Partire dall'arrivo

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #30 on: May 24, 2010, 12:05:36 pm »
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Seguo con interesse il thread sull'oi-tsuki sul FAM... ma qualcuno potrebbe postare un video in cui c'è un'esecuzione di oi tsuki che "metta d'accordo tutti" nel dire "questo è un buon oi tsuki"? :)

Mi accodo alla richiesta. Sarebbe interessante capire se questa tecnica , oi tsuki intendo , ha mai dato prova di funzionare nel mondo reale o se è invece una delle tante favole del karate.
« Last Edit: May 24, 2010, 12:12:25 pm by Luca Bagnoli »

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #31 on: May 24, 2010, 12:17:34 pm »
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Il problema relativo alla "potenza" del colpo, nasce proprio da contesti di studio e agonistici.
Oi Tsuki è, per i motivi che ho detto più su, un colpo difficilissimo da portare con naturalezza ed efficacia.
Una delle condizioni che lo rendono particolare è proprio la sua dirompenza, il suo puntare e andare "oltre" l'avversario, ma questo non è replicabile se non in Kihon solitario, proprio perchè il controllo è d'obbligo.
Oi Tsuki è devastante, ma non deve avere freni o perde la sua prima peculiarità.
Per questo quando lo si prova si ha una sensazione limitata.In realtà, da un punto di vista dinamico, jaku tsuki è un colpo che ha una rotazione contraria, quindi un parziale freno alla sua corsa, mentre oi tsuki, se ben eseguito, segue una perfetta linea retta, quindi il concetto dell'ariete, del trave che sfonda.
Ovviamente ocorre che la spinta parta dal tallone, che il piede resti ben ancorato a terra, che la gamba si tenda del tutto, che l'anca lavori e spinga bene, che il bersaglio sia posto ben prima della fine corsa del pugno, senza opporre freni determinati dal controllo o sarà come sparare a salve.
Kizami è una splendida tecnica che ha, inevitabilmente, una minor spinta propulsiva.
Il punto è che si può portare oi tsuki a patto di avere una certa velocità e un notevole timing (così non ripeto sen no sen) ma anche la determinazione ad andare oltre.
In Dojo si può vedere in chudan, ma non si deve "frenare".

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #32 on: May 24, 2010, 12:19:47 pm »
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Ok ma mi fai vedere un video in cui oi tsuki è utilizzato efficacemente ?

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #33 on: May 24, 2010, 12:22:51 pm »
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Non sono uno specialista dei video, non mi baso su quelli, ma se ne trovo uno lo metto.
Ribadisco che, in gara è difficile vederlo, proprio perchè va frenato e quindi depotenziato troppo rispetto ad altri.

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Offline Darth Dorgius

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #34 on: May 24, 2010, 12:22:56 pm »
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Ma fatemi capire: l'Oi Tsuki sarebbe un pugno che segue i principi delle palmate che si vedono qui nella prima linea?

Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #35 on: May 24, 2010, 12:23:49 pm »
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Il problema relativo alla "potenza" del colpo, nasce proprio da contesti di studio e agonistici.
Oi Tsuki è, per i motivi che ho detto più su, un colpo difficilissimo da portare con naturalezza ed efficacia.
Una delle condizioni che lo rendono particolare è proprio la sua dirompenza, il suo puntare e andare "oltre" l'avversario, ma questo non è replicabile se non in Kihon solitario, proprio perchè il controllo è d'obbligo.
Oi Tsuki è devastante, ma non deve avere freni o perde la sua prima peculiarità.
Per questo quando lo si prova si ha una sensazione limitata.In realtà, da un punto di vista dinamico, jaku tsuki è un colpo che ha una rotazione contraria, quindi un parziale freno alla sua corsa, mentre oi tsuki, se ben eseguito, segue una perfetta linea retta, quindi il concetto dell'ariete, del trave che sfonda.
Ovviamente ocorre che la spinta parta dal tallone, che il piede resti ben ancorato a terra, che la gamba si tenda del tutto, che l'anca lavori e spinga bene, che il bersaglio sia posto ben prima della fine corsa del pugno, senza opporre freni determinati dal controllo o sarà come sparare a salve.
Kizami è una splendida tecnica che ha, inevitabilmente, una minor spinta propulsiva.
Il punto è che si può portare oi tsuki a patto di avere una certa velocità e un notevole timing (così non ripeto sen no sen) ma anche la determinazione ad andare oltre.
In Dojo si può vedere in chudan, ma non si deve "frenare".
come ben sai tutti i miei dubbi sulla potenza devastante di oi tsuki nascono da questi:


al secondo 22

al secondo 21

e per chiudere,
una bella applicazione di Giaku

questa gente applica la massima forza/potenza possibile simulando al 100% un giaku e non oi tsuki..io sono convinto che se oi tsuki ofrisse altrettanta potenza utilizzerebbero quello.
non mi dite che questo non è combattere perchè lo so da me..però se con onestà guardate il movimento , la tecnica singola (per questo dico di lasciare un attimo da parte il discorso del: per ogni momento la giusta tecnica) vedrete un perfetto giaku..questo mi induce a pensare che la tecnica che permetta la massima potenza sia giaku e non oi tsuki.
che poi oi tsuki trovi sicuramente una applicabilità, su questoo nonc i piove, ma che sia tanto potente da permettermi l'handicap di portare una tecnica tanto lunga...su questo sono molto perplesso.
« Last Edit: May 24, 2010, 12:26:08 pm by uechi-ryu »

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #36 on: May 24, 2010, 12:24:17 pm »
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Se ti vedi Kuro Obi vedi un eccellente Oi Tsuki eseguito da un ottimo 6° Dan ;)

che fai ora ti metti a citarre i film!!  :spruzz:

dimmi tu piuttosto che ne pensi di quelloc he ho detto? ha senso o no?  :=)

 :-*

Più che un film, ho citato un karateka vero e parecchio bravo ;) ;) ;)

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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #37 on: May 24, 2010, 12:24:41 pm »
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Non sono uno specialista dei video, non mi baso su quelli, ma se ne trovo uno lo metto.
Ribadisco che, in gara è difficile vederlo, proprio perchè va frenato e quindi depotenziato troppo rispetto ad altri.
azzl'ho già postato è nella pagina precdente del 3d  :-X

eccolo di nuovo: è la prima tecnica
« Last Edit: May 24, 2010, 12:26:49 pm by uechi-ryu »

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #38 on: May 24, 2010, 12:26:48 pm »
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Non sono uno specialista dei video, non mi baso su quelli, ma se ne trovo uno lo metto.
Ribadisco che, in gara è difficile vederlo, proprio perchè va frenato e quindi depotenziato troppo rispetto ad altri.

Nessuno si basa sui video. Ma è altrettando sbagliato basarsi su favole e leggende. Se una cosa non puoi dimostrarla è una fantasia , un'illusione.

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #39 on: May 24, 2010, 12:29:55 pm »
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Non sono uno specialista dei video, non mi baso su quelli, ma se ne trovo uno lo metto.
Ribadisco che, in gara è difficile vederlo, proprio perchè va frenato e quindi depotenziato troppo rispetto ad altri.
azzl'ho già postato è nella pagina precdente del 3d  :-X

eccolo di nuovo: è la prima tecnica

Se questo è oi tsuki applicato efficacemente allora vi risolvo il dilemma : è una ca--ata


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Raven81

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #40 on: May 24, 2010, 12:32:30 pm »
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@Uechi: ma il tuo discorso verte intorno all'opportunità tattica di oi-tsuki oppure è un discorso puramente bio-meccanico: cioè, a parità di atleta, gyaku-tsuki esprime più "potenza" rispetto ai oi-tsuki?

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #41 on: May 24, 2010, 12:33:36 pm »
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Il problema relativo alla "potenza" del colpo, nasce proprio da contesti di studio e agonistici.
Oi Tsuki è, per i motivi che ho detto più su, un colpo difficilissimo da portare con naturalezza ed efficacia.
Una delle condizioni che lo rendono particolare è proprio la sua dirompenza, il suo puntare e andare "oltre" l'avversario, ma questo non è replicabile se non in Kihon solitario, proprio perchè il controllo è d'obbligo.
Oi Tsuki è devastante, ma non deve avere freni o perde la sua prima peculiarità.
Per questo quando lo si prova si ha una sensazione limitata.In realtà, da un punto di vista dinamico, jaku tsuki è un colpo che ha una rotazione contraria, quindi un parziale freno alla sua corsa, mentre oi tsuki, se ben eseguito, segue una perfetta linea retta, quindi il concetto dell'ariete, del trave che sfonda.
Ovviamente ocorre che la spinta parta dal tallone, che il piede resti ben ancorato a terra, che la gamba si tenda del tutto, che l'anca lavori e spinga bene, che il bersaglio sia posto ben prima della fine corsa del pugno, senza opporre freni determinati dal controllo o sarà come sparare a salve.
Kizami è una splendida tecnica che ha, inevitabilmente, una minor spinta propulsiva.
Il punto è che si può portare oi tsuki a patto di avere una certa velocità e un notevole timing (così non ripeto sen no sen) ma anche la determinazione ad andare oltre.
In Dojo si può vedere in chudan, ma non si deve "frenare".
come ben sai tutti i miei dubbi sulla potenza devastante di oi tsuki nascono da questi:


al secondo 22

al secondo 21

e per chiudere,
una bella applicazione di Giaku

questa gente applica la massima forza/potenza possibile simulando al 100% un giaku e non oi tsuki..io sono convinto che se oi tsuki ofrisse altrettanta potenza utilizzerebbero quello.
non mi dite che questo non è combattere perchè lo so da me..però se con onestà guardate il movimento , la tecnica singola (per questo dico di lasciare un attimo da parte il discorso del: per ogni momento la giusta tecnica) vedrete un perfetto giaku..questo mi induce a pensare che la tecnica che permetta la massima potenza sia giaku e non oi tsuki.
che poi oi tsuki trovi sicuramente una applicabilità, su questoo nonc i piove, ma che sia tanto potente da permettermi l'handicap di portare una tecnica tanto lunga...su questo sono molto perplesso.

Se guardi bene, tanto nel disco, quanto nel giavellotto, il movimento si conclude con avanti lo stesso piede del braccio in questione, proprio come in oi tsuki.

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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #42 on: May 24, 2010, 12:36:31 pm »
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@Uechi: ma il tuo discorso verte intorno all'opportunità tattica di oi-tsuki oppure è un discorso puramente bio-meccanico: cioè, a parità di atleta, gyaku-tsuki esprime più "potenza" rispetto ai oi-tsuki?

esatto! bravo! mi riferisco solo alla tecnica in se e non alla sua applicabilità....secondo me giaku è più potente...è chiaro poi che varianti di oi tsuki (tipo oi komi, per dirne una) sono validissime così come può essere valido un oi tsuki puro in una detreminata situazione.
quelloc he mi lascia perplesso è: 1° secondo me giaku è più potente
2° non capisco quanto valga l'handicap di tirare una tecnica tanto lunga se poi non offre il vantaggio di essere assolutamente devastante

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #43 on: May 24, 2010, 12:36:48 pm »
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Non sono uno specialista dei video, non mi baso su quelli, ma se ne trovo uno lo metto.
Ribadisco che, in gara è difficile vederlo, proprio perchè va frenato e quindi depotenziato troppo rispetto ad altri.
azzl'ho già postato è nella pagina precdente del 3d  :-X

eccolo di nuovo: è la prima tecnica

Esattamente, un colpo evidentemente controllato, che si ferma li dove impatta.
Proprio quello che provo a spiegare. ;)

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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #44 on: May 24, 2010, 12:37:44 pm »
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Il problema relativo alla "potenza" del colpo, nasce proprio da contesti di studio e agonistici.
Oi Tsuki è, per i motivi che ho detto più su, un colpo difficilissimo da portare con naturalezza ed efficacia.
Una delle condizioni che lo rendono particolare è proprio la sua dirompenza, il suo puntare e andare "oltre" l'avversario, ma questo non è replicabile se non in Kihon solitario, proprio perchè il controllo è d'obbligo.
Oi Tsuki è devastante, ma non deve avere freni o perde la sua prima peculiarità.
Per questo quando lo si prova si ha una sensazione limitata.In realtà, da un punto di vista dinamico, jaku tsuki è un colpo che ha una rotazione contraria, quindi un parziale freno alla sua corsa, mentre oi tsuki, se ben eseguito, segue una perfetta linea retta, quindi il concetto dell'ariete, del trave che sfonda.
Ovviamente ocorre che la spinta parta dal tallone, che il piede resti ben ancorato a terra, che la gamba si tenda del tutto, che l'anca lavori e spinga bene, che il bersaglio sia posto ben prima della fine corsa del pugno, senza opporre freni determinati dal controllo o sarà come sparare a salve.
Kizami è una splendida tecnica che ha, inevitabilmente, una minor spinta propulsiva.
Il punto è che si può portare oi tsuki a patto di avere una certa velocità e un notevole timing (così non ripeto sen no sen) ma anche la determinazione ad andare oltre.
In Dojo si può vedere in chudan, ma non si deve "frenare".
come ben sai tutti i miei dubbi sulla potenza devastante di oi tsuki nascono da questi:


al secondo 22

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e per chiudere,
una bella applicazione di Giaku

questa gente applica la massima forza/potenza possibile simulando al 100% un giaku e non oi tsuki..io sono convinto che se oi tsuki ofrisse altrettanta potenza utilizzerebbero quello.
non mi dite che questo non è combattere perchè lo so da me..però se con onestà guardate il movimento , la tecnica singola (per questo dico di lasciare un attimo da parte il discorso del: per ogni momento la giusta tecnica) vedrete un perfetto giaku..questo mi induce a pensare che la tecnica che permetta la massima potenza sia giaku e non oi tsuki.
che poi oi tsuki trovi sicuramente una applicabilità, su questoo nonc i piove, ma che sia tanto potente da permettermi l'handicap di portare una tecnica tanto lunga...su questo sono molto perplesso.

Se guardi bene, tanto nel disco, quanto nel giavellotto, il movimento si conclude con avanti lo stesso piede del braccio in questione, proprio come in oi tsuki.

no luca , non è un oi tsuki, magari può essere un oi komi ma non oi tsuki ...quando il  piede avanza il "pugno" è già andato