Jumbi taiso,o dell'importanza di solide fondamenta prima di innalzare grattaciel

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Offline carlo

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Chi segue la newsletter di Aikido Journal conoscerà Nev Sagiba, uno dei collaboratori più originali e iconoclasti, che esprime spesso opinioni controcorrente ma sempre stimolanti.

Ho appena tradotto abbastanza rozzamente) un suo articolo, che vi sottopongo ritenendolo interessante; di seguito l'inizio ed i riferimenti per il seguito, in attesa dei vostri commenti e opinioni.

Junbi Taiso

(Traduzione ed adattamento di “Junbi Taiso” di Nev Sagiba)

Il Junbi Taiso, Junbi Undo o semplicemente, Undo o Taiso o Junbi Undo Taiso viene definito come una serie di “esercizi di riscaldamento”, “esercizi preparatori” o “riscaldamento”. Oggigiorno ognuno di noi è appeso a praticanti “proiettatori” prima che questi abbiano un qualche sentore sui principi del kuzushi. E così costoro faticano per anni. E’ un po’ come un principiante che sceglie il versante a strapiombo di una montagna per la sua prima scalata. Perché scegliere di fare le cose più difficili e perdere tempo girando intorno ad un traguardo lontano quanto si possono ottenere risultati migliori e più veloci percorrendo un percorso più lento praticando con coerenza?

Continua qui
http://seishindojo.splinder.com/post/22080874/Junbi+Taiso
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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muteki

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molto interessante. anche nel karate esiste una forma di junbi taiso che potrei definire "tradizionale". l'articolo è bello ma attenzione a una cosa, se sei tu che lo hai tradotto: se stesso, senza accento sulla e... :P

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Offline carlo

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l'articolo è bello ma attenzione a una cosa, se sei tu che lo hai tradotto: se stesso, senza accento sulla e... :P

http://it.wikipedia.org/wiki/Accento_distintivo_sui_monosillabi

Che facciamo, chiamiamo beno a dirimere la questione?
 ;)

carlo, abile linguista cercasi...
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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beno

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l'articolo è bello ma attenzione a una cosa, se sei tu che lo hai tradotto: se stesso, senza accento sulla e... :P

http://it.wikipedia.org/wiki/Accento_distintivo_sui_monosillabi

Che facciamo, chiamiamo beno a dirimere la questione?
 ;)

carlo, abile linguista cercasi...
la mia dimestichezza con la lingua e` ben conosciuta qui in oriente.

p.s.
dirimeche`?

beno, analfabeta in due lingue


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beno

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comunque io l`articolo non l`ho capito molto.  :-[



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muteki

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l'articolo è bello ma attenzione a una cosa, se sei tu che lo hai tradotto: se stesso, senza accento sulla e... :P

http://it.wikipedia.org/wiki/Accento_distintivo_sui_monosillabi

Che facciamo, chiamiamo beno a dirimere la questione?
 ;)

carlo, abile linguista cercasi...

mah, tanto per suonare antipatico e saccente, oltre che per essere OT, posso dirti che quando mi hanno fatto il mini corso da correttore di bozze in redazione mi hanno raccomandato la scrittura se stesso, senza accento. idem sugli appunti universitari per le tesi...

mi odi?  >:( >:( >:(

 ;D ;D ;D

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Offline carlo

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mi odi?  >:( >:( >:(

No, anzi.
Mi rompo le balle a stare attento ad usare le lettere accentate, percui ogni scusa è buona per evitarlo.
 ;)
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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Offline carlo

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comunque io l`articolo non l`ho capito molto.  :-[

"merito" evidentemente della mia traduzione a pene di bracco.
In estrema sintesi, l'Autore sostanzialmente afferma che piuttosto di preoccuparsi di far volare Uke, è molto meglio impegnarsi per squilibrarlo veramente...

carlo, che riassumerebbe querra e pace in due pagine Verdana 12
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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beno

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comunque io l`articolo non l`ho capito molto.  :-[

"merito" evidentemente della mia traduzione a pene di bracco.
In estrema sintesi, l'Autore sostanzialmente afferma che piuttosto di preoccuparsi di far volare Uke, è molto meglio impegnarsi per squilibrarlo veramente...

carlo, che riassumerebbe querra e pace in due pagine Verdana 12
ma quindi il junbi taiso che c`azzecca?

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Offline carlo

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comunque io l`articolo non l`ho capito molto.  :-[

"merito" evidentemente della mia traduzione a pene di bracco.
In estrema sintesi, l'Autore sostanzialmente afferma che piuttosto di preoccuparsi di far volare Uke, è molto meglio impegnarsi per squilibrarlo veramente...

carlo, che riassumerebbe querra e pace in due pagine Verdana 12
ma quindi il junbi taiso che c`azzecca?

Per me il “junbi taiso” erano e sono la serie di esercizi individuali ed in coppia che eseguiamo prima di ogni lezione di Daito ryu aikibudo, e che prevedono percosse, parate, spostamenti, ecc.
Credo che sostanzialmente l’Autore voglia dire che prima di preoccuparsi i riuscire ad eseguire un ushiro ryuote dori kokyu nage in ki-no-nagare, non sarebbe male preoccuparsi di riuscire ad eseguire con successo movimenti e tecniche più “basiche”, in particolare di riuscire a “squilibrare” fisicamente (se non psicologicamente) uke.
Ho letto che insiste molto sulle proiezioni, ed avrà il suo perché; ma se ho ben compreso il suo punto di vista Nev Sagiba afferma che la proiezione di uke deve essere il risultato di una azione di squilibrio eseguita da tori, che però può concludersi con una proiezione come no, insomma non si deve praticare con l’idea di “o proiezione o niente!”.
Se ho bene interpretato il pensiero dell’Autore, direi che nel termine Jumbi taiso lui racchiude tutta una serie di esercizi fondamentali (kihon?) che sono, una volta acquisiti, le fondamenta su cui basare il resto della pratica ) yawara-kai e ki-no-nagare), da cui il titolo del 3d.

A questo punto si potrebbe aprire un interessante spin-off: cose è per voi il “Jumbi Taiso”?, la parola al dott. beno, che ci illustrerà il termine partendo da un esame filologico del termine e dei relativi kanji

carlo, che sapeva che "jun" significava più o meno "naturale, spontaneo, semplice" ma non ci giurerebbe
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno


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beno

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comunque io l`articolo non l`ho capito molto.  :-[

"merito" evidentemente della mia traduzione a pene di bracco.
In estrema sintesi, l'Autore sostanzialmente afferma che piuttosto di preoccuparsi di far volare Uke, è molto meglio impegnarsi per squilibrarlo veramente...

carlo, che riassumerebbe querra e pace in due pagine Verdana 12
ma quindi il junbi taiso che c`azzecca?

Per me il “junbi taiso” erano e sono la serie di esercizi individuali ed in coppia che eseguiamo prima di ogni lezione di Daito ryu aikibudo, e che prevedono percosse, parate, spostamenti, ecc.
Credo che sostanzialmente l’Autore voglia dire che prima di preoccuparsi i riuscire ad eseguire un ushiro ryuote dori kokyu nage in ki-no-nagare, non sarebbe male preoccuparsi di riuscire ad eseguire con successo movimenti e tecniche più “basiche”, in particolare di riuscire a “squilibrare” fisicamente (se non psicologicamente) uke.
Ho letto che insiste molto sulle proiezioni, ed avrà il suo perché; ma se ho ben compreso il suo punto di vista Nev Sagiba afferma che la proiezione di uke deve essere il risultato di una azione di squilibrio eseguita da tori, che però può concludersi con una proiezione come no, insomma non si deve praticare con l’idea di “o proiezione o niente!”.
Se ho bene interpretato il pensiero dell’Autore, direi che nel termine Jumbi taiso lui racchiude tutta una serie di esercizi fondamentali (kihon?) che sono, una volta acquisiti, le fondamenta su cui basare il resto della pratica ) yawara-kai e ki-no-nagare), da cui il titolo del 3d.

A questo punto si potrebbe aprire un interessante spin-off: cose è per voi il “Jumbi Taiso”?, la parola al dott. beno, che ci illustrerà il termine partendo da un esame filologico del termine e dei relativi kanji

carlo, che sapeva che "jun" significava più o meno "naturale, spontaneo, semplice" ma non ci giurerebbe
assolutamente nessuna intenzione di disquisire sul termine giapponese! :-[
forse semplicemente non ho trovato un filo conduttore nell`esposizione e quindi per quanto ogni periodo preso a se` sia condivisibile non riesco a farmi un`idea di questo articolo come un articolo sul junbi taiso. ma e` sicuramente un mio limite. intanto provvedero` a leggermelo ancora ;)

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Offline carlo

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A questo punto si potrebbe aprire un interessante spin-off: cose è per voi il “Jumbi Taiso”?, la parola al dott. beno, che ci illustrerà il termine partendo da un esame filologico del termine e dei relativi kanji

carlo, che sapeva che "jun" significava più o meno "naturale, spontaneo, semplice" ma non ci giurerebbe
assolutamente nessuna intenzione di disquisire sul termine giapponese! :-[
[/quote]

Guarda che la domanda era seria, sarebbe interessante anche derivare un po' discussione, proprio partendo dal ignificato letterale del termine.
 ;)


forse semplicemente non ho trovato un filo conduttore nell`esposizione e quindi per quanto ogni periodo preso a se` sia condivisibile non riesco a farmi un`idea di questo articolo come un articolo sul junbi taiso. ma e` sicuramente un mio limite. intanto provvedero` a leggermelo ancora ;)

Ti dirò, l'Autore di suo è uno che scrive in maniera abbastanza enfatica, il che non rende la lettura sempre lineare. Aggiungici poi la mia scarsa conoscenza dell'inglese... forse se lo leggi nella versione originale ti sarà più chiaro...
 :-[ :-[ :-[

carlo, nojo vulevom projettar
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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beno

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Quote
A questo punto si potrebbe aprire un interessante spin-off: cose è per voi il “Jumbi Taiso”?, la parola al dott. beno, che ci illustrerà il termine partendo da un esame filologico del termine e dei relativi kanji

carlo, che sapeva che "jun" significava più o meno "naturale, spontaneo, semplice" ma non ci giurerebbe
assolutamente nessuna intenzione di disquisire sul termine giapponese! :-[

Guarda che la domanda era seria, sarebbe interessante anche derivare un po' discussione, proprio partendo dal ignificato letterale del termine.
 ;)
ok allora vado...
pronti..
1...
2...
3...
mutekiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Quote
forse semplicemente non ho trovato un filo conduttore nell`esposizione e quindi per quanto ogni periodo preso a se` sia condivisibile non riesco a farmi un`idea di questo articolo come un articolo sul junbi taiso. ma e` sicuramente un mio limite. intanto provvedero` a leggermelo ancora ;)

Ti dirò, l'Autore di suo è uno che scrive in maniera abbastanza enfatica, il che non rende la lettura sempre lineare. Aggiungici poi la mia scarsa conoscenza dell'inglese... forse se lo leggi nella versione originale ti sarà più chiaro...
 :-[ :-[ :-[

carlo, nojo vulevom projettar
no ma non credo che sia un fatto di traduzioni...me sa` che so` io!

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Offline carlo

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A questo punto si potrebbe aprire un interessante spin-off: cose è per voi il “Jumbi Taiso”?, la parola al dott. beno, che ci illustrerà il termine partendo da un esame filologico del termine e dei relativi kanji

carlo, che sapeva che "jun" significava più o meno "naturale, spontaneo, semplice" ma non ci giurerebbe
assolutamente nessuna intenzione di disquisire sul termine giapponese! :-[

Guarda che la domanda era seria, sarebbe interessante anche derivare un po' discussione, proprio partendo dal ignificato letterale del termine.
 ;)

[/quote]

Lo dico anche perché gli esempi sono quanto mai variegati...

The warm-up exercises practised before training at Yoshinkan Aikido Ryu. Subtitled in romaji!  

Taiso de kohda  
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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beno

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ma, seriamente, junbi dovrebbe significare semplicemente preparativo...
adesso non mi va di fare quello che lo sa prendendo il dizionario ma nella vita di tutti i giorni si usa in questo senso. se poi i kanji abbiano altre accezioni piu` profonde cosi` su due piedi non saprei