casi pratici - caso 1: afferrati da dietro

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #15 on: January 22, 2010, 09:47:59 am »
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Sempre che l'aggressore vi dia tempo e modo di cedere o rilassarsi....

vero, ma è anche vero che un peso diciamo "semi-morto" è molto più faticoso da sostenere... se poi mi arrivi alle spalle con cattive intenzioni, squilibrami, girami il collo e via, così non devo faticare a farmi le pippe mentali per visualizzare una situazione analoga

se cominciamo così non la finiamo più  è per quello che esistono le guerre :D

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #16 on: January 22, 2010, 09:52:07 am »
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Sempre che l'aggressore vi dia tempo e modo di cedere o rilassarsi....

verissimo..infatti distinguevamo diverse tipologie

1) ti blocca da dietro e ti tiene

2) ti blocca da dietro solo come fase preliminare di qualcos'altro (colpirti, narcotizzarti, buttarti su un auto etc)

3) ti blocca con srangolamento

ovvio che diversi i contesti diverse le strategie...

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Offline The Spartan

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #17 on: January 22, 2010, 10:11:32 am »
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Mah...quello che dico io è che bisogna individuare una risposta che sia il più possibile univoca a differenti tipi di attacchi perchè il rischio confusione con troppe risposte tecniche e complesse è molto alto...
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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #18 on: January 22, 2010, 10:18:17 am »
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Mah...quello che dico io è che bisogna individuare una risposta che sia il più possibile univoca a differenti tipi di attacchi perchè il rischio confusione con troppe risposte tecniche e complesse è molto alto...

Per me la teoria è bella ma poco formativa, ed anche volendo praticare le innumerevoli variabili... c'è sempre qualcosa che sfugge...

magari un killer ben addestrato tutti questi perchè non se li pone...se capita può strangolarti come cavarti un'occhio in maniera pulita e ordinata e noi ancora a pensare a come liberarci...


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Offline Mokarta

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #19 on: January 22, 2010, 10:20:42 am »
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Sempre che l'aggressore vi dia tempo e modo di cedere o rilassarsi....

vero, ma è anche vero che un peso diciamo "semi-morto" è molto più faticoso da sostenere... se poi mi arrivi alle spalle con cattive intenzioni, squilibrami, girami il collo e via, così non devo faticare a farmi le pippe mentali per visualizzare una situazione analoga

se cominciamo così non la finiamo più  è per quello che esistono le guerre :D
La prima domanda che mi faccio nell'esempio postato è se l'aggressore mi spinge/tira in avanti o indietro essendo fattore che inevitabilmente modifica la tecnica di risposta.
La sua altezza per me è importante, ma è soggettiva e forse legata alla mia bassezza :)




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Offline Mokarta

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #20 on: January 22, 2010, 10:21:50 am »
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Mah...quello che dico io è che bisogna individuare una risposta che sia il più possibile univoca a differenti tipi di attacchi perchè il rischio confusione con troppe risposte tecniche e complesse è molto alto...
Quoto
provarne tante per sceglierne poche :)

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Offline The Spartan

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #21 on: January 22, 2010, 10:26:48 am »
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Mah...quello che dico io è che bisogna individuare una risposta che sia il più possibile univoca a differenti tipi di attacchi perchè il rischio confusione con troppe risposte tecniche e complesse è molto alto...

Per me la teoria è bella ma poco formativa, ed anche volendo praticare le innumerevoli variabili... c'è sempre qualcosa che sfugge...

magari un killer ben addestrato tutti questi perchè non se li pone...se capita può strangolarti come cavarti un'occhio in maniera pulita e ordinata e noi ancora a pensare a come liberarci...


Francesco che prima o poi andrà sulle palle al buon JS

Infatti quello che dico io è provare, provare e provare per poi tagliare, tagliare e tagliare.
E la mia nn è teoria...è semplicemente la riproposizione del mio/nostro modus operandi...le prese da dietro o da davanti sono notoriamente argomenti "leggeri" e accademici....e caxxo ogni volta che le facciamo dopo 5 minuti siamo già col collo sfregiato...
Poi tranquillo....nn mi interessa avere ragione a casa, figuriamoci virtualmente... ;)
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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #22 on: January 22, 2010, 10:30:42 am »
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in effetti davanti alla situazione esposta ci saranno risposte che funzionano quasi sempre, altre che funzionano talvolta, altre quasi mai...poi c'è la variabile della nostra fisicità, cò che funziona per me potrebbe non funzionare per te...poi la variabile della fisicità dell'aggressore...quindi concordo con John che bisogna sforzarsi di trovare le strategie ove le variabili vengano ridotte all'osso...

ad esembio la sfruculiata ai maroni è abbastanza universale...

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Offline tapemaru

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #23 on: January 22, 2010, 10:48:56 am »
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in effetti davanti alla situazione esposta ci saranno risposte che funzionano quasi sempre, altre che funzionano talvolta, altre quasi mai...poi c'è la variabile della nostra fisicità, cò che funziona per me potrebbe non funzionare per te...poi la variabile della fisicità dell'aggressore...quindi concordo con John che bisogna sforzarsi di trovare le strategie ove le variabili vengano ridotte all'osso...

ad esembio la sfruculiata ai maroni è abbastanza universale...

sono dubbioso a riguardo, chiamo l'imputato John spartan a deporre...
« Last Edit: January 22, 2010, 10:50:38 am by tapemaru »

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #24 on: January 22, 2010, 10:55:18 am »
0
La pubblica accusa piastrellistica così argomenta:

se mi tiene da dietro è in posizione frontale e non lateralizzata, inoltre le mie braccia hanno un certo grado di libertà nel muoversi verso dietro

se l'aggressore vuole stringere con efficacia, deve avvicinare il suo corpo al mio...ed agguantargli i gioielli non dovrebbe essere troppo difficile


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Offline The Spartan

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #25 on: January 22, 2010, 10:57:26 am »
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Se devo dire tutta la verità, nient'altro che la verità....
DIPENDE
ad esempio dalla lunghezza degli arti dell'aggressore e dall'eventuale presenza di cose in mezzo.
Poi anche da cosa vuol fare chi ci ha afferrato....
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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #26 on: January 22, 2010, 11:09:59 am »
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Se devo dire tutta la verità, nient'altro che la verità....
DIPENDE
ad esempio dalla lunghezza degli arti dell'aggressore e dall'eventuale presenza di cose in mezzo.
Poi anche da cosa vuol fare chi ci ha afferrato....

ammettiamo che ci stia solo immobilizzando.

ieri provavo questa situazione> immobilizzato con laccio alle spalle o avambraccio intorno alla gola.
il principio di base, mi pare, dovrebbe essere quello di cedere un momento per trovare uno spazio, anche minimo, che consenta di operare una liberazione.

certo, il problema è cosa fare DOPO, ma per quello ci sono varie soluzioni, credo...

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #27 on: January 22, 2010, 11:14:43 am »
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Se devo dire tutta la verità, nient'altro che la verità....
DIPENDE
ad esempio dalla lunghezza degli arti dell'aggressore e dall'eventuale presenza di cose in mezzo.
Poi anche da cosa vuol fare chi ci ha afferrato....

ammettiamo che ci stia solo immobilizzando.

ieri provavo questa situazione> immobilizzato con laccio alle spalle o avambraccio intorno alla gola.
il principio di base, mi pare, dovrebbe essere quello di cedere un momento per trovare uno spazio, anche minimo, che consenta di operare una liberazione.

certo, il problema è cosa fare DOPO, ma per quello ci sono varie soluzioni, credo...

premesso che il "cedimento" momentaneo lo propugno pure io...la mia tesi completa è questa:

cedimento (deception)-> provocare shock e dolore -> liberarsi-> organizzare la ritirata strategica

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Offline tapemaru

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Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #28 on: January 22, 2010, 11:30:03 am »
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tutte ipotesi corrette... però prima di pensare al come ribaltare la situazione cercherei di proteggere la trachea (inutile menzionare che basta percuoterla o premerla per mandare a pu77ane un qualsivoglia tentativo di reazione)

scusa sommo ma io sta cosa delle pall3 non la vedo funzionale nel 99% dei casi

se il tuo strangolatore è così imbecille da avvicinarsi così tanto non vuole strangolarti veramente! dovessi strangolarti tenderei a farti inarcare la schiena all'indietro il più possibile facilitandomi il lavoro col tuo baricentro che s'abbassa... ma questo avverrebbe solamente nel caso in cui la monarchia del Baranao non dovesse più governare con giustanza e eguaglizia

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Il Sommo Piastrellista

Re: casi pratici - caso 1: afferrati da dietro
« Reply #29 on: January 22, 2010, 11:31:47 am »
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tutte ipotesi corrette... però prima di pensare al come ribaltare la situazione cercherei di proteggere la trachea (inutile menzionare che basta percuoterla o premerla per mandare a pu77ane un qualsivoglia tentativo di reazione)

scusa sommo ma io sta cosa delle pall3 non la vedo funzionale nel 99% dei casi

se il tuo strangolatore è così imbecille da avvicinarsi così tanto non vuole strangolarti veramente! dovessi strangolarti tenderei a farti inarcare la schiena all'indietro il più possibile facilitandomi il lavoro col tuo baricentro che s'abbassa... ma questo avverrebbe solamente nel caso in cui la monarchia del Baranao non dovesse più governare con giustanza e eguaglizia

nello specifico hai ragione, se vuole strangolare...io parlavo piuttosto di immobilizzazione senza strangolamento...nel qual caso se vuole tenermi saldamente deve avvicinare il suo corpo al mio...non trovi?