Sudditanza psicologica

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MattiaBaldi

Sudditanza psicologica
« on: June 21, 2010, 09:35:23 am »
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Questo almeno e' rivolto a tutti come argomento,

Con la sudditanza psicologica si possono spiegare diversi comportamenti tipici dell'essere umano; tra questi vale la pena di citare:

L'immediata accettazione come verità di ciò che viene letto o sentito dire tramite vari canali di informazione (televisioni, radio, giornali, internet...)

L'adeguamento ad abitudini, regole e condotte seguite da un gruppo sociale chiuso nel quale si vuole entrare (vestirsi in determinati modi, scrivere con speciali codici formali, assumere particolari cibi, bevande o sostanze).

L'obbedienza ad ordini, l'accettazione di consigli o il piegarsi a regole solo in virtù dell'autorità che ha pronunciato tali affermazioni.

L'elargizione di favori straordinari a soggetti singoli o multipli in ragione esclusiva del potere che costoro hanno agli occhi di altri.


e ce ne sarebbero tanti altri....


Secondo me non sono demo cose come queste:


......
Nel corso della Storia non sono rari i casi di totale sottomissione psico-politica: ad esempio alcune dichiarazioni sono state accettate dalla maggior parte della popolazione semplicemente perchè la fonte che le riferiva era ritenuta particolarmente autorevole.
Sono noti l'obbedienza di alcuni popoli antichi ai sovrani ritenuti discendenti della divinità (Giapponesi, Egiziani, Incas) o alle caste sacerdotali considerate interpreti del sacro (Maya, Indiani americani, Indiani dell'Asia, tribù africane).
Più recentemente, fenomeni di sudditanza psicologica di massa si sono verificati nei Paesi europei, con esiti disastrosi (età napoleonica in Francia, dittatura nazista in Germania e regime fascista in Italia).
Attualmente si muovono accuse di esercizio della sudditanza psicologica a tutte le istituzioni consolidate (Chiesa Cattolica, regimi teocratici islamici, comunità scientifica, mezzi di comunicazione di massa).
La sudditanza psicologica può essere generata anche dalla debolezza rispetto ad un determinato stereotipo da parte di chi interagisce con l'ambiente.
Ad esempio il giudizio immediato su una determinata preparazione culturale di una persona può formarsi basandosi soltanto sull'uso di un registro linguistico elevato da parte di quella persona - e talvolta anche su altri elementi meno rilevanti come aspetto fisico e abbigliamento.
Ciò predispone il soggetto a determinati comportamenti nei confronti della persona che egli ha riconosciuto (magari sbagliando) come "superiore" a sé.
....

Se pensiamo che basta mettere gli allievi nello "stato" di relax (mosci) e' ovvio che una qualsiasi spinta forte li fa volare via. Voi direte...ma come e' possibile? Ma e' possibile che tutti siano intrappolati mentalmente a loro insaputa?
Mettere gli allievi in uno stato "morto" il fisico e vuoto mentalmente e' come avere a che fare con dei palloncini leggeri.
E' pur vero che anche questo e' un potere, e non da poco. Ok, ci ricordiamo tutti del KiMaster e delle botte che prese, ok... ma il potere rimane negli studenti di quel maestro prima come dopo le botte, e non e' forse un potere enorme?
Ci sono maestri che magari non saranno campioni di tecnica interna ma cmq danno uan certa sensazione al contatto, come di disagio, avvolte riescono a utilizzare quel disagio a loro favore, avvolte no dipende da quanto voi siete influenzati.  Ma allora e' un potere come tutti gli altri, avvolte funziona avvolte no per mille motivi casuali.


commenti?



M.
« Last Edit: June 21, 2010, 10:10:41 am by MattiaBaldi »

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Offline baltoro 06

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #1 on: June 21, 2010, 09:44:53 am »
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Direi che è un post pieno di buon senso e di verità.
Gli istruttori di AM spesso si approfittano di questa sudditanza per fare credere cose che invece non sono.
Per questo è molto utile guardarsi in giro e aprire gli occhi.
Sviluppare poi un senso critico obiettivo è alla base del vivere civile.

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MattiaBaldi

Re: Sudditanza psicologica
« Reply #2 on: June 21, 2010, 10:02:27 am »
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Ti devo dire la verita', a me lo hanno detto come fare, da solo avrei vagato ispirato solo dal momento ma senza traiettoria.


M.

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Offline baltoro 06

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #3 on: June 21, 2010, 10:19:00 am »
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Beh...gente onesta e corretta che ti aiuta a crescere per fortuna in giro ancora ce n'è. Tutti abbiamo bisogno di queste persone. Può essere la famiglia, l'amico, il compagno di classe, la fidanzata, la moglie, il maestro di AM, il compagno di lavoro.

Io poi parlavo del concetto in senso generale e soprattutto nei riguardi del senso civico. E mi pare che in Cina così come in Italia avere gli occhi ben aperti e non foderati da fette di salame sia fondamentale visto le tendenze che hanno i vari governi.  :)

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Offline Raptox

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #4 on: June 21, 2010, 12:48:19 pm »
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..io so solo una cosa.. come dico sempre a tutti i maestri che frequento:
ti seguo...ma tengo la distanza di sicurezza!!

e sopratutto che un maestro deve "sempre e dico sempre dimostrare di saper fare quello che dice di sapere"
e la cosa migliore per dimostrare queste capacità è farlo non solo con i propri allievi...che spesso vittime della tropa fiducia non ragionano in modo obbiettivo...ma con chiunque ne chieda prova

..però...però..quanti maestri sono veramente disposti a mettersi in gioco in questo modo??? il rischio di venire screditati è alto...

in tutta sincerità...sto rivalutando il Kiai Master...che indubbiamente ha preso legnate dal fighter mma, ma almeno ha avuto il coraggio di mettercisi di fronte!!
 :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione


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MattiaBaldi

Re: Sudditanza psicologica
« Reply #5 on: June 21, 2010, 12:59:26 pm »
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Sopratutto e' riuscito a non lavorare mai!


M.

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Offline Giannizzero Wolf

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #6 on: June 21, 2010, 13:23:50 pm »
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in tutta sincerità...sto rivalutando il Kiai Master...che indubbiamente ha preso legnate dal fighter mma, ma almeno ha avuto il coraggio di mettercisi di fronte!!
 :)

a mio avviso c'è un errore di fondo ... e non da poco  :thsit:

il confondere l'inconsapevolezza con il mettersi alla prova

stessa differenza che possiamo riscontrare (pur senza testare) tra m..da e cioccolato  :D
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


The Guy - P.K. & Chris ... compari rustici

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MattiaBaldi

Re: Sudditanza psicologica
« Reply #7 on: June 21, 2010, 13:35:14 pm »
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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #8 on: June 21, 2010, 14:18:40 pm »
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Quando le persone si rendono conto d'esser sudditi psicologici, la reazione tipica da vittima è la ribellione.

Vai ad aprire gli occhi ad uno che crede a certe scemenze, e questo si ribella a quelle scemenze e a chi lo ha plagiato.

E questo è un errore.

La reazione deve essere l'autodeterminazione, non la ribellione.

Ci si toglie le stampelle per camminare con le proprie gambe, non per prendere a calci le stampelle a vita.

In fondo, eravamo noi ad averne bisogno per camminare.

Dovremmo ringraziare, non odiare, chi riesce ad esercitare potere su di noi, quando ce ne accorgiamo.

Comunque è tipico dei mammiferi superiori, questo bisogno di cercare capigruppo, soggetti alpha cui assoggettarsi.

E' per questo che abbiamo creato anche Dio a nostra immagine e somiglianza.

Ora, se vado a dire ad un soggetto beta che lui è assoggettato ad un soggetto alpha, la sua reazione sarà:

- ribellione al soggetto alpha che lo assoggettava

- sottomissione a me, come suo salvatore e risvegliatore.

Non si scappa, l'unica crescita deve avvenire da dentro. Se viene da fuori, si passa solo da un padrone all'altro. Ed è anche giusto che sia così. Se uno non sa guidare, è giusto che altri gli tengano il timone.

Sapersi scegliere chi ti tiene il timone, se si è soggetti deboli, è già un grande gesto di libertà e di autodeterminazione. Non tutti hanno le caratteristiche per essere leader, autodeterminati, alpha. E non c'è nulla di male o di offensivo in questo.

Viviamo in una società consumistica e votata alla competizione, in cui sentirsi dire che non si è un leader o un manager nato sembra quasi un'offesa, ma non è così.

Ci sono persone nate con la potenzialità di diventare ottimi disegnatori, ed altre no.

Nessuno si vergogna di non saper disegnare fumetti, lo ammette tranquillamente.

La stessa cosa dovrebbe accadere per chi non è fatto per trainare gli altri.

Per queste persone la libertà non è rappresentata da una cieca ribellione che porta solo a cattiva gestione di se stessi, ma alla libertà di scegliersi i modelli da seguire, in un processo di crescita ed apprendimento che tutti, hanno dovuto passare. Anche chi ha la potenzialità di diventare disegnatore, infatti, inizia con degli scarabocchi ricalcati per poi migliorare.

Nasciamo come piccoli puffi impotenti nella terra degli adulti potenti e forti, che ci danno le loro regole e ci dispensano ricompense e punizioni.

Crescendo diamo questo stato di cose per naturale, e continuiamo a cercare l'apprezzamento dei potenti e a rifuggire il loro biasimo.

Ed è giusto che finchè non siamo adutli, bastardi e completamente indipendenti, continuiamo a muoverci con questa prudenza.

Attenzione a liberare dalle stampelle uno con la gamba ancora rotta.

Non gli si fa del bene, e si attaccherà alla vostra spalla usandovi come stampella.
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MattiaBaldi

Re: Sudditanza psicologica
« Reply #9 on: June 21, 2010, 14:52:12 pm »
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Quanto e' vero.


Ho sempre reputato, avere chiara la propria via come il piu' importante dei principi che un essere deve avere. Anche da soli, anche quando si e' persi... Ma dentro deve esserci convinzione lucida in quello che si sta facendo.
E' un qualcosa che si forma nel carattere ad un certo punto, oppure non ce'.

Cosi' si puo' prendere da tutti, persone che aiutano l'andamento della tua via che e' personale e diversa da quella degli altri. Chi ha bisogno di una figura avra' solo quella come pratica, la figura, non l'arte in se.

Avia: Quando avevo 18 anni facevo i fumetti, lavoravo all'expocartoon disegnando a pagamento quando incontrai Sergio Toppi vecchio e mezzo sordo. Per me era un mito vivente, il migliore, un mostro sacro. Mi guardo' i lavori e mi disse:"si vabbe' ma te vuoi fare il pittore mica il fumettista" e io gli dissi "si, certo" e parlammo di questo, ma non fui minimamente assoggettato dalla sua figura e i suoi pareri li presi per quello che erano. Mi servi' quella discussione per prendere coscienza che davvero non dovevo fare il fumetto..E si che' per me era un mito, era ed e'.

Ci vuole un senso critico molto sviluppato, intelligenza e caparbieta', fattori che si sviluppano da piccoli.


M.



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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #10 on: June 21, 2010, 15:05:18 pm »
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Personalmente a 18 anni non ero così avanti.

Sono diventato adulto in questo senso da pochi anni, forse non più di tre.

C'è anche da dire che essendo cresciuto senza padre mi veniva spontaneo cercare figure maschili forti di riferimento, cosa che forse mi ha frenato un po'.

La cosa buffa però è che il numero massimo di donne contemporaneo l'ho toccato nel momento di minore potere su me stesso, ma di maggiore potere sociale.

Beh, non è tanto buffo e non voglio innescare il solito flame su questo.

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Offline Grisù70

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #11 on: June 21, 2010, 15:30:56 pm »
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Quando le persone si rendono conto d'esser sudditi psicologici, la reazione tipica da vittima è la ribellione.

Vai ad aprire gli occhi ad uno che crede a certe scemenze, e questo si ribella a quelle scemenze e a chi lo ha plagiato.

E questo è un errore.

La reazione deve essere l'autodeterminazione, non la ribellione.

Ci si toglie le stampelle per camminare con le proprie gambe, non per prendere a calci le stampelle a vita.

In fondo, eravamo noi ad averne bisogno per camminare.

Dovremmo ringraziare, non odiare, chi riesce ad esercitare potere su di noi, quando ce ne accorgiamo.

Comunque è tipico dei mammiferi superiori, questo bisogno di cercare capigruppo, soggetti alpha cui assoggettarsi.

E' per questo che abbiamo creato anche Dio a nostra immagine e somiglianza.

Ora, se vado a dire ad un soggetto beta che lui è assoggettato ad un soggetto alpha, la sua reazione sarà:

- ribellione al soggetto alpha che lo assoggettava

- sottomissione a me, come suo salvatore e risvegliatore.

Non si scappa, l'unica crescita deve avvenire da dentro. Se viene da fuori, si passa solo da un padrone all'altro. Ed è anche giusto che sia così. Se uno non sa guidare, è giusto che altri gli tengano il timone.

Sapersi scegliere chi ti tiene il timone, se si è soggetti deboli, è già un grande gesto di libertà e di autodeterminazione. Non tutti hanno le caratteristiche per essere leader, autodeterminati, alpha. E non c'è nulla di male o di offensivo in questo.

Viviamo in una società consumistica e votata alla competizione, in cui sentirsi dire che non si è un leader o un manager nato sembra quasi un'offesa, ma non è così.

Ci sono persone nate con la potenzialità di diventare ottimi disegnatori, ed altre no.

Nessuno si vergogna di non saper disegnare fumetti, lo ammette tranquillamente.

La stessa cosa dovrebbe accadere per chi non è fatto per trainare gli altri.

Per queste persone la libertà non è rappresentata da una cieca ribellione che porta solo a cattiva gestione di se stessi, ma alla libertà di scegliersi i modelli da seguire, in un processo di crescita ed apprendimento che tutti, hanno dovuto passare. Anche chi ha la potenzialità di diventare disegnatore, infatti, inizia con degli scarabocchi ricalcati per poi migliorare.

Nasciamo come piccoli puffi impotenti nella terra degli adulti potenti e forti, che ci danno le loro regole e ci dispensano ricompense e punizioni.

Crescendo diamo questo stato di cose per naturale, e continuiamo a cercare l'apprezzamento dei potenti e a rifuggire il loro biasimo.

Ed è giusto che finchè non siamo adutli, bastardi e completamente indipendenti, continuiamo a muoverci con questa prudenza.

Attenzione a liberare dalle stampelle uno con la gamba ancora rotta.

Non gli si fa del bene, e si attaccherà alla vostra spalla usandovi come stampella.


sul grassetto evidenziato:

BELLISSIMO CONCETTO :)

....direi di una profondità disarmante....

saluti :)
Io sono un uomo libero in quanto riconosco l'umanità e la libertà di tutti gli uomini (e donne)che mi circondano. Rispettando la loro...rispetto la mia.
M. Bakunin

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MattiaBaldi

Re: Sudditanza psicologica
« Reply #12 on: June 21, 2010, 15:31:24 pm »
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Perche' sempre un potere e'. e' IT secondo me.

Io l'ho raggiunto quando pensavo di essere brutto invece ero bello. sempre a 18 anni per altro. Dopo sono stato molto piu' brutto e piu' vecchio ma pensavo di essere bello, non e' stato proprio uguale.


Qualcuno ha avuto esperienze dirette di collegamento-scollegamento da figure dominanti?

Visto che siamo in tema di ricordi....vampire the masquerade....Dominazione 5 stelle:


Persone che neanche conosci sarebbero pronte a morire per te.

che poesia che era quel manuale.

M.
« Last Edit: June 21, 2010, 15:33:32 pm by MattiaBaldi »

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Offline baltoro 06

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #13 on: June 21, 2010, 15:33:46 pm »
0
Quando le persone si rendono conto d'esser sudditi psicologici, la reazione tipica da vittima è la ribellione.

Vai ad aprire gli occhi ad uno che crede a certe scemenze, e questo si ribella a quelle scemenze e a chi lo ha plagiato.

E questo è un errore.

La reazione deve essere l'autodeterminazione, non la ribellione.

Ci si toglie le stampelle per camminare con le proprie gambe, non per prendere a calci le stampelle a vita.

In fondo, eravamo noi ad averne bisogno per camminare.

Dovremmo ringraziare, non odiare, chi riesce ad esercitare potere su di noi, quando ce ne accorgiamo.

Comunque è tipico dei mammiferi superiori, questo bisogno di cercare capigruppo, soggetti alpha cui assoggettarsi.

E' per questo che abbiamo creato anche Dio a nostra immagine e somiglianza.

Ora, se vado a dire ad un soggetto beta che lui è assoggettato ad un soggetto alpha, la sua reazione sarà:

- ribellione al soggetto alpha che lo assoggettava

- sottomissione a me, come suo salvatore e risvegliatore.

Non si scappa, l'unica crescita deve avvenire da dentro. Se viene da fuori, si passa solo da un padrone all'altro. Ed è anche giusto che sia così. Se uno non sa guidare, è giusto che altri gli tengano il timone.

Sapersi scegliere chi ti tiene il timone, se si è soggetti deboli, è già un grande gesto di libertà e di autodeterminazione. Non tutti hanno le caratteristiche per essere leader, autodeterminati, alpha. E non c'è nulla di male o di offensivo in questo.
Viviamo in una società consumistica e votata alla competizione, in cui sentirsi dire che non si è un leader o un manager nato sembra quasi un'offesa, ma non è così.

Ci sono persone nate con la potenzialità di diventare ottimi disegnatori, ed altre no.

Nessuno si vergogna di non saper disegnare fumetti, lo ammette tranquillamente.

La stessa cosa dovrebbe accadere per chi non è fatto per trainare gli altri.

Per queste persone la libertà non è rappresentata da una cieca ribellione che porta solo a cattiva gestione di se stessi, ma alla libertà di scegliersi i modelli da seguire, in un processo di crescita ed apprendimento che tutti, hanno dovuto passare. Anche chi ha la potenzialità di diventare disegnatore, infatti, inizia con degli scarabocchi ricalcati per poi migliorare.

Nasciamo come piccoli puffi impotenti nella terra degli adulti potenti e forti, che ci danno le loro regole e ci dispensano ricompense e punizioni.

Crescendo diamo questo stato di cose per naturale, e continuiamo a cercare l'apprezzamento dei potenti e a rifuggire il loro biasimo.

Ed è giusto che finchè non siamo adutli, bastardi e completamente indipendenti, continuiamo a muoverci con questa prudenza.

Attenzione a liberare dalle stampelle uno con la gamba ancora rotta.

Non gli si fa del bene, e si attaccherà alla vostra spalla usandovi come stampella.


Aivia...leggo sempre con piacere i tuoi post.
Quoto tutto ma soprattutto la parte in grassetto.

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Offline Raptox

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Re: Sudditanza psicologica
« Reply #14 on: June 21, 2010, 15:58:03 pm »
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in tutta sincerità...sto rivalutando il Kiai Master...che indubbiamente ha preso legnate dal fighter mma, ma almeno ha avuto il coraggio di mettercisi di fronte!!
 :)

a mio avviso c'è un errore di fondo ... e non da poco  :thsit:

il confondere l'inconsapevolezza con il mettersi alla prova

stessa differenza che possiamo riscontrare (pur senza testare) tra m..da e cioccolato  :D

..il problema secondo me è un'altro...gente come il kiai master ce n'è a cariolate in giro per il mondo...solo che lui evidentemente credeva ciecamente in quel che faceva, in fondo con i suoi allievi funzionava, la volta che ha provato ad usare la sua tecnica in giro..ha preso legnate! per me tanto di cappello per essersi messo in gioco
ma ci sono molti molti venditori di fumo che sanno perfettamente che quello che insegnano non funziona...e col cavolo rischiano di farsi sputtanare, perchè ci perdono soldi!!
 :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

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