Gu Dang

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insetto

Gu Dang
« on: June 21, 2010, 23:54:35 pm »
0
Siccome se ne e' parlato in piu' post di respiro, della delicatezza del discorso, dell'uso del diaframma (vedi articolo di FD postato da XYM), ecc. mi pare interessante questo articoletto  :

http://neijiaquan.wordpress.com/2008/08/05/qi-is-as-a-drum-resonating-gu-dang/

"The two phrases “Qi is as (a) Drum Resonating, Shen is as collected internally” is one of the first steps into the internal martial arts… if you breath deeply using reverse breathing { EDIT: Louis Swaim correctly points out that the Chinese phrase only says “Abdominal Breathing,” and not necessarily reverse breathing. In this manner, the text is unclear whether “natural” or reverse breathing is meant. END EDIT}, and coordinating with the opening and closing of the movements, the diaphragm is pressurized. Thus when you inhale and exhale while moving, due to the pressure from the abdominal diaphragm, the internal organs are moved and exercised. This is called Drum Resonating…"

Tradotto da ggl :
http://translate.google.it/translate?js=y&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=1&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fneijiaquan.wordpress.com%2F2008%2F08%2F05%2Fqi-is-as-a-drum-resonating-gu-dang%2F&sl=en&tl=it

A voi i commenti se vi va di farlo.

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grande jedi

Re: Gu Dang
« Reply #1 on: June 22, 2010, 00:25:51 am »
0
Quando lo avevo scritto io..., che giocare con la respirazione...era pericoloso..., il caro REZ..., mi aveva cancellato tutto..., dicendo che andavo contro i principi di altri maestri...che insegnavano vari tipi di respirazione.... Mah...! Insomma..., l'articolo dice: che bisogna respirare naturalmente..., fino a quando non si arriva a luvello interno...a quanto ho capito..., molto alto, per potere dopo usare delle tecniche speciali e particolari... Se lo si fa prima..., si rischia BRUTTO...!
Beh in questo caso..., sono molto dacordo...!!!

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MattiaBaldi

Re: Gu Dang
« Reply #2 on: June 22, 2010, 02:11:48 am »
0
Dipende tutto da che tipo di pratica stiamo facendo.

GJ quello che va a °consumarsi° come dicevamo, quello farà un tipo di respirazione molto forzata ad esempio.

Io preferisco tenerla anturale, che non e' facile se ti muovi veloce, e poi contrarre il dantien al momento del colpo.

Io sono la persona meno allenata del mondo per quanto riguarda il fiato, davvero, ma se faccio un TS anche bello spinto
che vinca o che perda non ho mai il fiatone.

LA respirazione e' un pendolo che va su e giu' dentro di noi, dall'ombelico allo sterno, non sale. Mantenerla naturale e morbida
durante i movimenti e' gia' un bel risultato.


M.

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kortobrakkio

Re: Gu Dang
« Reply #3 on: June 22, 2010, 07:52:42 am »
0
legandomi ad un mio precedente intervento,mi pare di poter affermare che ai principianti viene detto di respirare normalmente,ed agli esperti si insegna un certo tipo di respirazione.

Quindi mi ripeto:almeno per Hsing Yi e Yi quan(ma del resto l'articolo parla di taiji,no?)il lavoro sul respiro c'è;ma cosa saggia è insegnarlo con cautela a gente che ha già un buon bagaglio di esperienze corporee.
E queste pratiche non rimangono comunque esenti da rischi.

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Re: Gu Dang
« Reply #4 on: June 22, 2010, 08:31:13 am »
0
legandomi ad un mio precedente intervento,mi pare di poter affermare che ai principianti viene detto di respirare normalmente,ed agli esperti si insegna un certo tipo di respirazione.

Quindi mi ripeto:almeno per Hsing Yi e Yi quan(ma del resto l'articolo parla di taiji,no?)il lavoro sul respiro c'è;ma cosa saggia è insegnarlo con cautela a gente che ha già un buon bagaglio di esperienze corporee.
E queste pratiche non rimangono comunque esenti da rischi.

Beh, la preparazione alla respirazione và di pari passo alla preparazione nella propria arte marziale.
Inoltre, pur volendo insegnare la respirazione progredita ad una persona che pratica da poco, non credo che sarebbe in grado di capirla e metterla in atto.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
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Offline Raptox

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Re: Gu Dang
« Reply #5 on: June 22, 2010, 08:34:27 am »
0
legandomi ad un mio precedente intervento,mi pare di poter affermare che ai principianti viene detto di respirare normalmente,ed agli esperti si insegna un certo tipo di respirazione.

Quindi mi ripeto:almeno per Hsing Yi e Yi quan(ma del resto l'articolo parla di taiji,no?)il lavoro sul respiro c'è;ma cosa saggia è insegnarlo con cautela a gente che ha già un buon bagaglio di esperienze corporee.
E queste pratiche non rimangono comunque esenti da rischi.

Beh, la preparazione alla respirazione và di pari passo alla preparazione nella propria arte marziale.
Inoltre, pur volendo insegnare la respirazione progredita ad una persona che pratica da poco, non credo che sarebbe in grado di capirla e metterla in atto.


esatto!!
ma come sempre in molti ambienti pur fare vedere che ciò che pratica è qualcosa di "migliore" già dalla prima lezione ti iniziano ad intortare con "il movimento parte dal Dantien" oppure "coordina il respiro", senza spiegare neanche come stare in piedi
e tutti a muovere la pancia e gonfiarsi come palloncini...
poi dopo 10 anni...eh ma il taiji non funziona!!
ci credo che non funziona....hai provato a correre senza saper camminare...
 :) :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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lü dongbin

Re: Gu Dang
« Reply #6 on: June 22, 2010, 09:04:39 am »
0
Siccome se ne e' parlato in piu' post di respiro, della delicatezza del discorso, dell'uso del diaframma (vedi articolo di FD postato da XYM), ecc. mi pare interessante questo articoletto  :
... omissis... A voi i commenti se vi va di farlo.
Sinceramente mi sembra che l'unico commento che possa fare è constatare come
a) il linguaggio "tecnico" che utilizziamo derivi si dalla traduzione del cinese ma, molte volte, non rispecchia minimamente l'originale bensì un eventuale "senso" dato dal primo traduttore. Vedi ad esempio l'uso improprio di "gongfu", per designare arte marziale cinese, al posto di "wushu" o altro.
b) analizzare scritti specifici, nella maggior parte non pensati con la mentalità occidentale di testo didattico, è solo prodromico ad una ridda di interpretazioni singolari.

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MattiaBaldi

Re: Gu Dang
« Reply #7 on: June 22, 2010, 09:19:48 am »
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Siccome se ne e' parlato in piu' post di respiro, della delicatezza del discorso, dell'uso del diaframma (vedi articolo di FD postato da XYM), ecc. mi pare interessante questo articoletto  :
... omissis... A voi i commenti se vi va di farlo.
Sinceramente mi sembra che l'unico commento che possa fare è constatare come
a) il linguaggio "tecnico" che utilizziamo derivi si dalla traduzione del cinese ma, molte volte, non rispecchia minimamente l'originale bensì un eventuale "senso" dato dal primo traduttore. Vedi ad esempio l'uso improprio di "gongfu", per designare arte marziale cinese, al posto di "wushu" o altro.
b) analizzare scritti specifici, nella maggior parte non pensati con la mentalità occidentale di testo didattico, è solo prodromico ad una ridda di interpretazioni singolari.


Vero,

Infatti e' inutile leggere documenti privi di una guida che ci spiega nella realta' dei fatti quello che si deve fare, e perche'. Per altro i documenti sono quasi sempre stati scritti con la volonta' di mettere sotto forma poetica delle situazioni strettamente tecniche, pricipi.
Speigati nei fatti e' tutto molto semplice da capire, almeno con la mente.

M.


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Offline Raptox

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Re: Gu Dang
« Reply #8 on: June 22, 2010, 09:25:27 am »
0
ho maturato l'idea che come avviene per alcuni maestri spesso si sviluppa una "sudditanza" anche verso ciò che è scritto
non ci si chiede mai se un testo è veramente utile oppure no...automaticamente e per il solo fatto che è vergato su un foglio di carta gli si attribuisce sempre un valore maggiore
non si guarda il contenuto, si prende per buono e basta...
leggere va benissimo..."capire" sarebbe ancora meglio!!
 :)
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insetto

Re: Gu Dang
« Reply #9 on: June 22, 2010, 11:07:23 am »
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Quando lo avevo scritto io..., che giocare con la respirazione...era pericoloso..., il caro REZ..., mi aveva cancellato tutto..., dicendo che andavo contro i principi di altri maestri...che insegnavano vari tipi di respirazione.... Mah...! Insomma..., l'articolo dice: che bisogna respirare naturalmente..., fino a quando non si arriva a luvello interno...a quanto ho capito..., molto alto, per potere dopo usare delle tecniche speciali e particolari... Se lo si fa prima..., si rischia BRUTTO...!
Beh in questo caso..., sono molto dacordo...!!!

Ma veramente il passaggio che ho citato spiega cosa e' per quel tipo (Shi Diao Mei) il GuDang, principio/concetto presente dei classici tipo i soliti XLDJ, Pengjin, QiZhanDantien, ecc.
Dice che il lancai e' una abilita' di alto livello che si basa su GuDang e non che e' di alto livello la respirazione...almeno mi pare di aver letto cosi'.

L'autore poi aggiunge che la respirazione e' una cosa da fare seguendo un istruttore/maestro ma su questo credo non ci piove e non vale solo x la respirazione.


Una delle parti che mi piace di quell'articolo e' :

"There are much more. And people say the Classics do not contain explicit descriptions."
(C'e' molto di più. E la gente dice che i Classici non contengono descrizioni esplicite.)

Non concordo pienamente, nel senso che per me non sono per nulla esplicite o pratiche le descrizioni dei classici, ma sicuramente non sono testi inutili come qualcuno diceva.


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Offline Raptox

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Re: Gu Dang
« Reply #10 on: June 22, 2010, 11:12:51 am »
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Una delle parti che mi piace di quell'articolo e' :

"There are much more. And people say the Classics do not contain explicit descriptions."
(C'e' molto di più. E la gente dice che i Classici non contengono descrizioni esplicite.)

Non concordo pienamente, nel senso che per me non sono per nulla esplicite o pratiche le descrizioni dei classici, ma sicuramente non sono testi inutili come qualcuno diceva.

i classici servono eccome!! ma ci vuole qualcuno (un buon maestro) che sappia farli capire anche attraverso il lavoro corporeo, altrimenti rimangono solo una bella teoria...
sentire con le proprie mani cosa vuol dire "opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua" sulle braccia di Wang è una di quelle esperienze che ti fa pensare dentro
giusto per citare il caro amico Lord Syntrip Brummel!! :sur: :sur:
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

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insetto

Re: Gu Dang
« Reply #11 on: June 22, 2010, 11:19:03 am »
0
Siccome se ne e' parlato in piu' post di respiro, della delicatezza del discorso, dell'uso del diaframma (vedi articolo di FD postato da XYM), ecc. mi pare interessante questo articoletto  :
... omissis... A voi i commenti se vi va di farlo.
Sinceramente mi sembra che l'unico commento che possa fare è constatare come
a) il linguaggio "tecnico" che utilizziamo derivi si dalla traduzione del cinese ma, molte volte, non rispecchia minimamente l'originale bensì un eventuale "senso" dato dal primo traduttore. Vedi ad esempio l'uso improprio di "gongfu", per designare arte marziale cinese, al posto di "wushu" o altro.
b) analizzare scritti specifici, nella maggior parte non pensati con la mentalità occidentale di testo didattico, è solo prodromico ad una ridda di interpretazioni singolari.

Ma si sul 1) ti do ragione pienamente. Ma questo e' dovuto all'ignoranza, a chi riporta cose sentite, alla ns. naturale mania di piegare i concetti a quello che crediamo sia corretto, ecc.

Sul 2 non credo anche perche' il passaggio citato e' una descrizione che potrei definire "precisa" del GuDang, rispetto a quello che trovi nei classici.

In generale si concordo che vi e' spazio di interpretazione ma allo stesso tempo il parlare di concetti che per molti sono sconosciuti (o meno "famosi" di altri) giova a tutti.

Come sempre si parla di cose che non si possiedono (almeno credo) e quindi si certo si parla di aria fritta, ma almeno si cambia e non ce la si mena con le solite, "la coda del passero" "4 once..." ecc.

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insetto

Re: Gu Dang
« Reply #12 on: June 22, 2010, 11:21:50 am »
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ho maturato l'idea che come avviene per alcuni maestri spesso si sviluppa una "sudditanza" anche verso ciò che è scritto
non ci si chiede mai se un testo è veramente utile oppure no...automaticamente e per il solo fatto che è vergato su un foglio di carta gli si attribuisce sempre un valore maggiore
non si guarda il contenuto, si prende per buono e basta...
leggere va benissimo..."capire" sarebbe ancora meglio!!
 :)

Be' se parliamo di maestri di tjq a mio avviso devono capire e saper mostrare quello che c'e' scritto su un classico di tjq...

I testi sono solo testi cmq....nulla di piu'. Credo (mia personale idea) che i classici siano stati dei riferimenti a mo di filastrocca per ricordare quello che si apprendeva nella pratica e che non avevano cmq impatto pratico, non erano guide insomma.

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insetto

Re: Gu Dang
« Reply #13 on: June 22, 2010, 11:23:15 am »
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i classici servono eccome!! ma ci vuole qualcuno (un buon maestro) che sappia farli capire anche attraverso il lavoro corporeo, altrimenti rimangono solo una bella teoria...
sentire con le proprie mani cosa vuol dire "opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua" sulle braccia di Wang è una di quelle esperienze che ti fa pensare dentro

La prova diretta di una cosa e' fondamentale concordo. Se rileggi il passaggio parla proprio del concetto che citi tu....

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lü dongbin

Re: Gu Dang
« Reply #14 on: June 22, 2010, 11:39:24 am »
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.... b) analizzare scritti specifici, nella maggior parte non pensati con la mentalità occidentale di testo didattico, è solo prodromico ad una ridda di interpretazioni singolari.
...omissis...
Sul 2 non credo anche perche' il passaggio citato e' una descrizione che potrei definire "precisa" del GuDang, rispetto a quello che trovi nei classici.
Secondo la tua interpretazione è "precisa". :-P
Quote
In generale si concordo che vi e' spazio di interpretazione ma allo stesso tempo il parlare di concetti che per molti sono sconosciuti (o meno "famosi" di altri) giova a tutti.
Sì. Questo rientra nella tua natura compassionevole di membro della Confraternita della Madonna.
Quote
Come sempre si parla di cose che non si possiedono (almeno credo) e quindi si certo si parla di aria fritta, ma almeno si cambia e non ce la si mena con le solite, "la coda del passero" "4 once..." ecc.

Mah! un pò di Back to Basics non farebbe male. Qua siamo tutti filosofi... aparte GJ, si intende.