Non lo credo, dico solo che le forme nel taiji hanno uno scopo utile anche al combattimento.
Ok, allora:
possiamo partire da qui, ma rendiamo chiara una cosa... Ovvero che tutti gli "scopi utili" che possiamo trovare (io e te in questo caso) nelle forme di taiji, sono:
1. Non tradizionali.
2. Non sono più "tjq".
Ni. Penso che nelle forme sia racchiuso un metodo che va capito, ma il modo in cui e' proposto ha tutte le lacune di cui hai elencato molto bene nei tuoi post.
Per il discorso non tradizionale di sicuro.
Detto questo, pure io ho trovato degli "elementi utili" nelle forme. E nella cosa che faccio ora (che non c'entra con nulla di ciò che ho fatto prima) ogni tanto butto anche dentro uno studio che - visto dall'esterno - sembra del tutto e per tutto una forma. MA non ho assolutamente:
1. La certezza che sia veramente utile.
2. L'idea che non ci siano strumenti specifici migliori per il risultato che voglio ottenere.
Se parti dall'idea che una cosa deve funzionare per tutti, non solo per alcuni, allora il lavoro scientifico da fare e' molto. Non avendo il tempo per fare ricerche cosi dettagliate, ti affidi a buon senso derivato da scontri reali di cui hai assaporato le dinamiche. Magari e' il metodo migliore magari no. Ma alla fine del post ti scrivo una cosa che mina anche questo ragionamento.
Per me rimangono un qualcosa fra l'esperienza "estetica" e il "condimento" della pratica con un qualche "gusto"....
L'estica e' poco importante per i risultati pratici, quindi se le forme sono esteica e basta vanno eliminate subito. Sono il primo a dirlo.
E le cose "utili" che ne ricavo necessitano comunque allenamenti specifici per poter in qualche modo essere utili al fine "combattimento".
Bene. Il combattimento quale? In un ring/gabbia? Difesa personale? Rissa? Il combattimento non e' un oggetto, ma e' un comportamento. Un comportamento ha una complessita' che perfino gli esperti del comportamento ritengono molto difficile investigare, e cambiare.
Ci sono persone che
naturalemnte sono degli animali, che menano piu di altre per caratteristiche caratteriali e fisiche. Magari ti alleni per 20 anni di muay thai e lotta, e poi un bel giorno trovi l'abanese di turno che ti lascia sdentato (se sei fortunato).
Credo che persone cosi ce ne fossero anche in cina. Questi menavano di brutto e si facevano una reputazione in giro per i villaggi. Magari praticavano am interne e facevano forme. Ecco che la gente ha associato
am-interne = menare-come-un-carroarmato
Magari il fatto di fare forme meditative le metteva in una predisposione psicologica tale da non farsi influenzare (psicologicamente). Si perche' se prendi uno scontro per strada, dove sei tu e una persona che non conosci, non ci sono spettatori, arbitri e tutto il resto, la componente psicologica del farsi influenzare puo essere determinante.
Tra il pensare una cosa e farla, ci sono dinamiche molto complesse che vengono mediate da eventi sterni, fisiologia del momento, situazione emozionale etc... Implementare un corso di azioni che porti a conclusione un'idea, richiede determinazione (oltre che chiara e ben sviluppata intenzione). Soprattutto se consideri che l'idea e' avvenuta in una situazione ad alta intensita' e ad una velocita' lampo.
Ora se fai forme non impari a combattere, ma anche se impari a combattere non e' detto che tu riesca a combattere quando serve.