Parliamo del campione Italiano di K-1 Light

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Offline Fabius Thume Phacente

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Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« on: June 21, 2010, 12:30:39 pm »
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Oggi vorrei parlare di un giovanotto che ha dato grande prova di sé in uno sport purtroppo negletto e non considerato dai mezzi di informazione e conseguentemente dall’opinione pubblica, nonostante ci stia dando parecchie soddisfazioni anche in campo internazionale. Parlo del K-1.
Questa è il tipo di storia che mi piace leggere e, in questo caso, che mi piace raccontare.

Lui si chiama Christian Cioffi e al suo primo campionato italiano di K-1 Light (categoria -75 Kg) è salito sul primo gradino del podio, vincendo il titolo nazionale.
Christian ha 24 anni, lavora nel settore edile, pertanto fa un lavoro piuttosto impegnativo e stancante, ma nonostante ciò va agli allenamenti serali con costanza e determinazione, anche se magari i muscoli indolenziti e la grande stanchezza dopo un giorno di lavoro massacrante, gli potrebbero far venire voglia di buttarsi sul divano come Inzaghi in area di rigore e guardarsi un film in tv con birra e frittatona di cipolle alla mano.
Non è però andata così e i risultati sono arrivati.
Gli ho fatto un’intervista per telefono e questo è il resoconto.

Domanda di Fabius) Da quanto tempo ti alleni nel K-1?
Risposta di Christian) Con Guido (Colombo, fondatore e direttore tecnico della Società Sportiva Versus A.S.D. -n.d.F.-) da novembre 2009, quindi sono 8 mesi.

D) Con che frequenza?
R) Un mese prima della gara, lunedì, mercoledì e giovedì, altrimenti lunedì e giovedì.

D) Ma tu eri nuovo a questo tipo di pratica?
R) Sì, avevo fatto però kick boxing per 4 anni, che ho iniziato quando avevo 14 anni.

D) Quindi dai 18 anni ai 24 non hai più fatto nulla?
R) Esatto, però anche senza andare in palestra mi sono sempre tenuto in allenamento facendo esercizi a casa appena tornato dal lavoro.

D) Che lavoro fai?
R) Lavoro nell’edilizia.

D) Mi pare un lavoro faticoso… Non arrivi agli allenamenti già stanco?
R) Sì, molto spesso. Soprattutto agli inizi. Arrivavo in palestra che ero già a pezzi e poi mi trascinavo a casa per andare quasi subito a letto. Col tempo è migliorato, ma ho dovuto rinunciare alle mie uscite serale come al solito, per uscire solo nel fine settimana.

D) Sei il fidanzato ideale che ciascun genitore vorrebbe per la propria figlia
R) Eh eh eh… Diciamo pure così…

D) Qual è il tuo colpo preferito?
R) Low kick gamba dietro

D) E la tua combinazione preferita?
R) Low kick gamba avanti, destro, sinistro e middle o low kick gamba dietro.

D) Bravo, vedo che non ti fai mancare niente!
R)

D) Come ti definiresti come combattente? Aggressivo, tecnico, di rimessa, alla distanza, attendista…
R) Aggressivo e tecnico. Non parlo di salire sul ring e smanacciare tirando colpi a caso sperando che qualcuno vada a segno: cerco di portare dei colpi puliti e nello stesso tempo di imporre il mio ritmo all’avversario per non dargli il tempo di contrattaccare, dato che a mettersi sulla difensiva si rischia di più.

D) Che consigli daresti a chi vuole iniziare?
R) Quando vedo i ragazzi agli inizi fare sparring, a volte mi arrabbio un po’ perché non li vedo reagire ma subire. Non si impegnano, non cercano di imporsi, di farsi valere. Sembra che non importi loro di vincere o comunque di essere più attivi perché hanno paura e stanno più sulla difensiva.
Se vogliono fare bene, devono aspettarsi anche tanti sacrifici.

D) Cos’hai provato quando sei salito per la prima volta sul ring?
R) Panico e ansia.

D) E ora qual è il primo pensiero prima di combattere?
R) “Vediamo di fare un bell’incontro, possibilmente senza ammazzarmi…”

D) Cosa pensi di Petrosyan?
R) È un grande, lo ammiro tantissimo. Anche fisicamente.

D) Progetti per il futuro?
R) A settembre e ottobre devo spararmi un sacco di gare, quindi quest’estate farò in modo di non perdere il mio allenamento. Poi vorrei iniziare a fare gare con meno protezioni.

D) Fisicamente come sei?
R) 1,80 x 77 Kg

D) Ci pensi al professionismo?
R) Più che un pensiero è un sogno.

D) Ma se ti capitasse l’opportunità?
R) La coglierei al volo!

D) Mi sembra che vincere un titolo nazionale con “soli” 8 mesi di allenamento partendo quasi da zero, possa definirsi un’impresa piuttosto interessante, no?
R) Sì, un po’…

D) Come ci sei riuscito?
R) Beh, voglio dire che per l’80% è stato merito di Guido per la parte tecnica e di Stefano (Donato, istruttore di difesa personale, arti marziali filippine e Kickboxing-K1 nella società Versus –n.d.F.-) per la parte fisica.
Poi tanto allenamento. Mi alleno anche a casa facendo addominali, piegamenti, fiato… Sono un patito dell’allenamento.

D) E alla fine sono arrivati i risultati.
R) Per fortuna!

Non mi resta allora che rinnovare le mie congratulazioni ad un nuova promessa negli sport da combattimento e a chi l’ha allenato, non solo per l’evidente qualità dell’insegnamento, ma anche per aver saputo riconoscere un talento e averlo saputo valorizzare in tal modo, dimostrando grande competenza, esperienza e qualità tecniche e didattiche nonostante la giovane età (mi riferisco a Guido Colombo e a Stefano Donato).

Bravi giòvini!  :thsit:
 
« Last Edit: June 21, 2010, 21:34:40 pm by Fabius Thume Phacente »
Gli altri! Gli altri!
Io ho idee, gli altri hanno ideologie.
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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #1 on: June 21, 2010, 14:32:43 pm »
0
Complimenti per il risultato ottenuto visto il breve periodo di pratica.

Ma per curiosità ci sono un paio di cose che non ho capito benissimo

Fa light sul ring? l'ho visto fare solo una volta piu che altro per sfruttarlo visto che i tatami erano occupati

Quote

 Poi vorrei iniziare a fare gare con meno protezioni.

ovvero passare al contatto pieno?


la parte in cui non sono d'accordo è questa

Quote
Quando vedo i ragazzi agli inizi fare sparring, a volte mi arrabbio un po’ perché non li vedo reagire ma subire. Non si impegnano, non cercano di imporsi, di farsi valere. Sembra che non importi loro di vincere o comunque di essere più attivi perché hanno paura e stanno più sulla difensiva.

punti di vista nello sparring, quando si fa sparring non deve vincere nessuno dei due, l'agonismo fa bene ma le botte da orbi no.

poi che uno non si impegni allora quello si da fastidio


Ps in che circuito federazione è iscritto?

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #2 on: June 22, 2010, 08:33:21 am »
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Interessante. :)
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

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Offline Fabius Thume Phacente

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #3 on: June 22, 2010, 11:11:50 am »
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Complimenti per il risultato ottenuto visto il breve periodo di pratica.

Ma per curiosità ci sono un paio di cose che non ho capito benissimo

1) Fa light sul ring? l'ho visto fare solo una volta piu che altro per sfruttarlo visto che i tatami erano occupati

Quote

 Poi vorrei iniziare a fare gare con meno protezioni.

2) ovvero passare al contatto pieno?


la parte in cui non sono d'accordo è questa

Quote
Quando vedo i ragazzi agli inizi fare sparring, a volte mi arrabbio un po’ perché non li vedo reagire ma subire. Non si impegnano, non cercano di imporsi, di farsi valere. Sembra che non importi loro di vincere o comunque di essere più attivi perché hanno paura e stanno più sulla difensiva.

punti di vista nello sparring, quando si fa sparring non deve vincere nessuno dei due, l'agonismo fa bene ma le botte da orbi no.

3) poi che uno non si impegni allora quello si da fastidio

4) Ps in che circuito federazione è iscritto?


1) Tenendo conto che mi diceva che il ring era quello e che non si può sempre indietreggiare, penso che abbia combattuto sul ring.

2) Iés  :thsit:

3) Difatti si riferiva proprio a quello.

4) WFC

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #4 on: June 22, 2010, 14:13:29 pm »
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Ringraziando Thume per l'iniziativa posto alcune precisazioni:

1 La finale del torneo si è svolta sul ring, le eliminatorie sul tatami. Era l'ultimo incontro della giornata e quindi Christian ha avuto addosso gli occhi di tutti i presenti in aggiunta allo "strano effetto" che fa gareggiare su un ring. Preciso inoltre che nelle eliminatorie gli arbitri non hanno saputo gestire adeguatamente gli incontri, ovvero hanno lasciato picchiare duro. Dopo due settimane Christian aveva ancora un occhio nero.

2 Si

3 Si riferiva in primis all'impegno. Tenete però presente che noi facciamo smepre sparring con protezionia  contatto pieno. Per capire di cosa parlo Ci si abitua al contatto e non si è mai fatto male nessuno.

4 Si WFC

Un'ultima precisazione: Christian ha cominciato a novembre ma è stato femro quasi un mese per un incidente e poi ha recuperato lentamente. La kickboxing che ha praticato tra i 14 e i 18 anni era il semi contact che ha una impostazione totamente differente dal K1.
Non pensiate sia un esaltato, in palestra è il più tranquillo di tutti.




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Offline Muay Jack

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #5 on: June 22, 2010, 14:49:44 pm »
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Ringraziando Thume per l'iniziativa posto alcune precisazioni:

1 La finale del torneo si è svolta sul ring, le eliminatorie sul tatami. Era l'ultimo incontro della giornata e quindi Christian ha avuto addosso gli occhi di tutti i presenti in aggiunta allo "strano effetto" che fa gareggiare su un ring. Preciso inoltre che nelle eliminatorie gli arbitri non hanno saputo gestire adeguatamente gli incontri, ovvero hanno lasciato picchiare duro. Dopo due settimane Christian aveva ancora un occhio nero.

in wfc ho visto spesso  poco equilibrio nella gestione del light, arbitri che per uno schiocco forte ma toccato leggero ammoniscono
e arbitri che lasciano tirare ginocchiate al volto senza dir nulla


Quote

3 Si riferiva in primis all'impegno. Tenete però presente che noi facciamo smepre sparring con protezionia  contatto pieno. Per capire di cosa parlo Ci si abitua al contatto e non si è mai fatto male nessuno.

non discuto le tue capacità didattiche anzi non sono nessuno per giudicarle ma come fa un ragazzo abituato anche in sparring a tirare a contatto pieno gareggiare di light?

oppure fai delle sessioni di light per prepararli in quel contesto?


Quote
Un'ultima precisazione: Christian ha cominciato a novembre ma è stato femro quasi un mese per un incidente e poi ha recuperato lentamente. La kickboxing che ha praticato tra i 14 e i 18 anni era il semi contact che ha una impostazione totamente differente dal K1.
Non pensiate sia un esaltato, in palestra è il più tranquillo di tutti.

Esaltato no, ma a leggere le righe sopra mi sovveniva il classico giovane pieno di entusiasmo che rischia, in buona fede, di eccedere
nell agonismo oltre che in gara anche in palestra

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Offline The Spartan

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #6 on: June 22, 2010, 17:32:29 pm »
0
Tutto molto bello.
Complimenti a chi suda e a chi sa far fruttare quel sudore.
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                      RISE TO THE CHALLENGE!


"Ho tutto il giorno libero!"


The Guy - P.K. & Chris...rustici compari.

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #7 on: June 22, 2010, 19:32:36 pm »
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Ringraziando Thume per l'iniziativa posto alcune precisazioni:

1 La finale del torneo si è svolta sul ring, le eliminatorie sul tatami. Era l'ultimo incontro della giornata e quindi Christian ha avuto addosso gli occhi di tutti i presenti in aggiunta allo "strano effetto" che fa gareggiare su un ring. Preciso inoltre che nelle eliminatorie gli arbitri non hanno saputo gestire adeguatamente gli incontri, ovvero hanno lasciato picchiare duro. Dopo due settimane Christian aveva ancora un occhio nero.

in wfc ho visto spesso  poco equilibrio nella gestione del light, arbitri che per uno schiocco forte ma toccato leggero ammoniscono
e arbitri che lasciano tirare ginocchiate al volto senza dir nulla





Vero e me ne sono lamentato con forza anche dopo la finale di Christian. Il problema è che, soprattutto quest'anno, han dovuto utilizzare gente senza esperienza come arbitri e a volte nemmeno esperienza da praticanti.


Quote from: Versus

3 Si riferiva in primis all'impegno. Tenete però presente che noi facciamo smepre sparring con protezionia  contatto pieno. Per capire di cosa parlo Ci si abitua al contatto e non si è mai fatto male nessuno.

Quote from: Muay -multimedia- Jack
non discuto le tue capacità didattiche anzi non sono nessuno per giudicarle ma come fa un ragazzo abituato anche in sparring a tirare a contatto pieno gareggiare di light?

oppure fai delle sessioni di light per prepararli in quel contesto?


La domanda è più che legititma. Si, durante la preparazione per la gara lo sparring diventa light senza protezioni.



Quote from: Versus
Un'ultima precisazione: Christian ha cominciato a novembre ma è stato femro quasi un mese per un incidente e poi ha recuperato lentamente. La kickboxing che ha praticato tra i 14 e i 18 anni era il semi contact che ha una impostazione totamente differente dal K1.
Non pensiate sia un esaltato, in palestra è il più tranquillo di tutti.
Quote from: author=Muay -multimedia- Jack
Esaltato no, ma a leggere le righe sopra mi sovveniva il classico giovane pieno di entusiasmo che rischia, in buona fede, di eccedere
nell agonismo oltre che in gara anche in palestra


Temevo potessero essere mal interpretate le parole di Christian ma questo rischio c'è ed occorre controllare il comportamento della gente in palestra. Io ad esempio mi sto allenando in una palestra dove, a mio parere, l'insegnante non si preoccupa molto di quelli che eccedono e di fatti arrivano gli infortuni.



edit Muay Jack, mi sono permesso di editare i quote  per maggior chiarezza
« Last Edit: June 23, 2010, 09:40:43 am by Muay -multimedia- Jack »

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Offline Muay Jack

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Re: Parliamo del campione Italiano di K-1 Light
« Reply #8 on: June 23, 2010, 09:51:13 am »
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Vero e me ne sono lamentato con forza anche dopo la finale di Christian. Il problema è che, soprattutto quest'anno, han dovuto utilizzare gente senza esperienza come arbitri e a volte nemmeno esperienza da praticanti.

quest non s'ha da fare  :nono:


La domanda è più che legititma. Si, durante la preparazione per la gara lo sparring diventa light senza protezioni.

grazie per il chiarimento



Temevo potessero essere mal interpretate le parole di Christian ma questo rischio c'è ed occorre controllare il comportamento della gente in palestra. Io ad esempio mi sto allenando in una palestra dove, a mio parere, l'insegnante non si preoccupa molto di quelli che eccedono e di fatti arrivano gli infortuni.

spesso e volentieri il nostro istruttore oltre che a gestire l'allenamento si allena assieme a noi, non avendo gli occhi dietro la testa certe situazioni -dopo mille raccomandazioni di andar piano -talvolta  sfuggono e il rischio un po' c'è, tuttavia vale sempre il metodo chi vuole tirar in modo eccessivo tira con lui e chissa perchè poi sono tutti agnellini