La questione del potere d'arresto

  • 41 Replies
  • 6880 Views
*

Offline cooks71

  • ****
  • 3.183
  • Respect: +706
    • Francescocotti.it
  • Pratico: Arti Marziali Filippine, Combatives
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #15 on: May 18, 2010, 16:43:17 pm »
0
La risposta individuale allo shock di essere stati colpiti non è quantificabile.

Poi dipende sempre con cosa buchiamo.

Un cacciavite sottile o una lancia Masai?

Diciamo che dando un'occhiata alla Storia, si evince che le armi da battaglia erano grosse, pesanti e progettate per bucare in profondità. Parlo delle armi da fanteria, quelli che davvero si scontravano. Non delle belle lame da "autodifesa" dei nobili o dei comandanti sul campo.
Quindi lama piccola, poco potere d'arresto, lama gorssa e pesante, maggiore potere d'arresto. Ma è acqua calda.
...Anche se ultimamente tanta gente piace fare la doccia con l'acqua fredda...  ;)
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)

*

Offline Dieselnoi

  • ***
  • 2.455
  • Respect: +73
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #16 on: May 18, 2010, 16:52:43 pm »
0
Diciamo un coltello sui 10 cm, le dimensioni di un coltello da bistecca. Io, personalmente, credo che avrei uno shock anche con meno! Ma perchè fa male solo se la lama resta dentro? Il Buo Vecchio Ulisse diceva che faceva un male terribie anche se la lama usciva. O meglio, non specificava.

*

Offline cooks71

  • ****
  • 3.183
  • Respect: +706
    • Francescocotti.it
  • Pratico: Arti Marziali Filippine, Combatives
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #17 on: May 18, 2010, 16:59:54 pm »
0
Dolore c'è quando i muscoli entrano in spasmo.
Dolore c'è quando si prendono le ossa.

Ma i tagli di per se stessi e e le perforazioni muscolari non fanno male, immediatamente.

Poi intervengono meccanismi, in primis psicologici, e ossigeno che va in zone dove non dovrebe esserci, che generano dolore.

Ma in primis c'è il dolore da spasmo muscolare.

Fa sicuramente più dolore un'arma da botta, comunque. Un osso fratturato fa inifinatemente più male sull'istantaneo.
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)

*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #18 on: May 18, 2010, 17:10:44 pm »
0
poco tempo fa nella mia città un poliziotto fuori servizio è inervenuto per difendere la sua ragazza, cameriera in un bar, infastidita da clienti particolarmente sgradevoli.
iniziano a "discutere" poi vengono alle mani
in una di queste mani, quella del delinquente, appare un coltellino svizzero e colpisce una sola volta
dopo i primi colpi, i tizi vengono divisi. i due delinquenti vanno nel bar di fronte gridando "la prossima volta ti ammazzo!"
il poliziotto rientra nel bar per parlare con la ragazza. e subito si lamenta che gli brucia la gola
nessuno, né chi aveva colpito, né chi aveva subito, si era accorto del colpo andato a segno.
per la cronaca l'agente di polizia è deceduto pochi minuti dopo l'arrivo dei primi soccorsi per una ferita alla gola

non era una baionetta da guerra, era un ridicolo coltellino svizzero
sfiga? si, tantissima

ma come ben sappiamo le variabili che entrano in scena per queste cose sono una moltitudine spropositata, tanto che è difficile stabilire anche solo statisticamente una cosa piuttosto che un'altra

un coltello può uccidere sul colpo se colpisce il punto "giusto"
o spegnere lentamente senza magari che ci si accorga di essere feriti
soggetti diversi hanno una resistenza diversa, magari anche allo stesso tipo di ferita

credo che le variabili del caso siano decisamente troppe per essere prese in considerazione

tuttavia da quello che ho visto e sentito, credo che difficilmente basti un colpo solo per “spegnere” un bersaglio con una coltellata. Anche se il colpo è fatale non credo che l’effetto sia immediato.
“In genere” infatti si usa una raffica di colpi, normalmente di punta, anche quando si è consapevoli che già i primi 3 sono andati a segno. L’accumularsi di questi colpi riduce il tempo, se pur breve, per invalidare un soggetto.

Per assurdo credo che valga il discorso opposto per un bastone: se prendiamo una bastonata, anche se non sufficiente a romperci un osso, il dolore è subito ben avvertito, immediato e intenso, sia che ci causi danni strutturali sia che si tratti “solo” di una botta.
E comunque è ben più probabile “spegnere un aggressore con un singolo colpo di bastone che con un coltello.
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

*

Offline cooks71

  • ****
  • 3.183
  • Respect: +706
    • Francescocotti.it
  • Pratico: Arti Marziali Filippine, Combatives
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #19 on: May 18, 2010, 17:16:13 pm »
0
Questa l'ho letta sul Libro "On Killing".

C'era un soldato inglese di istanza a Belfast che era ossessionato dal venir ferito da un colpo di arma da fuoco. (che diamine faceva il soldato a fare, vabbeh...).

Quindi, appena un suo collega veniva ferito lui andava a parlarci per capire cosa "si provava" quando si veniva colpiti.
Uno di questi feriti disse: "Non senti dolore. Senti una "pacca" e poi senti bagnato".

Un giorno il soldato va in pattuglia e cadono in un'imboscata dell'IRA. Ad un certo punto sente una "pacca" e sente bagnato. Senza nemmeno pensarci sopra o controllare si butta a terra ed urla di essere stato colpito.

I suoi colleghi lo trascinano al riparo, rischiando a loro volta sotto il fuoco avversario, per poi capire che... era stato colpita la sua borraccia che aveva sul cinturone.

Questo per dire che la componente psicologica fa 90.
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)


*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #20 on: May 18, 2010, 17:19:59 pm »
0
Quote
Poi intervengono meccanismi, in primis psicologici, e ossigeno che va in zone dove non dovrebe esserci, che generano dolore.

per coincidenza ho sentito parlare, giusto stamattina, di "shock da ferro freddo", voi ne sapete qualcosa?

nel senso che si diceva, che in scenari bellici, nello specifico in caso di ferite da baionetta, ci sono stati morti anche per ferite non gravi, dovute al già citato shock da ferro freddo, perchè una lama non ha la velocità e le dimensioni di un proiettile: la vedi e la senti penetrare nelle tue carni. in effetti forse, dolore a parte, dev'essere un'esperienza davvero scioccante...
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

*

Offline cooks71

  • ****
  • 3.183
  • Respect: +706
    • Francescocotti.it
  • Pratico: Arti Marziali Filippine, Combatives
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #21 on: May 18, 2010, 17:40:26 pm »
0
Quote
Poi intervengono meccanismi, in primis psicologici, e ossigeno che va in zone dove non dovrebe esserci, che generano dolore.

per coincidenza ho sentito parlare, giusto stamattina, di "shock da ferro freddo", voi ne sapete qualcosa?

nel senso che si diceva, che in scenari bellici, nello specifico in caso di ferite da baionetta, ci sono stati morti anche per ferite non gravi, dovute al già citato shock da ferro freddo, perchè una lama non ha la velocità e le dimensioni di un proiettile: la vedi e la senti penetrare nelle tue carni. in effetti forse, dolore a parte, dev'essere un'esperienza davvero scioccante...


Se una lama entra piano, e non nel cuore e non recide una grossa arteria, mi viene in mente solo la questione infezione. Il tetano ammazza in relativo poco tempo. Ma si parla sempre di ore, nei casi più eccezionali.
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)

*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #22 on: May 18, 2010, 17:42:53 pm »
0
penso si riferisse più che altro allo shock psicologico del vedersi e sapersi feriti...
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

*

Offline cooks71

  • ****
  • 3.183
  • Respect: +706
    • Francescocotti.it
  • Pratico: Arti Marziali Filippine, Combatives
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #23 on: May 18, 2010, 17:45:03 pm »
0
penso si riferisse più che altro allo shock psicologico del vedersi e sapersi feriti...

Qui entriamo nella riposta individuale allo stress esterno.
In certi casi gli infarti indotti dagli ormoni dello stress esistono in soggetti predisposti.
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)

*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #24 on: May 18, 2010, 17:47:30 pm »
0
capito
comunque non hai mai sentito parlare di qualcosa del genere?
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.


*

Offline Dieselnoi

  • ***
  • 2.455
  • Respect: +73
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #25 on: May 18, 2010, 17:56:29 pm »
0
Nelson, in gioventù, perse un braccio in una battaglia. Allora lo operarono secondo lo stile dell'epoca, praticamente senza anestesia. Lui rimase impressionato dal senso di freddo del bisturi e ordinò che da lì in poi si scaldassero le lame prima di operare. Visto che si scaldavano col fuoco probabilmente (e involontariamente) salvò molti uomini dalle infezioni.

Nei vecchi brani di greco e latino le battaglie sanguinose descritte nei dettagli si sprecano. Erano lame grosse come dice giustamente Cooks, ma dall'altra parte quasi tutti i guerrieri avevano poi qualche tipo di corazza, foss'anche solo una specie di "giubbotto antilama" in cuoio o lino pressato. E si parla moto chiaramente di battaglie con decine di migliaia di morti. A Canne credo circa 60.000.

Mi vien quasi da pensare quindi che, se ben colpiti, l'inefficienza bellica si raggiunga in un tempo relativamente breve. Gli Arditi uccidevano spesso a coltellate durante i loro attacchi frontali. Un pò è mito ma un pò è anche realtà. Anche in questo caso mi vien da pensare che chi veniva colpito "per bene" non potesse continuare a battersi per molto tempo. Gli arditi (almeno secondo i racconti di mio padre, sentiti da mio nonno) colpivano soprattuto di punta ai vasi sotto il collo o proprio al collo. In molte stampe dell'epoca si vedono gli arditi (con gran facce da criminali) che impugnano a spaccaghiaccio. Ritengo che lo schema sia realistico, a quell'epoca c'era molta gente che certe cose le aveva viste dal veero. Se veniamo beccati tra collo e clavicole secondo me siam messi moto male...

*

Offline xjej

  • *****
  • 4.059
  • Respect: +2424
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #26 on: May 18, 2010, 18:38:48 pm »
0
Taglia un bicipite e invalidi un braccio ( fatto salvo per arterie eccetera ) .
Taglia un quadricipite e invalidi una gamba in molti movimenti-limiti la mobilità di parecchio .
Taglia la fascia addominale centrale o i lombari ed invalidi un guerriero del tutto ( a maggior ragione per chi utilizzava un elmo, poca visione periferica e necessità di fare torsioni.. buona fortuna ).
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

*

Offline Crux

  • ******
  • 7.760
  • Respect: +2015
  • Pratico: Scherma tribale!
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #27 on: May 18, 2010, 23:05:29 pm »
0
Sulla questione armi bianche vi consiglio di leggere il thread, ma soprattuto i documenti allegati, da me aperto nella sezione scherma "duelli mortali del XIX sec." in cui vi sono 300+ cronache di scontri mortali con spade, sciabole, pistole e coltelli.

Da un punto di vista schermistico un arma pesante e' meno efficente di una leggera in quanto necessita di caricamenti ampi ed una inerzia che sfavorisce i cambi di direzione rendendo il colpo piu' facilmente prevedibile.
Un buon schermitore approfitta del caricamento (preparazione d'attacco) per tirare un colpo d'arresto nel braccio armato del propio avversario, piu' il caricamento e' ampio piu' facile e' andare a bersaglio, e' il modo piu' sicuro per colpire senza essere colpiti perche' si sfrutta il momento in cui l'arma avversaria e' in un certo senso "scarica".
In una situazione di mischia collettiva pero' queste "finezze" non sono sfruttabili e quindi piu' efficente un'arma pesante che possa fare danni definitivi ed invalidanti con 1-2 colpi.
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

Mein Herz schlagt fur Metall, Eisen gibt es uberall
Die familie der Metalle ist die harteste von allen.

*

Offline Crux

  • ******
  • 7.760
  • Respect: +2015
  • Pratico: Scherma tribale!
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #28 on: May 18, 2010, 23:19:55 pm »
0
La grande rivoluzione della scherma che e' avvenuta intorno al XVII sec. e' stata propio la constatazione che il colpo di punta, oltre ad avere maggior allungo, necessita di minimi caricamenti per essere portato (basta distendere il braccio senza dover usare l'articolazione del gomito) e' quindi si e' sempre pronti a colpire senza tempi morti tra una azione e la sucessiva.

In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

Mein Herz schlagt fur Metall, Eisen gibt es uberall
Die familie der Metalle ist die harteste von allen.

*

Offline Crux

  • ******
  • 7.760
  • Respect: +2015
  • Pratico: Scherma tribale!
Re: La questione del potere d'arresto
« Reply #29 on: May 19, 2010, 00:04:17 am »
0
Forse l'unico autore che non rispecchia questa svolta della scherma "moderna" ma che predilige i colpi di taglio con armi pesanti e' George Silver, allego il trattato completo in inglese "Paradoxes of defence"        http://www.pbm.com/~lindahl/paradoxes.html 
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

Mein Herz schlagt fur Metall, Eisen gibt es uberall
Die familie der Metalle ist die harteste von allen.