io però non vedo queste enormi differenze.in realtà il malinteso sorge sul concetto di chi sao.la finezza di cui tu riferisci non è la finezza che un praticante di wing chun dovrebbe cercare..
non capisco perchè il chap ko dovrebbe essere più grossolano del medesimo esercizio del wing chun,dato che,a parte fini leggermente diversi,è strutturalmente molto simile...
l importanza del chi sao per il praticante di wing chun è più o meno la stessa che quella del chap ko per il praticante di thai
se il chi sao non sa essere grossolano,non funziona..
Ovviamente parlo di quelle che sono le mie esperienze.
In particolare ho esperienza diretta (poco ehh) e indiretta (abbastanza) di un lineage specifico, dove il chi sao viene visto in maniera assolutamente "scientifico" dove si cura il millimetro.
E' una pratica che non riesco proprio a far digerire al mio corpo.
Viceversa esercizi come l'ubad ubad o il chao ko li alleno con più facilità e li trovo più applicabili, specialmente il chap ko.
Per finire, una cosa che ho notato, quando pratico il chap ko con un partner che ha una buona esperienza di wing chun, non ho particolari difficoltà a sbatacchiarlo da una parte all'altra, viceversa quando proviamo qualche esercizio di sensibilità con le braccia lui mi surclassa.