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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #90 on: February 06, 2012, 15:55:23 pm »
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Se ti alleni con "violenza" ottieni rotture e problemi, soprattutto nelle discipline interne.
Come ripeto quando vedi nei video maestri yogin che fanno posizioni assurde non stanno sforzando un granchè, e in quelle posizini ci sono arrivati in modo dolce e graduale.
[...]
Armonizzare vuol dire approcciare la pratica in modo dolce, il conflitto è esattamente l'opposto.

Spingere al limite vuol dire rischiare, e rischiare crea tensione, soprattutto mentale. Questo ingrediente prima o poi cuserà problemi.
allenarsi con violenza è una cosa,arrivare al limite delle proprie possibilità è un altra...non è detto che un corpo/esercizio in armonia non sia al limite,anzi credo che la difficoltà sia arrivare al limite mantenendo appunto lì'armonia,è quando si esce da questa armonia che si è passati il limite e a  questo punto si è in errore;credo che soprattutto nelle arti marziali si debba arrivarte al limite imparando a conoscerlo,questo non vuol dire essere bruschi o violenti col proprio corpo.


P.S.
non mi è ben chiara la definizione arte interna...
se qualcuno me la puo' spiegare in maniera precisa ne sarei molto grato
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #91 on: February 06, 2012, 21:09:35 pm »
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Credo che Usque si riferisse al fatto che una persona tenda ad un limite senza mai arrivarci , ossia lavorare in armonia ogni giorno facendo sempre meglio del giorno prima ... che poi è quello che facciamo tutti, anche con lo yoga  :)
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #92 on: February 07, 2012, 09:26:04 am »
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A me invece non è chiaro il tuo concetto di limite.
Secondo come lo capisco io il limite è comunque una manovra rischiosa, ecco perchè si chiama limite. Il rischio crea ansia e l'ansia destabilizza la mente e il corpo.
Se il limite della tua auto è 200, portarla a 200 ogni volta che guidi non le fa bene... credo. Forse lo farai una volta per provare a vedere quanto va, ma non lo fai ogni volta che vai in macchina.
Allo stesso modo quando lavori con il corpo non va bene portare la praica al limite, o almeno non è la norma di un alenamento quotidiano. Lo puo fare una volta per vedere dove riesci ad arrivare, ma poi la pratica quotidiana è tutta un altra cosa.


un uomo non è come una macchina,come dici tu una macchina è progettata per andare a 200km/h e oltre non potrà mai andare,un uomo invece lavorando al limite sposta lo stesso sempre più avanti

Una disciplina interna per come a vedo io è una disciplina dove il lavoro sul mentale agisce sul corpo fisico.
non ho capito...
è come se per tirare su 200kg bastasse solo la forza?e se invece ci unisci del lavoro mentale le cose cambiano?
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #93 on: February 07, 2012, 10:23:34 am »
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Guadagnare cm come si diceva quindi, non spingere al limite.

Soprattutto con tecniche di pranayama spingere al limite non è molto furbo
... fin che ti rompi na caviglia ok, la puoi sempre riparare (piu o meno), m se ti fotti qualche area del cervello causandoti un ictus (perchè ti sei portato al limite) allora sei andato per sempre. Ho sperimentato un po di tecniche che non conoscevo (legendo su libri) e quando l'ho fatto l'ho fatto passo passo seguendo la didattica consgliata, ma sempre con una presenza e dolcezza, che ovviamente viene da sola allenando l'ascolto.
che nel pranayama si debba andare coi piedi di piombo concordo anche io...il mio riferimento era ai maestri che fanno posizioni assurde
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #94 on: February 07, 2012, 12:52:21 pm »
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non ne sono convinto...nel lavoro fisico mi è sempre stato detto di rompere i muscoli il più possibile e che in determinate situazioni il fuoco si combatte col fuoco(esempio gli esercizi di Gama)

quello che tu ed altri continuate a ribadire,lavoro interno/dinamiche interne,per me è solo un concetto fiabesco che non sta ne in cielo ne in terra
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #95 on: February 07, 2012, 17:07:41 pm »
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non ne sono convinto...nel lavoro fisico mi è sempre stato detto di rompere i muscoli il più possibile e che in determinate situazioni il fuoco si combatte col fuoco(esempio gli esercizi di Gama)

quello che tu ed altri continuate a ribadire,lavoro interno/dinamiche interne,per me è solo un concetto fiabesco che non sta ne in cielo ne in terra
Se ti é sempre stato detto cosi allora deve essere vero   XD
Poi un bel giorno scopri che ti hanno detto cazzate per tutta la vita e quello che sembrava legge diventa minchiata.
toccando ferro e altro...sono 11 anni che faccio sempre la solita cosa e sono ancora tutto intero,poi se un domani mi romperò inizierò a praticare come mi dirai tu :)
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Mi sono sparato anni di am, sdc allenamenti duri in palestra con pesi esagerati, integratori, consigli di preparatori atletici, medici dello sport e tutto il resto. Come te sono sempre stato convinto che spingere al limite, rompere le fibre per poi ricostruirle, e concetti simili erano il modo per progredire. Poi un bel giorno ho capito che i pattern mentali rimanevano sempre quelli (nonostante le ore di allenamento), il corpo tendeva a ritornare ad uno stato iniziale ogni volta che smettevo (molto velocemente) e i progressi erano limitati solo alla massa muscolare e ai kg che riuscivo a sollevare in palestra (non a tutti gli altri aspetti della mia vita).
e ora che fai discipline interne/mentali il tuo corpo ci mette meno a perdere tonicità se smetti di praticare?
per favore...
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IMHO il lavoro duro (esterno) da risultati tangibili immediati ma i limiti sono:
- Raggiungono un punto dove di progressi non se ne fanno piu.
parli per esperienza?hai raggiunto il livello massimo?oppure te lo hanno detto?
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- Una volta che smetti tendi a ritornare indietro molto in fretta invece che andare avanti o rimanere come sei.
sarebbe a dire?
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- Alleni il corpo ma la testa ti rimane sempre di cazzo.
la testa di cazzo ti rimane anche se fai yoga o taiji o oltre stronzate che vengono reputate interne,mens sana in corpore sano
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- Se la tua vita (in generale) fa schifo e non ti da soddisfazioni, continua a fare schifo.
quindi:se fai pugilato e la tua vita è una merda,tutto rimane uguale a parte i muscoloni,se fai arti interne oltre hai muscoloni e ad un'incredibile abilità marziale nei fiumi scorrerà miele e gli alberi saranno di marzapane?
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- Puo funzionare con il potenziamento ma con l'allungamento no, o almeno non cosi bene come un approccio tipo quello dello yoga.
non solo lo yoga allunga
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Tu dici "il fuoco si combatte col fuoco" e io sono convinto invece che l'approccio vincente sia affrontare il conflitto con l'armonia, il duro va con il morbido non con qualcosa di ancora piu duro.
e infatti non siamo d'accordo :)
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Io non credo nei miracoli del chi e i vecchietti che spazzano via eserciti senza toccare nessuno. Ma sono ocnvinto che il corpo ricordi quello che viene addestrato a ricordare. Se lo addestri a spingere come un matto e a sforzare, nella vita il tuo approccio sara quello di spingere come un matto e sforzare (non solo in palestra quindi, ma anche con relazioni, amici, morose, lavoro, finanze e vita privata). In oltre tutti gli effetti del lavoro che dici tu non sono permaneti, non restano a lungo e c'é sempre un ritorno molto veloce allo stato inziale. IMHO bisognerebbe imparare a fare lavorare il corpo quando é a riposo, nella direzione giusta. Questo non vuol dire che la pratica non sia devozione e sacrificio, ma l'approccio deve essere dolce e rispettoso del proprio corpo.
io credo che il corpo ricordi quello per cui è stato allenatoe la mente di conseguenza,se sei abituato ad allenarti al limite nella vita non avrai paura di affrontare cose che ad un primo approccio possono sembrare insormontabili e questo vale per tutto,dalla vita privata a quella sociale)se invece uno pensa di andare sempre cauto inparerà ad essere timoroso,con la paura di farsi sempre male
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Re:PRANAYAMA: DOVE POSSO ARRIVARE COL RESPIRO!
« Reply #96 on: February 11, 2012, 18:08:59 pm »
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 :dis:


« Last Edit: February 12, 2012, 01:20:39 am by Semplicemente Usquetandem »
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