Partire dall'arrivo

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #45 on: May 24, 2010, 12:43:04 pm »
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Beh, nel disco si, nel giavellotto è quasi simultaneo, ma l'esempio calzante, può essere un'altro.
Pensa a quando si sfonda una porta a spallate, quale spalla e quale piede?

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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #46 on: May 24, 2010, 12:49:31 pm »
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Beh, nel disco si, nel giavellotto è quasi simultaneo, ma l'esempio calzante, può essere un'altro.
Pensa a quando si sfonda una porta a spallate, quale spalla e quale piede?

ma la spallata presuppone un altro movimento..innanzitutto sono in hamni (laterale) e quindi non concentro la forza del mio corpo avanti in ma su un lato. qui invece, come oi tsuki, si tratta di concentrare tutta la forza espressa dal corpo (unitamente allo spostamento) in avanti.

non so...io sono rimasto piuttosto "fulminato" dai video di questi lanciatori...e tu mi conosci  XD puzzo di muffa tanto sono tradizionalista  :halo:

comunque ripeto, non dubito della valenza della tecnica in se e sopratutto delle sue varianti (tipo oi komi che amo molto e adotto) ma piuttosto sono scettico sulla sua potenza
« Last Edit: May 24, 2010, 12:51:35 pm by uechi-ryu »

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #47 on: May 24, 2010, 13:08:37 pm »
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Dici una cosa giusta, la questione frontale/laterale è vera.
A mio avviso (non mi permetto di farmi portatore di alcuna verità) un nodo è proprio li.
Nella sua rappresentazione in kihon, quella tecnica ha una insita necessità estetico/espressiva, per cui, porta una postura completamente frontale, a indicare una certa fierezza.
Nella sua applicazione invece, diventa laterale/obliqua, come ogni azione penetrante, per offrire minor bersaglio possibile ad un colpo d'incontro o ad un'arma, lo si vede bene nell'uso del jo e del bo o della naginata in tsuki.
Solo così la linea diviene davvero unica dal tallone al pugno, in questo caso l'esempio della porta diventa calzante.
Purtroppo, come abbiamo detto e visto in più occasioni, il lavoro in kihon porta con se degli equivoci formali, mutuati dalla necessità di offrire una rappresentazione visiva esteticamente valida (morote uke, shuto uke ecc) e producendo interpretazioni fuorvianti.

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Offline Darth Dorgius

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #48 on: May 24, 2010, 13:09:50 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #49 on: May 24, 2010, 13:12:06 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

Diciamo che, sferrando oi tsuki, si schiva un contrattacco o un colpo di sbarramento, oppure un fendente dritto, sviluppando, proprio a causa di tale schivata, una linea perfettamente dritta dal tallone al pugno, che offra una bassissima dispersione di forza cinetica a causa di torsioni vertebrali intermedie come accade nel jaku, che mantenga una spinta totale diversamente dal suri ashi del kizami e permetta di penetrare, tanto nella guardia quanto nello sbarramento avversario, offrendo al contempo, l'opportunità di una replica a breve distanza (jaku) altrettanto forte.
« Last Edit: May 24, 2010, 13:28:14 pm by Luca B. »


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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #50 on: May 24, 2010, 13:27:20 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

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Offline Darth Dorgius

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #51 on: May 24, 2010, 13:32:12 pm »
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luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?

Penso che a parità di allenamento il ... "diretto" sia più potente. l'Oi è più complesso...

Tuttavia, basta usare un dinamometro e darci dentro un numero statisticamente rilevante di volte. :)
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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #52 on: May 24, 2010, 13:33:55 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

Sono convinto che sia devastante ma che non sia portabile al 100% in allenamento o gara, proprio perchè porta con sè (o deve portare con sè) l'intenzione ferrea di finire l'avversario, rompendo tutto ciò che si incontra come nel tameshiwari.
Dubito che si possa avere la stessa intenzione e determinazione in un dojo, sarebbe criminale, quindi, consciamente o meno, si frena.
Jaku, è più immediato, di più semplice comprensione e realizzazione, per cui ci si trova meglio assai prima, ma questo non dice nulla sull'efficacia, dice molkto sulla difficoltà ;)

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #53 on: May 24, 2010, 13:34:17 pm »
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Dici una cosa giusta, la questione frontale/laterale è vera.
A mio avviso (non mi permetto di farmi portatore di alcuna verità) un nodo è proprio li.
Nella sua rappresentazione in kihon, quella tecnica ha una insita necessità estetico/espressiva, per cui, porta una postura completamente frontale, a indicare una certa fierezza.
Nella sua applicazione invece, diventa laterale/obliqua, come ogni azione penetrante, per offrire minor bersaglio possibile ad un colpo d'incontro o ad un'arma, lo si vede bene nell'uso del jo e del bo o della naginata in tsuki.
Solo così la linea diviene davvero unica dal tallone al pugno, in questo caso l'esempio della porta diventa calzante.
Purtroppo, come abbiamo detto e visto in più occasioni, il lavoro in kihon porta con se degli equivoci formali, mutuati dalla necessità di offrire una rappresentazione visiva esteticamente valida (morote uke, shuto uke ecc) e producendo interpretazioni fuorvianti.


ScusA mA stando al TUO DISCOrso Voi StudiaTE Una tecnica In Un mOdO Quando poI In COMBattIMEntO La faTe DIVeRSA ? e QUESTO SOLO PER RAGFIONI ESTETICHE ? ALLORA  il karate è davvero strano come sostengo da anni...

P.s. tastiera rotta

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Luca Bagnoli

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #54 on: May 24, 2010, 13:36:12 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

Sono convinto che sia devastante ma che non sia portabile al 100% in allenamento o gara, proprio perchè porta con sè (o deve portare con sè) l'intenzione ferrea di finire l'avversario, rompendo tutto ciò che si incontra come nel tameshiwari.
Dubito che si possa avere la stessa intenzione e determinazione in un dojo, sarebbe criminale, quindi, consciamente o meno, si frena.

Come ha detto dorje ci sono strumenti in grado di misurare l'impatto di una tecnica. E comunque non credo molto alle " tecniche troppo potenti per essere provate ". Nel 99% dei casi son minchiate.


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Offline etciù-ryu (raffreddato!!)

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #55 on: May 24, 2010, 13:37:36 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

Sono convinto che sia devastante ma che non sia portabile al 100% in allenamento o gara, proprio perchè porta con sè (o deve portare con sè) l'intenzione ferrea di finire l'avversario, rompendo tutto ciò che si incontra come nel tameshiwari.
Dubito che si possa avere la stessa intenzione e determinazione in un dojo, sarebbe criminale, quindi, consciamente o meno, si frena.
Jaku, è più immediato, di più semplice comprensione e realizzazione, per cui ci si trova meglio assai prima, ma questo non dice nulla sull'efficacia, dice molkto sulla difficoltà ;)

quindi per te il discorso del giavellotto & c non ha nulla a che spartire con il pugno? nons egue la stessa catena cinetica?

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #56 on: May 24, 2010, 13:38:06 pm »
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X Luca:
Per quel che ho potuto vedere, capire e dedurre, il karate implica una gran quantità di cose che vanno capite, estrapolate e elaborate individualmente, se ci si riesce e se si ha la voglia, pazienza e perseveranza di farlo.
Come spesso dico, non è per tutti, salvo nella sua parte basica che è per tutti e porta tutti allo stesso punto, quello da cui comincia il karate.
Per questo c'è molto di nascosto, è perfettamente in linea con il modo di pensare del Giappone di quei tempi.
« Last Edit: May 24, 2010, 13:41:07 pm by Luca B. »

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Luca B.

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #57 on: May 24, 2010, 13:40:01 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

Sono convinto che sia devastante ma che non sia portabile al 100% in allenamento o gara, proprio perchè porta con sè (o deve portare con sè) l'intenzione ferrea di finire l'avversario, rompendo tutto ciò che si incontra come nel tameshiwari.
Dubito che si possa avere la stessa intenzione e determinazione in un dojo, sarebbe criminale, quindi, consciamente o meno, si frena.
Jaku, è più immediato, di più semplice comprensione e realizzazione, per cui ci si trova meglio assai prima, ma questo non dice nulla sull'efficacia, dice molkto sulla difficoltà ;)

quindi per te il discorso del giavellotto & c non ha nulla a che spartire con il pugno? nons egue la stessa catena cinetica?

Esatto, segue un'altra catena con altre intenzioni, non quella di lanciare ma quella di perforare, ma non col pugno, con tutto il proprio corpo, per quello la linea più perfettamente retta possibile.

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sabino_leone

Re: Partire dall'arrivo
« Reply #58 on: May 24, 2010, 13:43:29 pm »
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Ho letto con attenzione il 3d e sono giunto ad una riflessione,onestamente ditemi quanti di voi in combattimento libero porterebbero oi tsuki?

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Offline Dipper

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Re: Partire dall'arrivo
« Reply #59 on: May 24, 2010, 13:44:38 pm »
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Nessuno risponde a un non-karateka come me? :'(

Rispetto al video che hai postato, a mio avviso la risposta è si, ma con la condizione di andare oltre, di puntare a sfondare o trapassare, quindi non fermando il colpo al bersaglio come accade in quel video.
Per il resto, credo di averti risposto con l'esempio dello sfondare una porta. ;)

luca quindi tu sei fermamente convinto che oi tsuki sia una tecnica più potente di giaku?
comunque io non scherzo, alla prima occasione, che sia con te o riujin, proviamo...io sono prontissimo a ricambaire idea

Sono convinto che sia devastante ma che non sia portabile al 100% in allenamento o gara, proprio perchè porta con sè (o deve portare con sè) l'intenzione ferrea di finire l'avversario, rompendo tutto ciò che si incontra come nel tameshiwari.
Dubito che si possa avere la stessa intenzione e determinazione in un dojo, sarebbe criminale, quindi, consciamente o meno, si frena.
Jaku, è più immediato, di più semplice comprensione e realizzazione, per cui ci si trova meglio assai prima, ma questo non dice nulla sull'efficacia, dice molkto sulla difficoltà ;)

quindi per te il discorso del giavellotto & c non ha nulla a che spartire con il pugno? nons egue la stessa catena cinetica?

Esatto, segue un'altra catena con altre intenzioni, non quella di lanciare ma quella di perforare, ma non col pugno, con tutto il proprio corpo, per quello la linea più perfettamente retta possibile.
Con tutti i dubbi legittimi che ci possono essere sull'oi tsuki, su questo secondo me proprio non ci piove :=)
継続は力なり 空手の修業は一生である
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