Trovo che, il video di Ueshiba del 35 sia utile a capire che Aikido non è una roba campata per aria e fatta da saltimbanchi, deriva da un certo tipo di arte e sceglie di offrire maggiori opportunità all'aggressore, ma si tratta di scelte, cosa che spesso viene del tutto dimenticata in favore di una non meglio precisata ricerca di pace dentro una disciplina di guerra.
Tissier l'ho messo perchè ne apprezzo la pulizia e la precisione di gesti e angoli.
Saito è chi ha messo nero su bianco ciò che Ueshiba diceva.
Gaku homma è un tizio che ha appreso da Ueshiba senza farsio tirare in mezzo dalle fazioni che si crearono in termini di stili eccetera, rimanendo quindi fortemente legato a ciò che faceva O' Sensei.
Il video con la Katana l'ho messo perchè, mi pare ovvio che non si giri più con la Katana ma, essendo mia, sò che è una spada vera e, quando si ha a che fare con un oggetto del genere non si può scherzare, bisogna essere precisi, tecnici, rapidi e sicuri.
il mio intervento non voleva denigrare i tuoi gusti, che come ben sai sono peraltro simili ai miei, volevo solamente fare notare come con il termine aikido si possano intendere pratiche diversissime fra loro, e questo è un limite della disciplina che non ha mai saputo sviluppare un programma organico al di sopra delle divisioni avvenute con la morte di Ueshiba.
L'aikido corrisponde a Ueshiba, il problema è che oggi non è semplice definirlo proprio perchè Ueshiba è una personalità molto complessa che ha subito molte modifiche di stile e di spirito nel corso del suo lunghissimo percorso marziale.
Il fatto è che Ueshiba prima di definire l'aikido ha appreso moltissimi stili di combattimento, a mani nude ed armati, l'aikido è la sua sintesi di quanto appreso nell'arco del tempo.
Il fatto stesso che però non abbia mai codificato le tecniche fa pensare che volesse lasciare molta libertà ai praticanti, senza vincolarli ad un elenco di tecniche preciso e ad uno stile esecutivo: per quanto mi riguarda l'aikido è più una somma di principi che una somma di gesti tecnici, ed ogni artista marziale deve fare suoi questi principi ed esprimersi liberamente in un linguaggio suo, ed in quanto suo originale, quindi abbiamo tanti aikido quanti sono i praticanti di aikido.
Il problema nasce quando si usa impropriamente il termine aikido con fini commerciali ed in palese contrasto con l'ideologia del fondatore, qundi mi infastidiscono più gli aikifilosofi che non i praticanti di real aikido, in quanto Ueshiba menava, e menava di brutto.
Quello che non sopporto sono i decimi dan, a prescindere dalla disciplina praticata, ed il rifarsi ad un mondo pseudotradizionale giapponese con hakame e saluti al kamiza svuotando questi rituali del significato originario, che sono legati ad un mondo che non esiste quasi più nello stesso Giappone. Se uno pratica una koryu è un discorso, ma nei gendai budo non mi sembra proprio il caso, tantomento se è di chiara origine non giapponse.
Il keikogi è uno strumento comodissimo nelle sue versioni leggere e pesanti, e mi sta bene che sia stato adottato dai praticanti delle discipline di origine moderna, ma l'hakama in una scuola Serba mi sembra una idiozia bella e buono, o è Real o non è Real.
per quanto concerne i video: Tissier mi piace molto, ha uno stile energico e realistico, ma a mio avviso ha il limite di cercare più l'estetica che non la marzialità in senso stretto.
Ho praticato con Tissieriani e se devo dire la verità mi sembra che spesso non pratichino un'arte marziale, bei voli, grandi cadute, ma pochissima realtà: ma questi sono gusti miei.
Saito mi sembra sia stato sfruttato da molti per potersi staccare dall'egemonia Aikikai, era bravissimo e non lo discuto, ha costruito una didattica che non sempre condivido ma ha il grande pregio di aver conservato il lavoro con le armi, ma non dimentichiamoci che non si è mai distaccato dall'Aikikai, quindi non mi sembra corretto che venga definito come caposcuola, visto che la scuola non è stata creata da lui.
Gaku Honma non lo conosco, me ne hai parlato tu e me ne hai parlato bene, sicuramente è uno dei personaggi più carismatici dell'aikido attuale, poi visto quello che fa con i proventi delle sue attività non c'è molto da dire.
l video con la katana so che è della tua scuola, volevo solo prenderti in giro: ho visto il maestro Nehme in un embukai qualche anno fa lavorare in un esercizio simile con la katana vera, bellissimo, ma se mi permetti è anche inutilmente pericoloso e quindi non lo condivido, mi sta bene lo studio in dojo, ma la spettacolarizzazione del pericolo mi sembra una cosa in cui al giorno d'oggi si possa anche fare a meno, perlomeno in un contesto aperto al pubblico, ma forse sbaglio.
I video del 1935 è bello, io preferisco l'altro, e condivido quanto dici sull'origine dell'aikido, che come ben sai mi interessa non poco, e per questo pratico anche daito ryu quando riesco.
ciao a tutti