Bella spiegazione Mad!
Mi sembra che hai delineato per bene lo schema generale della giornata, quindi vi aggiungo solo qualche considerazione e impressione personale.
1)
Lavoro col coltello: le lame, anche se di plastica, hanno sempre avuto un fascino magico su di me(ma come abbiamo appurato dopo, non ero l'unico, era una malattia generale del gruppo, chi poteva dubitarne? ..
). Si respira in ogni caso un aria diversa quando si combatte rispetto al combattimento a mani nude, ci si rende conto che lì non ti puoi permettere errori e che in realtà ogni colpo lì è davvero mortale. Ci si rende anche conto come giochini di disarmo o acrobazie col coltello non pagano. Io avevo solo delle basi minime di coltello, unite a qualche sperimentazione personale. Mad mi ha mostrato che non è esclusiva nemmeno col coltello una guardia forte avanzata (nel mio caso destra), come mi avevano insegnato: anche tenendolo nel braccio dietro si possono avere degli ottimi affondi. Quella della pratica libera coltello vs coltello è stata un'esperienza nuova per me, molto divertente e istruttiva.
2)
Lavoro col bastone. Mi prendo tutta la colpa della rottura dei bastoni
, dovuti sia al mio movimento del polso, che al "movimento vibratore"(poi vi spiegheranno
) da yiquanista, che ho capito che può funzionare con un bastone leggero, ma non con quelli più pesanti, quindi come tutto deve essere contestualizzato. Ho notato in generale un mio blocco psicologico, da duello, per cui non riuscivo ad attaccare liberamente il mio avversario col bastone, una volta che lo avevo disarmato (qui Fabry è stato bravissimo, ha fatto un disarmo stupendo, che da solo merita una coca cola.
): mi sono reso conto di essere troppo legato alla mentalità del "duello" in cui si deve lavorare ad armi pari e non ad un'attitudine più da "sopravvivenza". Non so se è solo un problema mio, ci devo lavorare su.
3)
Lavoro a mani nude. Dopo il lavoro con le armi sono arrivato un po' stanco alle mani nude (ammetto che forse dovevo dormire di più la sera prima e concedermi meno bagordi in generale, ma sono giovine...
). Comunque il lavoro con le armi sembra leggero perchè è molto "giocoso" e divertente, ma si è dimostrato essere invece piuttosto intenso. Trovo molto interessante lavorare in maniera opposta al metodo tradizionale, in cui si lavora prima a mani nude, considerando il lavoro con armi un corollario, una conseguenza di quello a mani nude. Così invece cambia tutto ed è davvero un'esperienza, perchè anche l'attenzione a mani nude cambia dopo le armi. Ringrazio infine i miei due compari per i preziosi consigli che mi hanno dato sulla lotta a terra.
4)
L'aperitivo con discussione filosofica, letteraria e psicologica in quella solare mattinata è stato per me la degna e complementare continuazione di questa stupenda mattinata di laboratorio marziale. Ho sempre creduto nell'"unione di penna e spada" e sono contento di trovare persone che condividono questa mia scelta. Una cosa sola, un momento davvero piacevole!! Io ho finito, come al solito non sono stato breve, e aspetto con ansia le prossime Mazzate tribali(ne approfitterò per rifornire le mie attrezzature e provare a copiare i bastoni di Mad)!!