Sono forse 10 anni che non lo studio, ed infatti mi ricordavo solo il disegno e non i tipi.
Secondo voi merita una seconda occhiata?
Mi è ricapitato in mano un libro su di lui mentre sistemavo la libreria e mi è tornata voglia di leggerlo, ma ho qualche dubbio che sia tempo perso, più o meno come leggere l'oroscopo.
Qualcuno l'ha mai applicato con successo, o ne ha avuto dei forti riscontri nella vita sua o di altri?
Nota per chi non ne sapesse nulla: è una suddivisione in tipi psicologici come ce ne sono tante, ha però la caratteristica interessante di non mettere solo etichette, ma di descrivere la mutazione della tipologia in periodi di stress o di benessere.
In pratica se sei etichettato come un tipo, allora si può calcolare che sotto stress ti tramuterai in un altro tipo ecc.
Sulla sua scientificità non scommetterei un centesimo, anche se anni fa nei corsi di PNL et similia era una specie di moda. (forse perchè facile da insegnare ai corsi, essendo schematico)
Inoltre sono abbastanza avverso agli etichettamenti, perché una persona può variare nel tempo, nel contesto ed in base all'osservatore.
Così una ragazza che mi piace potrebbe vedermi come un certo tipo, un amico con cui sono in confidenza come un altro, un collega come un altro ancora.
Per ora la prima cosa che mi viene in mente è l'effetto Forer.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_ForerInoltre in origine l'enneagramma non era un simbolo dedicato alla suddivisione in tipi, ma una schematizzazione delle leggi che regolano l'universo.