casi pratici - caso 1: afferrati da dietro

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muteki

casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« on: January 21, 2010, 11:16:34 am »
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inizio una serie di thread su casi pratici, come se ne presentano spesso in palestra, per domandare in che modo reagireste

caso 1:

afferrati da dietro alle spalle.

poniamo che ad afferrare sia un uomo che stringe le braccia a laccio

volevo postare un immagine ma scrivendo "grabbed from behind" sono uscite tutte cose porrno... comunque immagino ci siamo capiti...

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Akira

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #1 on: January 21, 2010, 11:36:10 am »
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Dico la mia, ci sono numerose varianti di tecniche per liberarsi (in generale), quello che molte volte non si dice è che non basta il movimento magico... mi spiego, provando a liberarmi da una presa del genere fatta da qualcuno con due braccia così, tante tecniche date per funzionanti non andavano e basta.. l' unica che più o meno funzionava sempre era stritolare i gioielli, dimenarsi tipo matto ed eventualmente lanciarsi contro muri, a terra (eh si) sperando che quello mollasse la presa un pochino... E sperando che non mollasse all' improvviso per rifilarmi un diretto piazzato!
Chiaro che di solito l' esercizio si trasforma in una prova di forza dove l' unico scopo è liberarsi/mantenere la presa, senza considerare il resto (ad esempio, una volta che mi hai preso... ok che fai? se non mi fai male potrei restare anche un giorno così!)

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Il Sommo Piastrellista

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #2 on: January 21, 2010, 12:56:15 pm »
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1) perchè l'ho fatto arrivare dietro di me e gli ho lasciato finalizzare la sua tecnica?...ergo: studio di ciò che posso fare nei momenti immediatamente precedenti...


2) ok, dormivo, pensavo a Meg Ryan, ormai mi ha acchiappato e mi tiene saldamente

caso 2a) si limita a tenermi...posso cercare di colpirlo con la massima violenza in un punto delicato, dopo aver attuato un'astuta deception rilassandomi completamente e fingendomi debole e ormai vinto...colpi a i gioielli di famiglia, zuccate all'indietro, pestone sui piedi, etc etc...e consideriamo anche il possibile uso delle gambe per far leva su un eventuale muro a portata di piede

caso 2b) mi sta anche strangolando...qui la situazione si fa più nera, se il tizio è forte ho pochissimo tempo per reagire mi sta già mancando l'ossigeno, comincio a non capire più nulla...

3) Ok mi blocca...e poi? cerchiamo di capire il contesto successivo al mero atto dell'immobilizzazione...c'è un suo compare che mi vuol prendere a calci nella pancia? vuole caricarmi di forza su un auto?...posso temporeggiare ed aspettare che si distragga? devo agire immediatamente?

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Offline steno

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #3 on: January 21, 2010, 18:17:25 pm »
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Muteki, ti rispondo quello che rispondo ai miei allievi...

1) ti prende il collo-gola, è essenziale garantirsi aria, quindi piazzare le mani e girare il capo dal lato più comodo...
Per liberarmi, uso calci da mulo o gomiti a manetta, possibilmente gridando come un indemoniato con il peperoncino nel retto.

2) non ti prende il collo-gola, leva al mignolo, capocciate indietro, sculate ai gioielli di famiglia, pestoni ai piedi, insomma tutto fa brodo, non perdiamo tempo con ler leve, mazzate a manetta, poi, quando si è un po frollato, possiamo anche fare leve, tanto anche se è un orso con mazzate dappertutto, perde forza, determinazione e belligeranza.
Non dimenticate che l'orso sa di essere più forte, ma non sa che noi siamo bastardi al cubo ed assetati di sangue 8)
la fijlkam è alla frutta

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Offline steno

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #4 on: January 21, 2010, 18:18:29 pm »
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detto tra noi, non potevo fare a meno di pensare alla doccia, alla saponetta ed al mandingo... gay rape :o :o :o :o :o :o :o :o :o
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Offline Tetsumizumaru

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #5 on: January 21, 2010, 18:29:07 pm »
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Grido : " Guarda che chiamo Cooks !"  ;D
.Provoca più dolore la paura della sofferenza del dolore in sè.
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.Fai attenzione a come pensi e a come parli, perché può trasformarsi nella profezia della tua vita.
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Offline The Spartan

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #6 on: January 21, 2010, 18:46:27 pm »
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Quoto Steno facendo finta di nn aver letto "leva al mignolo".... ::)
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Offline napoli65

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #7 on: January 22, 2010, 00:29:25 am »
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Le difese possibili possono essere innumerevovi a seconda della presa dell'avversario.
Su un forum è difficile spiegare in dettaglio le diverse casistiche.
Però una cosa ritengo essenziale, una volta allenata una certa sequenza con le sue varianti con un aggressore più o meno compiacente, deve arrivare il momento in cui l'aggressione sia veritiera, solo in questa fase si potrà vedere quanto realmente funziona la nostra difesa.
In genere per prese di questo tipo se l'aggressore agisce realmente è difficile riuscire a liberarsi senza arrivare comunque a terra.

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Offline tapemaru

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #8 on: January 22, 2010, 09:10:37 am »
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Dico la mia, ci sono numerose varianti di tecniche per liberarsi (in generale), quello che molte volte non si dice è che non basta il movimento magico... mi spiego, provando a liberarmi da una presa del genere fatta da qualcuno con due braccia così, tante tecniche date per funzionanti non andavano e basta.. l' unica che più o meno funzionava sempre era stritolare i gioielli, dimenarsi tipo matto ed eventualmente lanciarsi contro muri, a terra (eh si) sperando che quello mollasse la presa un pochino... E sperando che non mollasse all' improvviso per rifilarmi un diretto piazzato!
Chiaro che di solito l' esercizio si trasforma in una prova di forza dove l' unico scopo è liberarsi/mantenere la presa, senza considerare il resto (ad esempio, una volta che mi hai preso... ok che fai? se non mi fai male potrei restare anche un giorno così!)

ok, premesso che, come diceva il sommo, abbia avvertito la necessità di farmi prendere da dietro... :-*

ma il cercare di non dimenarsi troppo spendendo energie inutili e usare il corpo rilassato per andare a terra o spostarsi cercando di scomodare il più possibile l'aggressore non vale?

se lui usa la sua tensione muscolare per tenermi fermo/strangolarmi/farmi notare che, casualmente, mi sono caduti i pantaloni, perchè dovrei cercare di divincolarmi convulsamente fornendogli continui punti d'appoggio?

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Il Sommo Piastrellista

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #9 on: January 22, 2010, 09:14:27 am »
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ripeto che nella mia modestissima esperienza fingere per un attimo di non reagire causa nell'aggressore un momento di rilassamento...di cui profittare immediatamente per ammorbidirlo con un paio di colpi su punti delicati...


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Offline tapemaru

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #10 on: January 22, 2010, 09:19:52 am »
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ripeto che nella mia modestissima esperienza fingere per un attimo di non reagire causa nell'aggressore un momento di rilassamento...di cui profittare immediatamente per ammorbidirlo con un paio di colpi su punti delicati...

a patto che la reazione non sia repentina e scattosa altrimenti gli si darà nuovamente l'impulso a reagire

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muteki

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #11 on: January 22, 2010, 09:23:44 am »
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giusto ieri allenavo liberazioni da presa alle spalle o al collo: cedere è sempre fondamentale, per poi trovare lo spazio per agire!

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Il Sommo Piastrellista

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #12 on: January 22, 2010, 09:33:34 am »
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ripeto che nella mia modestissima esperienza fingere per un attimo di non reagire causa nell'aggressore un momento di rilassamento...di cui profittare immediatamente per ammorbidirlo con un paio di colpi su punti delicati...

a patto che la reazione non sia repentina e scattosa altrimenti gli si darà nuovamente l'impulso a reagire

secondo me l'importante è sopratutto allenarsi a percepire questo attimo di rilassamento dell'aggressore..per poi agire fulmineamente, liberarsi e procedere alla ritirata strategica

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Offline The Spartan

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #13 on: January 22, 2010, 09:34:52 am »
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Sempre che l'aggressore vi dia tempo e modo di cedere o rilassarsi....
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Akira

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #14 on: January 22, 2010, 09:47:10 am »
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E' vero anche quello che avete detto riguardo al rilassarsi, ma per l' appunto esiste anche la possibilità che quello stringa e basta. I serpenti costrittori contano proprio in quello per asfissiare le prede (ok che una presa da sopra le braccia non è asfissiante).
C'è il famoso DVD di Bas Rutten dove fa una tecnica a mio avviso assurda, degna del miglior maestrone di quartiere, in cui si lascia cadere a terra in verticale e da seduto tira una gomitata all' indietro... A me Bas è simpatico e tutto il resto però quella è fantascienza! Anche ammesso di riuscire a scivolare verso il basso per un attimo, è un attimo passare ad essere strangolati o usati come palla da rigore.
Io punto tutto ancora su pizzicotti, graffi e stritolamenti vari, in un modo o nell' altro alleggeriscono.