Anni fa durante il mio soggiorno in Giappone mi accorsi con stupore che non veniva usata questa parola per il saluto.Chiesi lumi al mio maestro,ecco il suo pensiero al riguardo. Purtroppo c'e' un problema per quel che riguarda gli ideogrammi giapponesi,Il mio computer non li visualizza perciò ho messo le virgolette.
La parola “oss” viene abitualmente scritta in giapponese “ “ e si pronuncia “osu” significando “spingere”. Mentre l’ideogramma “ “ si pronuncia “shinobu”si traduce come “sopportare,pazientare o resistere”. Si puo’ comporre come senso compiuto “coltivare la pazienza o la resistenza”, il che esprime lo stato spirituale quando si pratica l’arte marziale,dove si devono “sopportare delle difficoltà per giungere più lontano”. Ho sviluppato questo tipo di interpretazione dato che non ho mai trovato questa parola in un dizionario normale nonostante si tratti di un termine usuale nello stretto ambito delle arti marziali.
La parola “oss” viene considerata come l’abbreviazione del saluto giapponese “
ohayo gozaimasu”, espressione educata per dire “buongiorno”. Possiamo comparare l’ “oss” ad un “’giorno” oppure ad un “ciao” al posto del “buongiorno signore”.
Personalmente non utilizzo la parola “oss” da più di 35 anni allorquando uno dei miei allievi,uno dei quadri dirigenti della sua impresa, era venuto a pormi delle domande.
“Ieri la nostra società ha ricevuto dei delegati giapponesi con i quali avevamo formato un progetto. Sono stato designato a riceverli poiché pratico il karate e mi interesso di cultura giapponese meglio di qualsiasi altra persona. Ricevendo i delegati li ho immediatamente salutati dicendo loro “oss”! così come si usa fare nel dojo. Con mia grande sopresa, tutti questi signori hanno assunto un’espressione strana,come se si sentissero in imbarazzo. Pensavo di esser stato educato,ma credo di aver fallito nell’impresa. Potete spiegarmi per quale motivo? Pensavo che il karate fosse un’arte nobile in Giappone e che di conseguenza, il saluto da me appreso nel dojo costituisse un atto di cortesia verso i giapponesi. Allora come mai questi signori hanno fatto una faccia bizzarra invece di rispondere “oss”! a loro volta?
I delegati dovevano probabilmente essere usciti da un’alta scuola giapponese, avevano una carriera universitaria alle spalle e conoscevano le buone maniere,soprattutto nella situazione di dover rappresentare la propria impresa con il loro omologo francese”.
Non sono stato in grado di rispondere al momento alla sua domanda dato che sono rimasto a mia volta turbato. Gli ho risposto il giorno dopo attraverso un testo scritto,perché ho avuto bisogno di esaminare prima le mie conoscenze di cultura giapponese e di rifletterci sopra. Procedendo in questo modo, ho dovuto prendere coscenza di alcuni aspetti culturali che avevo ignorato o praticato senza prestare attenzione. Ho dovuto riflettere sul senso della parola che a mia volta utilizzavo abitualmente.
Da quel giorno ho cessato di utilizzarla,dopo aver spiegato al mio allievo la ragione del suo “incidente”. Da allora utilizzo il “bonjour” quando mi trovo in Francia, il “buongiorno” in Italia..e così via.
Se praticate utilizzando dunque il termine “oss”! con il sentore che sia parte universale nell’insieme delle arti marziali giapponesi, è bene che vi rendiate conto del fatto che non viene utilizzato in alcune discipline. Non l’ho mai sentito ad esempio pronunciare nel “kyudo”, nel tiro con l’arco giapponese. Con questo non voglio negarne l’utilizzo in qualsiasi ambito anche perché non conosco tutte le scuole di kyudo; nei dojo di kendo da me frequentati alcuni praticanti lo dicono e altri no. Voglio esclusivamente sottolineare come questa forma di saluto non sia universale nel complesso delle arti marziali giapponesi.
Alcuni maestri lo rifiutano categoricamente pensando sia volgare.