TS agonistico

Non sono daccordo sul risveglio tutto d'un botto.
C'e' sempre una progressione, solo in certi metodi non e' applicativa finche' non completi parte del percorso.

in effetti...dei segnali con il tempo si iniziano a percepire, e è giusto confrontarsi con i propri maestri per capire se sono segnali positivi o no
però è vero che a volte capita di salire uno scalino da un giorno all'altro, o almeno questa è la percezione che si ha dopo mesi di lavoro quando si costruisce il corpo per sviluppare una determinata qualità
ovvio che senza i mesi di lavoro....non succede un bel nulla!!
 

Ma non sono amici, incontro persone in giro e le invito in terrazzo. Chi accetta accetta, non ci conosciamo mica prima.

aahhh ma allora sei proprio un attaccabrighe!!!

io? una mammola.
 



M.

Quote from: XinYiMan on June 10, 2010, 10:15:51 am

Ma tutto questo per una questione anche di tempistiche! Non puoi combattere con il lavoro interno se non fai dell'arte marziale il tuo scopo di vita, perchè richiede dedizione assoluta e tanto tanto allenamento, e non è detto che ci riesci, perchè non è come sollevare pesi che nel bene o nel male vedi dei risultati/progressi strada facendo, nel lavoro interno magari non vedi niente per anni e poi ti svegli un giorno e per caso ti riesce qualcosa, e sulla base di ciò poi inizia il vero lavoro, cerchi di aumentare la capacità e la facilità di richiamo della qualità appena scoperta. E quindi è impossibile basare le gare (dove devi salire su un ring dopo X tempo) su un allenamento che richiede anni!

Non sono daccordo sul risveglio tutto d'un botto.
C'e' sempre una progressione, solo in certi metodi non e' applicativa finche' non completi parte del percorso.

Ma si io l'ho buttata sul semplicistico, ovvio che la cosa è progressiva, ma è anche vero che i risultati lo sono molto meno all'inizio!

Non so, a me non sono mai piaciute le gare. Meglio giocare a pallone se vogliamo giocare, o a carte direttamente.

Uno si allena in maniera competitiva in palestra, non ci sono amici, in Cina se la vivono con una sana competizione anche per il taiji, tanto per dire.

Io invito sempre altri a venire nel mio terrazzo e fare a schiaffi  , Primo non ci siamo mai fatti male davvero, ci siamo sempre trovati bene e in armonia, alcune volte non sono piu' stato contattato perche' non era piaciuto il "tipo" di cosa che faccio\facciamo qui.


M.

Sono abbastanza d'accordo con te,infatti uno dei problemi maggiori in palestra è quello di ritrovarmi di fronte ad un amico e per questo motivo non faccio combattimento in modo serio. Invece secondo me ci deve sempre essere un'attitudine combattiva quando voglio entrare nella guardia del mio avversario,perchè in quell'istante lui è un avversario quì sta la differenza.

PEr le situazioni che ho visto i cinesi non sono mai amiconi in palestra, al massimo due amici che sono venuti insieme ma non sono amici con gli altri cmq ma solo fra di loro due.

In Italia siamo tutti amici, forse li servono le gare, bho.


M.

bhu...per me dipende sempre da cosa si fa e per quale motivo:
se sono in palestra e sto imparando cerco di comportarmi in modo da far capire al mio compagno i suoi errori (se sono in grado di notarli) ma pretendo che lui faccia altrettanto con me
altrimenti ci si prende solo i giro illudendosi di progredire
poi ogni tanto ci stà la scazzottata completamente non collaborativa e competitiva, ma la prendo solo come un ulteriore verifica delle mie capacità
 

io le botte peggiori le ho prese in palestra con amici che considero fratelli.

ma il 99% del tempo ci si allena ridendo e scherzando.


Non ricordo chi (e non ricordo nemmeno le parole esatte) disse:

Bisogna allenarsi seriamente ma non c'e' bisogno di essere seri mentre ci si allena.

E' pur vero che per rompere il meccanismo mentale maestro-allievi le gare sono utili.

magari non come tecnica, poiche' ci sono regole sempre molto limitanti, ma come allenamento mentale.

Quando si ha davanti una persona sconosciuta in un luogo a tutti e due diverso allora si vede che livello uno ha.

In palestra ci sono tanti meccanismi che si innescano, e' inevitabile.


Direi quindi, allenarsi seriamente in palestra e ogni tanto vedere su terreno neutro e nuovo qualcuno di nuovo.



M.

E' pur vero che per rompere il meccanismo mentale maestro-allievi le gare sono utili.

magari non come tecnica, poiche' ci sono regole sempre molto limitanti, ma come allenamento mentale.

Quando si ha davanti una persona sconosciuta in un luogo a tutti e due diverso allora si vede che livello uno ha.

In palestra ci sono tanti meccanismi che si innescano, e' inevitabile.


Direi quindi, allenarsi seriamente in palestra e ogni tanto vede su terreno neutro qualcuno di nuovo.



M.

dico la mia sul grassetto:

non sono d'accordo e spiego il perché..che è alla base

le gare non sono utili perché la finalità è altra

ho avuto la fortuna di conoscere una persona...da poco tempo...che va oltre le mie logorree...le domande...e le divagazioni argomentative

NON MI LASCIA LO SPAZIO, nelle sue risposte, per il "resto"...

mi dice ciò che devo fare...e non è una sua opinione...è quello che deriva da un sistema (x) che può essere discutibile ma che è coerente a regole ed è..in questo..RIGOROSO

IL FARE è "fare" per quel percorso....che l'allievo apprendista deve ESPERIRE

quando si sviluppa una certa "cosa" si sviluppa per quello che è....

se io incontrassi un professionista pugile e venissi sconfitto, prendo atto della sconfitta ma....la "cosa" (formata dal mio praticare) rimane PREZIOSA A PRESCINDERE...SENZ'ALTRO MIGLIORABILE...

qui il presupposto è che devo essere sicuro che la qualità si formi....e qui, un forum non ci può dare risposte
le risposte sono...dovrebbero essere... EVIDENTI nella nostra INTIMA concretezza...e non fantasia

la miglioria non dipende dalla sconfitta...ma semplicemente dal livello della cosa stessa...che può crescere ma non si modifica nell'essenza del suo stato proprio...

se il mio mastino napoletano concorre ad un concorso di cani e viene sconfitto da un levriero o da un bellissimo alano...la sconfitta non scalfisce e non muta la bellezza del mio mastino napoletano....la Carmelona rimane carmelona...senz'altro migliorabile...ma questo è altro discorso....rimane la sua testolona e le sue qualità di cane tontolone e pieghettato...agile e potenzialmente letale...dolcissimo e coerente alla sua RAZZA

spero di essermi spiegato bene

dopo il mirto ed il mastino non so più cosa inventarmi ah ah ah ah ah

 

Ti sei spiegato benissimo,

Infatti bisogna rimanere nella propria ottica, si combatte solo per verificare le nostre capacita', di quello che e' accaduto non ci deve importare.
Vincere o perdere non vuol dire nulla.
Ma sicuramente vedro' nello scontro quali sono i punti che devo migliorare nella mia personale pratica.


Si usa come una prova per verificare, il fine non deve essere quello di vincere a tutti i costi come negli SDC americani.


M.

Ti sei spiegato benissimo,

Infatti bisogna rimanere nella propria ottica, si combatte solo per verificare le nostre capacita', di quello che e' accaduto non ci deve importare.
Vincere o perdere non vuol dire nulla.
Ma sicuramente vedro' nello scontro quali sono i punti che devo migliorare nella mia personale pratica.


Si usa come una prova per verificare, il fine non deve essere quello di vincere a tutti i costi come negli SDC americani.


M.

..esatto!! competere è una cosa, mettersi in gioco per testarsi tutt'altra...

Ti sei spiegato benissimo,

Infatti bisogna rimanere nella propria ottica, si combatte solo per verificare le nostre capacita', di quello che e' accaduto non ci deve importare.
Vincere o perdere non vuol dire nulla.
Ma sicuramente vedro' nello scontro quali sono i punti che devo migliorare nella mia personale pratica.


Si usa come una prova per verificare, il fine non deve essere quello di vincere a tutti i costi come negli SDC americani.


M.

bene...son contento

Il problema e' che si genera un Gap,

Se mi alleno per me stesso e lo sviluppo di alcune capacita' difficili da raggiungere nel 99% dei casi verro' sconfitto in uno scontro con uno che si e' allenato per vincere e basta.

E' piu' nobile ma e' piu' debole, per questo non bisogna eccedere e anzi cercare il piu' possibile di combattere cosi' da raggiungere un certo livello a prescindere dall'avversario. Se non si e' "chiusi" nel piccolo mondo perfetto ma si esce fuori allora a qualcosa vale oppure e' solo una ginnastichetta.

ma campa cavallo.

M.

Mattia...! A parte tutte le legnate che ho dato e mi sono fatto dare nei tempi passati..., a mani nude e con bastni...e coltelli..(NATURALMENTE SENZA PROTEZIONI...E SENZA REGOLE.., SE NON TANTO VALE...), niente si è avicinato alla sensazione che ho provato...10anni fa or sono, quando 4 albanesi hanno tentato di uccidere di sprangate mio fratello, perche ha difeso una ragazza che stava per essere violentata... Dio o destino ha voluto che in quel momeno passassi di li... E ti assicuro..., che quando ho cominciato e finito..., dopo...lo spettacolo che si presentava d'avanti ai miei occhi...e quelli delle persone che erano in torno..., non'e stato molto bello... E ti assicuro che ancora adesso..., non ricordo...quello che avevo combinato...a quei 4 disgraziati... A parte che mi si e spenta un lampadina...e quando mi si e riaccesa..., le persone che mi guardavano in torno..., cerano anche dei miei amici..., non credevano ai loro occhi...cosa sono riuscito a combinare a quei 4... Fino il fattaccio..., sono stato male per 10 conrimorsi di coscienza...perche nonsono riuscito a fermarmi...e a tratenermi.... Ma questa e unaltra storia...!!!! Quello si che era un combattimento...per la vita...!!! Sia da parte  mia che da parte loro....!!