppure il karate ? Se la risposta fosse karate, condivideremmo la convinzione che il TJQ insegnato in Italia non può essere considerato un'arte marziale.
Se invece fosse TJQ bisognerebbe colloquiare più a lungo. Ma andiamo per gradi...
« Last Edit: May 12, 2010, 17:31:43 pm by lü dongbin »

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Offline Nick

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Re: La ricerca DELLO STATO NATURALE DEL CORPO tramite il taiji
« Reply #89 on: May 12, 2010, 17:41:24 pm »
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La questione secondo me è: camminerei nello stesso modo che se non lo stessi spostando? Traslando quindi, se stessi combattendo mi muoverei nello stesso modo?

Non capisco dove sta il dubbio. A mio avviso devi seguire le stesse regole in ogni cosa che fai, sia che cammini o che combatti.
Se no cade il concetto di metodo ed e' quello che sostenevo io quando molte persone prendono pezzi da differenti AM e cercando di fondere "regole" che non e' detto che siano tra loro compatibili. Es classico di chi pratica tjq, neigong e altro e quando combatte lo fa secondo la sua vecchia AM.

IMHO no: se combatti non ti muovi come se camminassi in una passeggiata. Le meccaniche sono diverse. Sei eretto, ma il modo di posizionarti è diverso.

Più generale, se il movimento che faccio è una spinta (esempio a caso), eseguirlo ascoltando e facendo tutto quel che devi nell'ambito forma va bene, ma non devo contemporaneamente realizzare il movimento come se stessi spingendo naturalmente e non come se portassi avanti un braccio naturalmente? Non è solo questione di intenzione, ma di meccanica.

Hmm e come fai a spingere se non c'e' nulla? Immagini di spingere una cosa?
E cosa immagini un blocco di legno?
Nella realta' una persona non e' un corpo inanimato, ne un blocco unico, si muove e reagisce ad ogni tua azione....Cosa fai studi ogni possibile movimento?

No, non studio ogni possibile movimento, perchè non cerco di applicare il movimento, ma di muovermi in base al pricipio. E i pricipi di movimento sono quelli di una spinta, non di una camminata. Per spiegarmi meglio:
Immaginare può aiutare, ma quando spingi, cosa fai? Ti tieni completamente eretto e usi solo le braccia o modifichi la posizione del corpo per utilizzarlo come aiuto?
Se nella forma devi spingere ma mantieni la poszione di comminata normale, no so se alleni le meccaniche che dovrebbero essere in gioco, fermo restando che la "spinta marziale" deve comunque essere eseguita anche rispettando i principi base dell'Am in questione.

Non e' meglio studiare se stessi nel profondo e imparare a riportarla al suo stato neutro solo quando una forza ci altera?

C'e' un passaggio dei classici che dice (cito alla carlona, chiedo venia in ginocchio cospargendomi di cenere) "anche se le possibili combinazioni sono infinite tutto si basa sulle stessi principi"

Studiare se stessi cosa vuol dire? Sentire come devi muoverti nella situazione in cui dovresti essere o sentire come ti muovi in un momento qualsiasi? Se la seconda tanto vale non fare uan forma di TJQ ma cercare di sentire come ti muovi, che so, mentre cucini, non avendo nessun ine di marzialità.

Cmq personalmente a me sta cosa delle spinte mi da un po' noia ;)

La spinta è solo una facile idealizzazione. Puoi scegliere qualsiasi altra "capacità/azione" a tua discrezione.

Sempre IMHO naturalmente.

Saluti Nick

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