Bisogna tornare, come in molti casi, all'uso delle armi.
Sia con la spada/katana, che con il bastone jo/bo, lo tsuki si porta alla maniera di oi e non di jaku.
Questo per alcune ragioni, in primis quella di non disperdere energia cinetica, poi per la necessità di forare l'avversario che, probabilmente, ha una armatura, inoltre, la necessità di offrire minor bersaglio possibile alle replice dell'avversario, cosa impossibile se il colpo è opposto alla gamba avanti.
Riportando il tutto ad un lavoro a mani nude, ecco che abbiamo oi tsuki, non frustato come jaku o kizami, ma affondato oltre bersaglio come nel tameshiwari.