Io concordo un pò meno. Forse anche perchè dei tipi del genere (talvolta con veri precedenti seri) li incontro relativamente spesso nei cantieri: se sembri minaccioso gli metti delle brutte idee, vengono a vedere le tue carte. Come giustamente dici Wolvie, quelli lì si devon sfogare e non hanno il nostro stesso concetto di violenza.
Qualche pugno se lo possono anche prendere, lo han già preso e lo prenderanno ancora.
Quanto ai compagni di classe anche a me (credo in realtà a molti marzialisti) capitò di dover far male a qualcuno per essere lasciato in pace.
Ma quella è la strada della Guerra Fredda, non della vita senza problemi. Essere temuto è appena meglio che esser preso sottogamba. Figuriamoci se insegnamo questa strategia a chi, differentemente da noi, non ha un superfisico e LUNGHI anni di arti marziali dietro.
Se tu viceversa ti mostri SENSIBILE e aperto dai un segno di forza e sicurezza in te stesso molto più grande. Fai anche meno fatica e corri meno pericoli. Quando mi capita di avere a che fare con gente un pò dura, in cantiere, cerco subito di rompere il ghiaccio. Per prima cosa sorrido, mi presento e saluto dando la mano. Poi, se sono in grado, rivolgo loro qualche parola nella loro lingua o mostro di conoscere il loro paese.
Li tratto, insomma, da eguali. Chi ti tratta da eguale non ha paura di te. E poi perchè dovresti romper le palle proprio a lui con tanti stronzi veri che ci sono in giro?
Una scena (esagerata e ironica ma per questo davvero efficace) è nel superbo "True Romance" (una vita al massimo) quando Dennis Quaid va a trovare il magnaccia pervertito nel suo covo...
Io credo che un tipo espansivo (Stile Bruce Willis nei suoi classici personaggi), sveglio e un pò ardito tenda a ispirare simpatica e sicurezza di sè. L'avessi capito al ginnasio (prima di diventare così davvero) avrei evitato (come diceva John) di picchiare due persone. E sarebbe stato molto meglio.