secondo me il problema e` che si cerca una soluzione ad un attacco che non e` standard perche` ci sono troppe variabili dovute alle eventuali differenze fisiche tra i due protagonisti.
io sono alto 180cmX70kg e devo farlo con uno alto 190cmX90kg con un bel po` di panza e le braccia lunghe. poi al contrario, io prendo lui e lui prende me. poi la stessa tecnica uno di noi due con uno alto 160cm ma pesante e grosso e poi con uno 160cm ma che pesa 50 kili.
che tecnica si puo` proporre a tutti?
nessuna.
la soluzione sta necessariamente nel conoscere alcune dinamiche del corpo umano e forse ancor piu` importante i rischi a cui vado incontro.
per questo capisco john che riporta spesso il discorso allo strangolamento, perche` a parte le tecniche da youtube dove lui vola al tappeto e io resto in piedi o quelle dove lo stendo con un colpo strategico, il primo istinto dell`aggressore ad una mia reazione che gli fara` perdere il vantaggio probabilmente sara` sempre passare dalla presa scomoda attorno a corpo e braccia su verso il collo. e li` sono ca22i perche` se lo sa fare e disgraziatamente "gli ha detto bene" con le proporzioni tra noi due non ne esco piu`.
la tecnica non c`e`....c`e` l`occasione specifica e l`intelligenza (e il culo).
ma piuttosto che allenare una tecnica tante volte cercando di riprodurla sempre meglio allora e` meglio allenare tante volte l`attacco e provare di tutto lasciando che le cose scorrano.
il problema e` che "la tecnica" non nasce piu` da un`esperienza finita bene, meritevole, che si passa alle generazioni successive ma dall`esigenza di creare dei set sicuri al tot% da insegnare in un programma.
finisce che se su dieci attacchi ci riusciamo a liberare 6 volte in 6 modi diversi ma non possiamo riassumerlo in un set da insegnare, automaticamente quelle 6 volte perdono di valore perche` non riconoscibili, schematizzabili. quando invece potrebbero significare che abbiamo interiorizzato qualcosa di diverso dal set o che siamo naturalmente portati per risolvere quella situazione. e non sarebbe un aspetto che vale la pena di sacrificare alla ricerca dello schema buono per tutti.
io mi alleno in un`arte marziale che nella pratica e` l`antitesi di quanto ho scritto ma la alleno per diversi motivi che non sono soltanto quelli della difesa personale, anzi. ma se dovessi concentrarmi solo sulla dp preferirei un metodo come quello di john, ma non per il nome o altro, ma proprio perche`, per quello che so di certi allenamenti, preferirei tante situazioni sotto stress a tante tecniche perfette a tensione zero.
e scusate la lunghezza del post.