Certamente, ma se ci pensi, lasciando stare i professionisti, se fai sparring forte tendenzialmente usi solo quelle poche tecniche collaudate e tralasci di utilizzare/allenare quelle meno "tue".
E' per questo che il termine sparring secondo me dovrebbe essere accompagnato o da una breve spiegazione (in palestra, di quel che si sta per fare) oppure da un "light", "contatto pieno", etc.
Secondo me lo sparring serve tutto, quello che però noto spesso è che non c'è via di mezzo: o si vede gente che gioca (molto spesso), e così falsa completamente distanze e tempi, o gente che si piglia a tranvate, mandando a ramengo la tecnica (e pigliandole anche, magari).
Uhm, forse non ho utilizzato il termine appropriato: quello che intendevo è che, nel lavoro ai pao, poter utilizzare anche i low kick di potenza secondo me dà una bella marcia in più all'allenamento, e che avere qualcuno che ti "castiga" costantemente quando ti scopri ti aiuta (cosa che dovrebbe essere fatta sempre, ma non lo dò così per scontato).
Beh ma sul lavoro ai pao non si discute: è lì che si imprime massima potenza (lavori particolari a parte). Questo tipo di lavoro che tu citi per esempio noi lo facciamo sempre e, ti dico, mi sembra una cosa talmente ovvia che, sarò ingenuo io, ma mi stupisco se non viene sempre fatta.
Io capisco anche che per chi combatte non abbia senso spaccarsi in due durante l'allenamento e arrivare sul ring rotti come una sdraio, però è anche vero che se mi alleno solo a far vento al mio sparring partner (e automatizzo questo tipo di lavoro), un giorno sul ring probabilmente qualche problemino ce l'avrò.
Questa cosa tra l'altro è valida per tutti gli sport: chi fa tennis non si allena giocando partite, ma neanche non ne fa. Idem per i pugili, che hanno gli sparring partner selezionati appositamente per i match.