Si e’ detto piu’ di una volta che le varie famiglie/discendenti delle differenti linee hanno spesso ‘personalizzato’ il Taijiquan in base alle loro esigenze ed alle loro attitudini.
Dei tre grandi discepoli di Yang Luchan a Palazzo si dice che “il primo avesse il migliore fa(jin), il secondo avesse le migliori proiezioni ed il terzo la piu’ grande capacita’ di neutralizzazione”.
Ma parlando di personalizzioni ed adattamenti, fino a che punto si puo’ continuare a parlare di Taijiquan ?
Mia moglie cucina spesso il ‘keam muai’ che e’ una specie di brodaglia tipica del Fujian ottenuta ribollendo il riso (bianco) avanzato in acqua calda, ed aggiungendo qualsiasi altra cosa commestibile sia avanzata. Inutile dire che ogni volta il ‘keam muai’ ha di comune soltanto l’acqua ed il riso ma che ogni volta abbia una faccia ed un gusto diverso.
Io non lo mangio perche’ di solito contiene carne e/o pesce ma le mie figlie che sono cresciute a ‘keam muai’, come la mamma, lo trovano delizioso.
Quando gli ingredienti sono diversi credo sia oltretutto anche sostanzioso.
Io mangio al ristorante (fuori casa) almeno 4-5 giorni alla settimana da oltre un ventennio, ed ho visto cucinare il ‘riso cantonese’ (che da noi si chiama “di Yangzhou”, ma che continueremo a chiamare cantonese per comodita’ italica) centinaia di volte in locali diversi. Sebbene ogni cuoco abbia una sua personalita’ e quindi una leggera variabilita’ di risultati, il riso cantonese e’ immediatamente riconoscibile in qualsiasi locale perche’ il range di variabilita’ e’ minima e gli ingredienti di base sono sempre comunque presenti.
Avendo le idee chiare su cosa sia il ‘riso cantonese’ per averlo visto e mangiato mille volte in locali diversi, neppure lontanamente lo potrei confondere con il ‘keam muai’ di mia moglie, anche se entrambi hanno di base il riso ed a volte altri ingredienti.
Sono semplicemente due ricette diverse.
E non mi serve di essere un grande cuoco per riconoscere il ‘riso cantonese’, ma di certo se non l’avessi mai visto in vita mia e non sapessi quali sono gli ingredienti, il gusto e la ricetta, mia moglie potrebbe tranquillamente raccontarmi che la sua brodaglia e’ riso cantonese originale.
Quanto quindi e’ possibile personalizzare una ricetta per continuare a chiamarla ‘riso cantonese’ ?
Indubbiamente ognuno ha i suoi parametri ed il range puo’ variare da persona a persona ma qualunque cinese al quale venga presentato il ‘keam muai’ come ‘riso cantonese’ si terrebbe la pancia in mano dalle risa.
Le ‘variazioni sul tema’ sono possibili soltanto quando si conosce il tema e lo si personalizza, e per conoscere il tema il percorso e’ obbligatorio e preciso.
Ogni grande artista copia le opere del passato per tanti anni prima di creare il suo stile, un buon calligrafo apprende e copia per anni le tecniche standard prima di veder nascere il suo stile personale.
Viva la liberta’, dicevo, e quindi che ognuno faccia come meglio crede e chiami quello che pratica come piu’ gli aggrada.
La stessa liberta’ che gli altri hanno di essere dell’idea totalmente opposta e di gridarlo a gran voce.
Oltretutto il fatto che io non riconosca come “Taijiquan” quanto praticato da questi amici non deve stupire: non riconosco infatti come “Taijiquan” almeno il 90% di cio’ che con quel nome viene venduto anche da chi pratica solo quello !
Quel 90% ricade di solito in una delle 2 seguenti categorie:
- chi ha ricevuto una trasmissione incompleta (per vari motivi) e quindi non ha i requisiti minimi per potersi definire Taijquan (= mancano troppi ingredienti del riso cantonese)
- chi ha ricevuto una trasmissione spuria e include, o l’hanno fatto per lui le generazioni precedenti, troppo elementi estranei al Taijquan (= ci sono troppi ingredienti che non centrano nulla con la ricetta del riso cantonese)
Per mia esperienza gli esponenti della prima categoria sono spesso totalmente privi di alcuna capacita’ (marziale) ma hanno anche meno ‘impurita’ estranee’ e quindi un maggiore potenziale di praticare TJQ (secondo YM) se riescono a trovare con tempo e fortuna le informazioni corrette.
Quelli della seconda categoria sono spesso marzialmente preparati, con qualita’ derivanti da mille pratiche diverse, ma ognuno ha ormai sviluppato il ‘proprio *TJQ*’ <sic> e quindi abitudini ed un corpo non piu’ in grado ormai di recepire le trasformazioni eventuali derivanti dalla scoperta di una eventuale trasmissione corretta.
Saluti
YM