Taiji e Xing Yi ed uso dell'intenzione

è un po che ci gabuolo sopra...
ora ammetto che lo Xing Yi non l'ho praticato per tanto tempo (non mi piace...non lo trovo congeniale e affine alla mia indole) quindi lo conosco poco
ma il taiji si...stò iniziando a capirlo!

mi sembra di aver notato delle differenze sostanziali nell'uso che si fa dell'aspetto intenzionale durante la pratica delle due discipline

vedo lo Xing Yi intenzionalmente più "attivo" e aggressivo, nel senso che in questa disciplina spesso e volentieri l'intenzione è utilizzata come "arma", penso ad esempio al discorso degli animali, che a mio avviso non sono solo un modo per eseguire dei movimenti, ma è proprio l'intenzione animale che gioca un ruolo fondamentale per la buona riuscita della tecnica

mentre invece credo che il tjq faccia un uso più "fine" dell'intenzione, un concentrarsi più su se stessi e sulle dinamiche interne al proprio corpo, si usa l'intenzione per bilanciarsi nei movimenti, per rimanere radicati ad esempio quando si spinge un avversario

..voi che ne dite???

ennesimio vaneggio di Raptox delle 22.54??

Il lavoro sullo "Yi" e' quello che distingue davvero lo Xing Yi Quan dalle altre cose ( non parlo volutamente dello Yi Quan ).
Lo Yi muove il Chi , che muove tutto il resto 
Poi ovvio anche in una pratica intelligente di taiji,di karate o di Hung gar e' importante l'intenzionalita' , ma magari e' una parte del lavoro marziali presa un pochino meno in considerazione.

Il lavoro sullo "Yi" e' quello che distingue davvero lo Xing Yi Quan dalle altre cose ( non parlo volutamente dello Yi Quan ).
Lo Yi muove il Chi , che muove tutto il resto 
Poi ovvio anche in una pratica intelligente di taiji,di karate o di Hung gar e' importante l'intenzionalita' , ma magari e' una parte del lavoro marziali presa un pochino meno in considerazione.

il lavoro sullo Yi come vedi anche da ciò che diceva Wang Hao Da (altro 3d aperto da insetto) è un aspetto fondamentale anche nel tjq, solo che l'uso che se ne fa è a mio avviso differente tra le due discipline
 

il lavoro sullo Yi come vedi anche da ciò che diceva Wang Hao Da (altro 3d aperto da insetto) è un aspetto fondamentale anche nel tjq

appunto , come dicevo in ogni arte degna di questo nome si allena l'intenzionalita' ... solo che dipende sempre dal come e quanto 

Quote from: Raptox on June 10, 2010, 23:04:53 pm

il lavoro sullo Yi come vedi anche da ciò che diceva Wang Hao Da (altro 3d aperto da insetto) è un aspetto fondamentale anche nel tjq

appunto , come dicevo in ogni arte degna di questo nome si allena l'intenzionalita' ... solo che dipende sempre dal come e quanto 

per il poco che è il mio...l'intenzionalità non la alleno per nulla....è tutto il contrario....ed è faticosissimo...

ma sono un principiante...e stavolta lo dico a tutto tondo...

saluti

sul potere dell'intenzione vi cito solo una fonte autorevole: "Non desiderare la donna d'altri!"

In questo testo non sospetto si parla di intenzione e non di atto consumato.
 

Nello Henan Xin Yi l'intenzione riveste un ruolo fondamentale. Quella di raggiungere l'intenzione dell'animale che si stà studiando, in modo da identificarsi e quindi con il tempo avere le stesse capacità di quel determinato animale:

-la vita del drago
-il  collo della tigre
-la pesantezza dell'orso
-la leggerezza dell acquila e anche il suo artiglio

e via dicendo...

Su questo aspetto trovo molte similitudini con il silat che pratico, quando arrivi ad un certo livello cominci a renderti conto che l'intenzione è fondamentale per fare la differenza.

Su questo aspetto trovo molte similitudini con il silat che pratico, quando arrivi ad un certo livello cominci a renderti conto che l'intenzione è fondamentale per fare la differenza.

Già e lo Xin Yi ne fa davvero un cavallo di battaglia!

ok, mi hai convinto aggiungo anche lo Xin Yi alla mia Wish list di cose da vedere e soprattutto provare.

Estraggo da un intervista a Ma Yue Liang, maestro di Wang Hao Da:

http://www.menteprofonda.it/taiji_secrets/mayueliang.htm

D.- Durante l'esecuzione della forma, la mente deve muoversi prima del corpo?

R.- E' corretto inviare la mente (intenzione-attenzione) in avanti al movimento corporeo, ma questo tipo di pratica è solo per i livelli più avanzati. Il livello più alto è quello dove non c'è più intenzione, ma la cosa giusta accade naturalmente. Quando pratico la   forma, la mia mente è completamente vuota come durante la meditazione.

D.- Usa visualizzare lo scorrere del Qi in canali specifici del corpo, o lascia che questo accada naturalmente dopo molti anni di pratica?

R.- Io non visualizzo o immagino la circolazione del qi attraverso canali specifici del corpo. Nei Classici c'è scritto: “Motivare il qi con la mente, e muovere il corpo con il qi.” Attualmente, gli effetti della pratica del Taiji quan son triplici: la mente, il qi, il corpo, sia internamente che esternamente con un utilizzo prevalente dello YI, cioè mente. Sempre nei Classici troviamo scritto: “Focalizza il tuo lavoro sullo spirito, non sul qi. Troppa preoccupazione sul qi, causerà stagnazione.” Posso capire che per un principiante ciò possa essere difficile…
Per allenare il qi è meglio praticare lo Zhang Zhuang che non la forma.
Io consiglio al praticante di non immaginare la circolazione del qi (mentre pratica la forma a solo.)

D.- Dopo che si ottiene l'esperienza della circolazione del qi nel corpo, cosa fa? Lo osserva? Ci gioca? Cerca di non pensarci?

R.- Lo studente è capace di sentire il movimento interno del qi che passa attraverso il corpo, più o meno dopo il terzo anno di pratica. Ma siamo ancora agli inizi del vero gongfu! Continuare a praticare normalmente.

A scanso di equivoci (per LDB  ): tutto ciò ovviamente riflette l'opinione di MYL, valida solo per la sua scuola e non per l'intero TJQ, nell'ipotesi che il traduttore abbia capito correttamente e che MYL fosse nel pieno delle proprie facoltà mentali..

Estraggo da un intervista a Ma Yue Liang, maestro di Wang Hao Da:

http://www.menteprofonda.it/taiji_secrets/mayueliang.htm

D.- Durante l'esecuzione della forma, la mente deve muoversi prima del corpo?

R.- E' corretto inviare la mente (intenzione-attenzione) in avanti al movimento corporeo, ma questo tipo di pratica è solo per i livelli più avanzati. Il livello più alto è quello dove non c'è più intenzione, ma la cosa giusta accade naturalmente. Quando pratico la   forma, la mia mente è completamente vuota come durante la meditazione.

D.- Usa visualizzare lo scorrere del Qi in canali specifici del corpo, o lascia che questo accada naturalmente dopo molti anni di pratica?

R.- Io non visualizzo o immagino la circolazione del qi attraverso canali specifici del corpo. Nei Classici c'è scritto: “Motivare il qi con la mente, e muovere il corpo con il qi.” Attualmente, gli effetti della pratica del Taiji quan son triplici: la mente, il qi, il corpo, sia internamente che esternamente con un utilizzo prevalente dello YI, cioè mente. Sempre nei Classici troviamo scritto: “Focalizza il tuo lavoro sullo spirito, non sul qi. Troppa preoccupazione sul qi, causerà stagnazione.” Posso capire che per un principiante ciò possa essere difficile…
Per allenare il qi è meglio praticare lo Zhang Zhuang che non la forma.
Io consiglio al praticante di non immaginare la circolazione del qi (mentre pratica la forma a solo.)

D.- Dopo che si ottiene l'esperienza della circolazione del qi nel corpo, cosa fa? Lo osserva? Ci gioca? Cerca di non pensarci?

R.- Lo studente è capace di sentire il movimento interno del qi che passa attraverso il corpo, più o meno dopo il terzo anno di pratica. Ma siamo ancora agli inizi del vero gongfu! Continuare a praticare normalmente.

A scanso di equivoci (per LDB  ): tutto ciò ovviamente riflette l'opinione di MYL, valida solo per la sua scuola e non per l'intero TJQ, nell'ipotesi che il traduttore abbia capito correttamente e che MYL fosse nel pieno delle proprie facoltà mentali..

Gran bell'intervista, non l'avevo ancora letta! Grazie del link 

Estraggo da un intervista a Ma Yue Liang, maestro di Wang Hao Da:

MA va che pure WHD parla di tjq citando i classici...ma va che strana e buffa cosa 

Leggeteli, leggeteli...e poi rileggeteli.....non serve x la pratica ma cmq e' utile.

D.- Cos’ è Pengjin, e… è meglio tenere le mani un po’ verso l’interno, chiuse, per prevenire che l’avversario possa entrare?

R.- I praticanti non comprendo bene la natura di Peng jin. Esiste un’altra parola con lo stesso suono e con un solo accento differente che però significa qualcosa come…telaio…struttura. Molti praticanti pensano che questo sia Peng jin[1]. Se basate il vostro Taiji su questo incorretta comprensione del principio “Peng jin”, tutto il vostro Taiji non sarà corretto!
Peng jin deve essere in tutto il corpo, e serve per misurare la direzione della forza avversaria. Nel Taiji non è corretto opporsi resistendo.
Deve essere così leggero che una mosca che ci si poggia sopra lo mette in movimento. Può essere descritto come acqua, che non possiede una propria intenzione, ma supporta egualmente il peso di una foglia o di un battello pesante. Peng jin è sensitività! (Il maestro disse ciò in inglese…)

Per raptox : ti metto in grossetto una parte secondo me MOLTO piu' importante.

Quote

D.- Cos’ è Pengjin, e… è meglio tenere le mani un po’ verso l’interno, chiuse, per prevenire che l’avversario possa entrare?

R.- I praticanti non comprendo bene la natura di Peng jin. Esiste un’altra parola con lo stesso suono e con un solo accento differente che però significa qualcosa come…telaio…struttura. Molti praticanti pensano che questo sia Peng jin[1]. Se basate il vostro Taiji su questo incorretta comprensione del principio “Peng jin”, tutto il vostro Taiji non sarà corretto!
Peng jin deve essere in tutto il corpo, e serve per misurare la direzione della forza avversaria. Nel Taiji non è corretto opporsi resistendo.
Deve essere così leggero che una mosca che ci si poggia sopra lo mette in movimento. Può essere descritto come acqua, che non possiede una propria intenzione, ma supporta egualmente il peso di una foglia o di un battello pesante. Peng jin è sensitività! (Il maestro disse ciò in inglese…)

insetto....ti faccio notare che nessuno di noi ha mai contestato i classici
semplicemente abbiamo sempre sostenuto che ci vogliono le giuste chiavi di lettura e i giusti maestri che te li sappiano spiegare e a volte anche fare "sentire"