Posso risponderti per quanto riguarda la mia esperienza, dato che ho lasciato il kung fu per la muay thai. Innanzitutto faccio qualcosa che MI PIACE, ed è il primo motivo. Poi la pratica agonistica mi costringe a sudare parecchio, il che mi aiuta a scaricare lo stress e a mantenere la linea Terzo, combattere, anche se con regole e protezioni, mi permette di testare la mia forza e la mia reattività anche sotto stress, mi permette di confrontarmi con un pericolo "vero" (ok non è pericolo di morte, ma i pugni in faccia fanno male anche coi guantoni! ) e di imparare a non avere paura e a non scappare davanti alle difficoltà.
La medaglia è l'ultimo dei miei pensieri
Tutto il rispetto per gli sport da combattimento. Solo che non sono arti marziali.
Le arti marziali non sono per pazzi assassini e neanche per chi pensa di andare ad ammazzare qualcuno. Allo stesso modo tu ti alleni per un ring, ma non pensi che tutti girino con i guantoni e non pensi di combtarre anche fuori dalla palestra.
Posso parlare di sport di combattimento perché ho fatto judo e le similitudini con ciò che fai tu sono molte.
Primo prendi botte. Le dai ma le prendi. Le botte non fanno bene alla salute.
Considera che il karate che era un'arte marziale non comprendeva lo scontro fisico nell'allenamento, che invece era solo kata effettuato da soli senza compagno.
L'arte marziale che un tempo era concepita principalmente per uccidere ha subito dei cambiamenti con l'evoluzione della società e con i contatti con il mondo occidentale. Però il contenuto è sempre marziale, cioè orientato a fare male in un modo o in un altro.
E' chiaro che se si andasse in palestra con il solo scopo di ammazzare la gente e poi non lo si facesse (da augurarselo) fare un'arte marziale sarebbe stupido, ma per fortuna ci sono altri aspetti interessanti nella pratica. Ciò non di meno l'aspetto marziale rimane il nervo centrale della pratica e il beneficio fisico e mentale sono un corollario.
Inoltre se ci si allena marzialmente anche la pratica cambia.
Adesso siamo OT.
Personalmente tutte le volte che il contenuto marziale di un movimento viene spiegato, mi concentro più facilmente e il risultato migliora a condizione di avere ben presenti le altre indicazioni dell'insegnante.
Per esperienza personale posso dire che un conto è non avere paura in un ambito regolamentato, un conto è fuori.
La pratica delle botte secondo me serve a poco da questo punto di vista.
Il taiji comunque che si vede dai filmati in rete, raramente riflette uno spirito marziale.
L'aikido ha le leve articolari perché s'intende che s'impara a rompere degli arti.
Il judo ha il kime no kata per ricordare che è ANCHE un'arte marziale, dove si impara a colpire , rompere e ferire. Solo che in un'arte marziale difficlemente accade un incidente, mentre in uno sport da combattimento è pieno di infortuni e di gente rotta.