Per me il signore in blu è molto collaborativo, per me è passivo e sta aspettando che il suo maestro Bing lo fa volare. Sembra una demo.
L'unica cosa che ho visto sul tube dove non vedo collaborazione o il solito "rispetto" e questa cosa qui che conosciamo credo tutti. La rivedo sempre volentieri, e vince il "grasso" bianco.
Saluti Bo
Il "grasso bianco"è Mario Napoli,che pare comunque essere molto forte nel tuei shou(anche se continuo a sostenere una certa qual contaminazione della lotta occidentale e/o judo nel suo taiji);quindi non credo parliamo di un inesperto.
Per quel che riguarda il video di Chen bing,che pure a me è piaciuto,va detto che si trattava di un esercizio;detto in altre parole,non era una "lotta",ma la qualità delle proiezioni mi sembra buona.
Mi sbilancio;così ad occhio mi sembra di poter sostenere che il suo allievo non si "lancia" per assecondare il maestro,ma viene lanciato;e con una certa energia,tra l'altro.
siccome lo sai che ti leggo sempre,mi permetto di fare un aggiunta,e decidi tu quanto è corretta..
le arti cinesi lavorano molto sulla struttura corporea,ed a questo riguardo ci sono parecchi lavori a solo che si interessano di costruire il telaio su cui si innestano le azioni.spesso,almeno nei tempi moderni,si è persa la capacità(forse perchè molta gente si è fermata al livello,anche certosino,di costruire il telaio,e non è andata oltre,anche pecorrendo sentieri paralleli)di capire come quella struttura lavora(liberamente e non solo in modalità tui shou)contro un altra struttura.timing e capacità di muoversi nello spazio per controllare la distanza non si imparano nelgi esercizi canonici di tui shou(o chi sao).
da questo punto di vista,se il judo permette un lavoro sulle azioni,e la creazione di esperienza,a partire dal tui shou e dal telaio taiji(o wing chun),ben venga.
proprio ieri facevo un seminario di "gambe appiccicose"e non si possono non notare dei parallelismi col judo,nonostante che ci siano anche delle diversità,a causa di intenti diversi(e non sportivi)e lavori strutturali uguali solo in parte.
nel judo e nelle arti giapponesi in genere,io personalmente,non ho notato un attenzione al telaio nel modo in cui lo fanno i cinesi,ma i giap costruiscono un azione naturale sulla base delle proprie esperienze,senza ideali strutturali da raggiungere.
l unica arte che si avvicina alla Cina,da questo punto di vista,è proprio l aikido del Fondatore.ma questa cosa si è molto persa da quando l aikido si è frammentato in varie scuole essenzialmente commerciali...
opinioni mie cmq