Conseguenze psicologiche da minaccia con arma

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Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« on: June 23, 2010, 01:36:32 am »
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Premetto che questo non sarà un lungo post in cui espongo le conseguenze psicologiche, che non conosco.

Semplicemente, conosco una ragazza il cui fidanzato da sei mesi è sotto tranquillanti per lo spavento che si è preso in seguito ad una minaccia (forse lo scherzo di un tossico) con un'arma da fuoco (forse finta).

E' andata così: lui era in auto col finestrino giù, fermo al semaforo. Di mattina. E' passato un tipo forse fatto, che gli ha puntato una pistola forse finta al fianco. Non gli ha chiesto nulla, soldi, nulla.

Subito dopo se n'è andato, e questo ragazzo (di 37 anni circa) è andato a fare denuncia contro ignoti.

Fin qui, tutto bene, non fosse che il ragazzo ha iniziato ad avere crisi di panico, attacchi d'ansia, manie di persecuzione, ogni persona in macchina dietro di lui gli sembra che lo stia seguendo e gli voglia far del male.

Ora vive sotto ansiolitici che gli prescrive lo psichiatra.

Nonostante questo, ogni giorno si sente minacciato ed ha paura.

Noi siamo abituati a parlare di questioni puramente tecnico tattiche relative alla minaccia con lama, bastone o pistola, ma questo avvenimento mi ha fatto riflettere sul fatto che forse per molte persone normalissime (lui non aveva mai dato segni di squilibrio prima) la minaccia con arma può rappresentare un evento terribile, ingestibile, congelante. Altro che disarmo, pugno, ecc. Terrore puro.

Forse sarebbe da tener presente quando si insegna a persone dal lavoro normalissimo, a donne, ecc.

Rimango comunque cosciente che il suo è un caso limite e forse proprio sanissimo non era, solo che magari non aveva ancora incontrato un forte stimolo scatenante.
« Last Edit: June 23, 2010, 01:38:57 am by AiViA »
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Offline Dieselnoi

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #1 on: June 23, 2010, 09:22:39 am »
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Secondo me, come giustamente dici, i casi sono due:

1) Aveva già subito, magari da bimbo, un forte shock. Qualche cosa che, poi, ha associato alla minaccia del tossico. Magari aveva visto un incidente mortale per strada, qualcosa così.

2) O poteva anche essere uno di quei maschi demascolinizzati che vanno di moda adesso.

S'intende che ha passato un'esperienza spaventosa ma sei mesi di sedativi mi sembrano un pò tanto, considerato che comunque alla fine on è successo niente...

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Offline e-M@n

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #2 on: June 23, 2010, 09:40:32 am »
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La questione psicologica non è assolutamente da trascurare.
Chi non ha mai avuto a che fare con uno stress da contatto, come ad esempio chi non ha mai giocato alla lotta da bambino o fatto a botte da ragazzino, chi è sempre vissuto nella "bambagia", quando si trova, suo malgrado ad affrontare queste situazioni, si trova poi in uno stato psichico difficile da gestire, se non con cure farmacologiche.
Un esempio lo abbiamo ai nostri corsi, quando queste persone, che hanno subito una aggressione, o ci sono andati vicino e si sono spaventati, il solo fatto di mettersi le mani addosso in allenamento, provoca in loro fastidio e frustrazione, gestibile con particolare attenzione da parte dell'istruttore, che affianca queste persone a praticanti più esperti, proprio per moderare gli attacchi e le prese, fino a farli arrivare ai livelli degli altri praticanti.

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Offline altardit

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #3 on: June 23, 2010, 09:47:25 am »
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Concordo che il caso proposto sia un caso limite, ma le modalità e il tipo di aggressione sono sicuramente terribili da sopportare. Arma puntata e nessuna richiesta!

L'aspetto psicologico e il rapporto aggressore/aggredito sono fondamentali nei corsi di DP,
Per me le tecniche sono una piccola parte del lavoro da fare, ottieni il successo se lavori bene sull'aspetto di prevenzioe e gestione delle situazioni di DP.
Poi  spesso ti capita la tipa che ha subito aggressione o violenza e devi gestirla soprattutto emotivamente.
La DP non è solo "se ti prendo qui fai la tal cosa" etc, anzi fatta bene è un campo vastissimo, complicatissimo e che richiede capacità e qualità non comuni, insomma non basta essere bravi istruttori ci vuole di più.

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Offline Ethan

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #4 on: June 23, 2010, 10:02:43 am »
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L'ideale è addestrarsi allo stress per non  avere un cedimento psicologico.
In un processo di azione-reazione la paura dovrebbe far velocizzare i processi mentali tramite scariche d'adrenalina.

addestrarsi a questi livelli è tutto un altro discorso  :dis:


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Offline altardit

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #5 on: June 23, 2010, 10:04:21 am »
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L'ideale è addestrarsi allo stress per non  avere un cedimento psicologico.
In un processo di azione-reazione la paura dovrebbe far velocizzare i processi mentali tramite scariche d'adrenalina.

addestrarsi a questi livelli è tutto un altro discorso  :dis:

si, ma non è per tutti e specialmente non per i novellini.

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Offline Ethan

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #6 on: June 23, 2010, 10:09:37 am »
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L'ideale è addestrarsi allo stress per non  avere un cedimento psicologico.
In un processo di azione-reazione la paura dovrebbe far velocizzare i processi mentali tramite scariche d'adrenalina.

addestrarsi a questi livelli è tutto un altro discorso  :dis:

si, ma non è per tutti e specialmente non per i novellini.

Concordo,forse nemmeno per i più esperti.
Non tanto per volontà o  capacità, più che altro per i periodi di "torchiatura".
Il problema panico non so fino a quanto sia gestibile/migliorabile
« Last Edit: June 23, 2010, 10:14:23 am by ἥρως »

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Offline Gargoyle

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #7 on: June 23, 2010, 10:30:15 am »
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L'ideale è addestrarsi allo stress per non  avere un cedimento psicologico.
In un processo di azione-reazione la paura dovrebbe far velocizzare i processi mentali tramite scariche d'adrenalina.

addestrarsi a questi livelli è tutto un altro discorso  :dis:

verissimo!
nulla di grave o di estremo, ma un paio di aggressioni le ho subite anche io...
gran brutta situazione
i primissimi secondi sembra di viverli a fermo immagine, non riuscivo a muovere un muscolo, poi ricordo la pelle d'oca sulle braccia e i brividi sul collo e sulle spalle...
poi in un modo o nell'altro ci si sblocca
ma anche a situazione terminata, palpitazioni per una decina di minuti...
al corso di KM quando facevo le primissime volte gli esercizi sotto stress, sentivo un'ansia molto minore ma per certi versi simile
ora col tempo e l'allenamento è tutta un'altra cosa, affronto le situazioni "impreviste e stressanti" molto più serenamente e di conseguenza reagisco molto meglio anche come tecnica
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline The Spartan

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #8 on: June 23, 2010, 10:53:35 am »
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Oltre all'addestramento credo ci sia una componente individuale più o meno inconscia.
A 16 anni a me e a un mio amico fu puntata una pistola vera in faccia da pochi cm (mi dissero dopo che era caricata a salve...)...nn ebbi alcun tipo di reazione e, a essere onesti, nn ricordo nemmeno una situazione di particolare disagio ma di estrema surrealità.
Forse l'incoscienza dell'età...
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Offline Dieselnoi

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #9 on: June 23, 2010, 10:53:44 am »
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Ritengo che qui l'addestramento in palestra non sia sufficiente. Secondo me, infatti, quello che ti fa cedere è un'idea di sè nella quale la vioelnza non è contemplata.

Esempio: capita a noi che tutti, in un modo o nell'altro, ci consideriamo dei guerrieri e siam cresciuti con certe letture. Paura molta, magari ti tocca cedere al rapinatore, tremarella ecc ecc. Ma alla fine ne verremmo a capo. Forse anche con la rabbia. Abbiamo un'idea di noi stessi che contempla la violenza.

Magari quel ragazzo non era così. Magari aveva passato a vita a sognare ad occhi aperti di altre cose. E alora l'attacco lo ha davvero preso alla sprovvista.


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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #10 on: June 23, 2010, 15:09:24 pm »
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Oltre all'addestramento credo ci sia una componente individuale più o meno inconscia.
A 16 anni a me e a un mio amico fu puntata una pistola vera in faccia da pochi cm (mi dissero dopo che era caricata a salve...)...nn ebbi alcun tipo di reazione e, a essere onesti, nn ricordo nemmeno una situazione di particolare disagio ma di estrema surrealità.
Forse l'incoscienza dell'età...

Idem a 17 anni, ma mi cagai sotto per tre motivi:

- quelli erano di un quartiere in cui sparavano agli "sbirri".

- avevo intravisto uno di loro prendere la pistola dalla sella dello scooter, lo avevo detto al mio "amico" e ci stavamo allontanando, quando ci hanno raggiunti quindi eravamo più spaventati perchè stavamo agendo da vittime e loro erano carichi perchè stavano agendo da predatori, inseguendoci.

- il vero motivo per cui mi spaventai: avevo difeso il mio amico confermando le sue parole (era l'amico di un amico, era la prima sera che ci facevo un giro) e poi sotto la minaccia dell'arma quello aveva ritrattato, confessando che aveva detto delle bugie. Quindi mi trovavo nella condizione da coglione di avere una pistola puntata in faccia da mezzo metro, dopo aver detto mio malgrado delle cose che credevo vere, poi ritrattate dal mio "amico" accanto.

Alla fine hanno usato la pistola per tenermi fermo, tenendomela puntata, e hanno dato qualche schiaffone al mio "amico", io ho chiesto scusa, (non per strategia, ma perchè quelli erano anni in cui quelli del loro quartiere sparavano facilmente) ed alla fine ci hanno lasciati andare anche perchè non eravamo in un luogo isolato, ma nella via più centrale della città ed arrivava gente.

Quella notte ho dormito benissimo, per fortuna non ho avuto ansie varie, solo quella di imparare a non confermare parole altrui senza prove.


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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #11 on: June 23, 2010, 15:11:43 pm »
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Aggiungo che quel ragazzo oggetto del 3d, viene da Napoli.

Forse quindi ne ha viste e sentite da bambino e si è spaventato di più per questo.

(lo so, questa tesi può servire anche a sostenere il concetto opposto, ovvero che se ne ha viste e sentite allora dovrebbe essere vaccinato, ma non tutti reagiscono allo stesso modo)
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Offline Dieselnoi

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #12 on: June 23, 2010, 18:21:50 pm »
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Ma non sei di Bologna Aivia? Qual'è a Bologna un quartiere tanto degradato? Pensavo che il peggio fosse quello vicino a Porta Saragozza: temibile triangolo tra Ingegneri, Finocchi e Caserme!

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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #13 on: June 23, 2010, 18:26:02 pm »
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Ma non sei di Bologna Aivia? Qual'è a Bologna un quartiere tanto degradato? Pensavo che il peggio fosse quello vicino a Porta Saragozza: temibile triangolo tra Ingegneri, Finocchi e Caserme!
immagino il Pilastro, fuori San Donato
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


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Re: Conseguenze psicologiche da minaccia con arma
« Reply #14 on: June 23, 2010, 18:29:50 pm »
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Ma non sei di Bologna Aivia? Qual'è a Bologna un quartiere tanto degradato? Pensavo che il peggio fosse quello vicino a Porta Saragozza: temibile triangolo tra Ingegneri, Finocchi e Caserme!

Il quartiere pilastro a bologna è storicamente un posto terribile, storico antagonista dell'altro quartiere brutto, il mio, quartiere barca.

Però nel tempo la barca è diventata molto meno pericolosa, ed il pilastro si è calmato un bel po', anche in seguito alle storie della uno bianca, e le molte retate delle FFOO.

Quando avevo 17 anni io, tuttavia, erano gli anni in cui al pilastro sparavano continuamente, e ricordo che la polizia ci entrò con le camionette blindate, fece 150 perquisizioni in casa che portarono a 147 arresti.

Una buona percentuale...

Non è un quartiere del centro, e non ci si capita per caso durante un giro turistico a bologna, è in periferia.

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