Personalmente ritengo il comportamento del punto 4 più adatto al punto 2.
forse non ho ben illustrato la situazione...si tratta del caso del tipo che ti dice "scusa hai da accendere?" e quando ti avvicini ti accoltella
se si avvicina è per minacciare,quando minaccia avrà l'arma molto vicina all'aggredito (di punta) e lo fa certamente per soldi IMHO
allora quì scatta la domandona...
quante volte vi è capitato di trovarvi in una situazione del genere?
nella mia vita sono stato minacciato col coltello 2 volte:
la prima a 9 anni da un gruppo di bulletti in una colonia estiva... sono scappato a fare rapporto alla direttrice e il loro temperino è stato sequestrato (per fortuna) da lì però ho cominciato ad avvertire un certo disagio quando qualcuno mi sta troppo vicino con un corpo contundente in mano... non mi lancio in grida isteriche scappando ma comunque resto all'erta, più che altro per evitare che ad esempio il mio collega, inciampando col taglierino aperto in mano rischi di ferirmi o di ferire se stesso...
la seconda volta un pò più grandicello (16 anni credo) da parte di un ragazzo del mio stesso quartiere che voleva fare il "duro" davanti agli amici...
incoscientemente gli dissi che se avesse posato il coltello avremmo potuto scambiarci un paio di schiaffoni alla pari (fortunatamente lo posò e poi un provvidenziale amico in comune ci separò)
sono a conoscenza di storie di rapine all'arma bianca ai danni di amici che frequento tutt'ora, tutte finite col portafoglio alleggerito ma nessuna irrimediabile tragedia...
certo è che un'esperienza del genere ti segna un pò dentro, rendendo più necessario esorcizzare questo disagio documentandosi il più possibile, studiando tecniche più o meno efficaci ecc...
alla fine tutto si riduce a: quando arriverà il fatidico momento de sto benedetto scontro fra coltelli, saremo disposti a perderci la vita?
Francesco che quando non ha un ca22o da fare scrive più del sommo piastrellista