Il futuro del karate:considerazioni sul "karate sportivo"e il "karate per tutti"

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Luca B.

Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #15 on: May 28, 2010, 11:52:41 am »
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Raven, intendo una pratica con regole che non tutti sono disposti ad accettare, con metodologie che non a tutti stanno bene.
Ma è ovvio che, se si pretendere di imparare a combattere, si deve passare per il combattimento, per il colpi.
Più si vuole andare a fondo nella conoscenza dei colpi e dei loro effetti allo scopo di padroneggiarli, più ci si dovrà confrontare con quei colpi e con quegli effetti.
Un militare che si addestra per la guerriglia, svolge una attività che pochi potrebbero svolgere e reggere.
Il disguido del "per tutti" è proprio nel vendere l'idea che con le due sere a settimana vacanze escluse, si possa raggiungere la capacità di tizio o caio che, magari, ci si fanno il mazzo ogni giorno della vita molte ore al giorno, fra lividi e fratture varie.
Sono davvero tutti disposti a quello secondo te?
Se è così, allora è per tutti.

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Raven81

Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #16 on: May 28, 2010, 11:54:48 am »
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[MODERATORE MODE ON]

Il thread ha come oggetto l'evoluzione sportiva e tecnica del karate in relazione a certi regolamenti, in particolare modo quelli che riguardano la tipologia di protezioni da adottare.

Gli OT come al solito contribuiscono a "insaporire" la discussione... ma ricordo che non si sta discutendo se il karate sia per tutti o meno.

Quindi, visto che gli OT si stanno espandendo un po' troppo - in parte anche come un querelle tra due utenti - sto valutando la divisione del thread.

Valutate voi se preferite aprire uno spin-off o discuterne in privato.

[MODERATORE MODE OFF]

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Offline steno

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Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #17 on: May 28, 2010, 11:55:54 am »
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Dal sesso trai piacere anche se non sei un grande amante , una bella canzone può toccarti il cuore anche se non sei un critico musicale o un musicista a tua volta. Il Karatedo , quello vero , dovrebbe arrivare a toccare il cuore delle persone, aiutarle. Se no è solo chiacchere e distintivo.
Io amo quest'uomo :-* :-*


Starò diventando ricchione? ??? ???

A parte gli scherzi, è questo uno dei punti pèer cui non amo il karate sportivo, è una cosa per pochi, per quelli con "i prerequisiti" che tanto amano nelle fed. i miei allievi sono liberi da questi inutili orpelli, il loro TOP, anche se incapace di vincere una gara amichevole, per me è da medaglia mondiale.
Una ragazzina che veniva dalla ginnastica artistica agonistica, scornata dal non poter fare certe figure quindi condannata a non vincere mai, da me è rifiorita.
All'inizio si guardava sempre i piedi, molto timida e visibilmente insicura in quello che faceva, ora sta fiorendo ogni giorno sempre più.
A me non interessa troppo il risultato, ma l'impegno e la caparbietà che ci metti per raggiungere il massimo che mi puoi dare, i "prerequisiti" sono 100%, beh, a me il 30%, se quello è il tuo massimo, basta per darti la cintura successiva.
la fijlkam è alla frutta

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Raven81

Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #18 on: May 28, 2010, 11:56:02 am »
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[...]
Sono davvero tutti disposti a quello secondo te?

No.

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Luca B.

Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #19 on: May 28, 2010, 11:56:18 am »
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Mi dispiace ma non sono d'accordo Luca. Il tuo tono di sufficienza è fuori luogo , dato che stai facendo un discorso abbastanza sciocco. Io non ho detto che il giovamento sia nel tenersi in forma o che il Karate per tutti debba essere una versione edulcorata piena di coniglietti rosa e bacini e abbracci. Tutti possono trovare dentro di se' le risorse per affrontare le prove e ottenere i premi. Il tuo giansenismo mi lascia costernato. Vuoi dire che a qualcuno è negata a priori la salvezza ? Non ci credo  :)

Luca, mi spiacciono due cose:
La prima è che non ti accorga di essere tu e da solo a usare epiteti e ad affibbiare patenti dallo stupido allo sciocco e oltre.
Potresti accorgertene e regolarti di conseguenza.
La seconda è che, purtroppo, è sufficiente non aver voglia di intendersi per non capirsi.

Se davvero credi che tutti possano essere U. Bolt, sono felice per te.
Io ritengo che tutti possano provarci, ma che quei tempi siano per pochi.
Si capisce? No?
Pazienza.


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Offline steno

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Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #20 on: May 28, 2010, 11:59:37 am »
0
@raven.
minchiata olimpica, nel senso che è un miraggio, come la carota che penzola davanti al naso dell'asino, egli tira il carretto e la carota si sposta avanti con lui, sempre vicina e sempre irraggiungibile.
Ammetto però di aver forse offeso qualcuno con un termine inadatto, con loro mi scuso.

Ah, non l'avevo capita in questo senso! Allora la minchiata non starebbe nel "karate olimpico", bensì nelle "lotte politiche" che ci stanno dietro?
"lotte politiche"... che del termine per nascondere gli "interessi commerciali e pubblicitari.
Ad esempio, la maschera integrale costa il 40% della mezza pascherina omologata ed obbligatoria per le gare dei giovani, mi spiego?
la fijlkam è alla frutta

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Luca Bagnoli

Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #21 on: May 28, 2010, 12:04:36 pm »
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Mi dispiace ma non sono d'accordo Luca. Il tuo tono di sufficienza è fuori luogo , dato che stai facendo un discorso abbastanza sciocco. Io non ho detto che il giovamento sia nel tenersi in forma o che il Karate per tutti debba essere una versione edulcorata piena di coniglietti rosa e bacini e abbracci. Tutti possono trovare dentro di se' le risorse per affrontare le prove e ottenere i premi. Il tuo giansenismo mi lascia costernato. Vuoi dire che a qualcuno è negata a priori la salvezza ? Non ci credo  :)

Luca, mi spiacciono due cose:
La prima è che non ti accorga di essere tu e da solo a usare epiteti e ad affibbiare patenti dallo stupido allo sciocco e oltre.
Potresti accorgertene e regolarti di conseguenza.
La seconda è che, purtroppo, è sufficiente non aver voglia di intendersi per non capirsi.

Se davvero credi che tutti possano essere U. Bolt, sono felice per te.
Io ritengo che tutti possano provarci, ma che quei tempi siano per pochi.
Si capisce? No?
Pazienza.

Evidentemente non vuoi capire perchè preferisci aver ragione. APro uno spin off.

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Raven81

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FERMI TUTTI!

Ho cambiato titolo al thread, così facciamo prima, visto che c'erano quasi solo OT!

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Offline steno

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Re: La verità sul futuro del karate passa dai guantini, non scherzo.
« Reply #23 on: May 28, 2010, 12:11:28 pm »
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Sulla querelle del "per tutti", da me è davvero per tutti, perchè ognuno è moralmente obbligato a darmi il SUO massimo, e lo fa solo per se stesso, aiutato da UKE, che non è un'avversario, è un amico prezioso ed irrinunciabile.
non è "quello da battere" è "quello da aiutare", perchè lui mi aiuta in ogni lezione che richieda un uke.
L'Arte marziale non richiede di stabilire chi è il migliore, come la pittura, la scultura, la fotografia ecc. non richiedono di stabilire il migliore.
Io faccio foto che molti apprezzano ed altri stroncano, ognuno in base alla propria personale passione, però se ho vinto un concorso fotografico e mi sono qualificato molto bene in altri due, non sono di certo una pippa.
Sia chiaro, i concorsi fotografici li ho fatti perchè erano per me a costo zero, non mi interessava mettermi alla prova o paragonarmi ad altri, professionisti compresi, l'ho fatto perchè se vincevo avevo soldi senza spendere nulla, ed infatti ne ho avuti. ;)
Se anche fossi arrivato ultimo, sai quanto me ne fregava? Un bel  :halo:
Io mostro le mie foto, a volte a professionisti quotati, molto più spesso ad appassionati di elevato rilievo e conclamata autorevolezza, ma non per sentirmi dire che sono bravo (alter ego della medaglia) bensì per sentire eventuali critiche, utili a correggermi, ad integrare, a sperimentare, quindi a crescere.
Se trasliamo questo sul karate, si può chiamare gathering, non vinci nulla, ma discuti, ti confronti, sperimenti, provi; non vinci nulla ok, ma il sapere è forse nulla?
la fijlkam è alla frutta

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Luca Bagnoli

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Ok allora niente spin off  :nono:
Non voglio dire che tutti possano essere campioni. L'ho chiarito diverse volte  nel corso di questo 3d. Ho solo detto che indipendentemente dalle sue capacità ciascuno può riuscire a trovare le risorse dentro di se per affrontare la pratica e trarne giovamento fisico e soprattutto spirituale. Il discorso che fai tu invece , Luca , come ti ho detto è giansenista : fa presupporre che solo alcuni siano predestinati a riuscire. Le cose non stanno così. Ciò che determina il valore di un uomo non sono le sue capacità ma le sue scelte. E ciascuno di noi può scegliere di non arrendersi e , quindi , di non perdere.


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Luca Bagnoli

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Forse però dire che " il karate non è per tutti " aiuta a sentirsi depositari di un sapere e di un potere che ci pone ( nella nostra testa ) al di sopra della massa ...

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Luca B.

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Forse però dire che " il karate non è per tutti " aiuta a sentirsi depositari di un sapere e di un potere che ci pone ( nella nostra testa ) al di sopra della massa ...

Allora, a parte che insisti (da solo) ad affibbiare le più svariate patenti di..
ma se ti fa star bene fai pure.
QUi si tratta di lingua e significati.
Karate= Arte MArziale.
Per definizione, l'arte è qualcosa cui aspirare, non per tutti è traguardo raggiungibile, anzi, in generale si tratta di pochi.
Il corso di disegno è per tutti, creare arte con il disegno è per pochi.
In un Dojo DEVONO poter entrare TUTTI e questo è indiscutibile, il Karate può dar piacere e giovamento a TUTTI e pure questo è indiscutibile.
La maestria però è altra cosa, è il traguardo che ci si pone, ma comporta una serie di requisiti, alcuni alla portata di tutti, altri meno, quancuno no.
La fatica, l'impegno, la costanza, la perseveranza, lo spirito di sacrificio, la resistenza, l'abnegazione, sono tutte caratteristiche necessarie al raggiungimento della maestria, tutte potenzialmente alla portata di tutti, alcune di queste, decisamente non appartenenti a tutti.
Le persone sono differenti, sia per morfologia che per caratteristiche, fisiche e personali, non è neppure lontanamente pensabile che tutti ottengano medesimi risultati, già a questo livello di requisiti, la scrematura è evidente e scontata in ordine al "per tutti" o meno.
Ma tutti parlano di questo o quel maestro, prendendolo ad esempio e modello, individuandovi "il Karate" e rimandando quindi la questione al fatto che davvero tutti possano riuscire ad eguagliare il modello di riferimento.
La caratteristica che, per definizione, è solo di alcuni, quella che sposta il livello alla maestria e all'arte, è il TALENTO, caratteristica che non tutti (anzi solo alcuni) hanno e che,
si possiede in varie misure.
Ma poi occorre che ci sia l'attitudine a indirizzare quel talento verso quella disciplina, cosa che riduce ulteriormente il campo.
Tutte queste caratteristiche insieme conducono alla maestria e all'arte.
In questo senso, dubito fortemente si possa parlare di masse.
Tentare si.....riuscire......mah.
A scanso di equivoci, non considero me stesso ne un maestro, ne un artista, ne un illuminato......ma neppure un illuso.
« Last Edit: May 28, 2010, 12:56:35 pm by Luca B. »

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Offline Dipper

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Penso che il discorso di Luca B. (che tra l'altro mette un post mentre sto scrivendo) non riguardi la predestinazione, ma la voglia di impegnarsi e di sacrificarsi veramente.

Luca Bagnoli, ti porto come esempio il nostro stesso corso di Ten Ryu Karate: in teoria leggendo su internet tutti hanno voglia di Kakuto... ma alla fine il corso è davvero piccolo rispetto ad altri dojo che sono strapieni di gente :pla:

Sempre a parole tutti vogliono provare, capire, integrare, ma sono sempre due o tre (al massimo) gli ospiti che mettono il piede in un nostro dojo (o in una palestra di SDC fatti bene, si intende), anche solo per una lezione di prova o fare uno stage come quello che abbiamo fatto a fine inverno.

Anche tra quelli che vengono nel dojo, molti se ne vanno (ricordo ancora che all'inizio del primo anno dello Yamabushi Kakuto Dojo eravamo una dozzina, alla fine solo 4 o 5).

Se interpreto correttamente il discorso di Luca B., le porte di un dojo di Karate fatto seriamente, sono e devono essere aperte a tutti, ma chi ne varca la soglia per restarci è parte di una piccola minoranza.

Il resto delle persone fa' e deve poter fare Karate. Ma un Karate decisamente più soft, volutamente edulcorato per poter essere fruibile dal pubblico che vuole fare un'attività fisica di matrice marziale senza farsi male.

"Ma siamo pazzi? pechè devo prendermi i pugni veramente? Siamo nel XXI secolo!" :o (sentita da me personalmente, si parlava di chudan, quindi solo al tronco)
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

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muteki

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qualche tempo fa avevo 12 allievi, se non erro. oggi ne ho 5 o 6 e il numero si potrebbe ridurre ancora, vista la difficoltà di quel che offro.
kata, bunkai, combattimento con contatto e lotta "reale": non tutti lo amano.

molti fuggono di fronte alla difficoltà della tecnica, rigorosissima.

altri fuggono di fronte all'idea di tornare a casa con lividi e graffi.

eppure in tanti possono praticare. in pochi, pochissimi, quelli che restano.

in tal senso sì, il karate è davvero per pochi.

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dora

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Ciò non toglie che la determiiazione e la tenacia possono coinvolgere anche persona che hanno pochi mezzi fisici. E' questione di impegno poi magari uno rimane un semplice praticante ma si allena ed è ciò che conta!