Tread interessante...
Un certo "pasta", mio concittadino, fu accoltellato per questioni "d'onore" connesse ad una donna (un cesso orrendo, tra l'altro), e dopo lite, venne colpito con due fendenti al fegato, che però non toccarono l'organo.
Rimasero coinvolti però due vasi, e l'emoraggia era, mi dissero, copiosa.
Ebbene, il pasta, andò a cercare per tutto il quartiere l'accoltellatore, dopo esseresi munito di acetta, lasciandosi dietro numerose tracce di sangue, spaventati, gli abitanti chiamarono la polizia, che intervenne con 2 pattuglie ed una ambulanza.
Durarono fatica a disarmarlo e legarlo alla barella, nonostante avesse perso parecchio sangue, probabile quindi che l'adrenalina abbia contribuito al tenerlo in piedi.
Un operaio edile, è stato colpito da un tondino da getto al torace, il colpo si è fermato vicino ad una costola, senza romperla, lo stesso è stramazzato subito al suolo privo di conoscenza, i compagni lo credettero morto.
Gli arditi... caso particolare....
Erano in molti casi galeotti in carcere per omicidio o altri reati violenti, la linea era ceduta fin quasi al Piuave, ogni uomo che potesse uccidere era sfruttabile... l'arruolamento volontario per l'amnistia, tolse dalla pena capitale molti volontari.
Comunque, costoro, generalmente costruivano da se i coltelli che avrebbero usato, quasi sempre partendo dai coltelli della loro regione, si trattava generalmente di pugnali a doppio filo, impugnati a rompighiaccio.
Il bersaglio prediletto era tra collo e spalle, di punta, anche poerchè il colletto abbastanza rigido della divisa nemica, non permetteva di tagliare efficacemente la gola, cioè in rapidità, meglio perforare, dunque, sgozzando poi.
Inoltre, spesso e volentieri, essi facevano precedere il balzo nella postazione, da un paio di granate assordanti (definite petardi), che potrebbero essere paragonate alle odierne flashbang, il nemico, già stordito, veniva poi colpito al basso ventre o al collo, poi finito "con comodo", a resistenza sedata.
So questo perchè ho letto un libro, che purtroppo non mi ricordo il titolo, il quale sarebbe da avere nella biblioteca marziale.