Mmmhhh.....ho letto i post di AiViA e di Claudio Alfarano.
Su quest'ultimo non saprei dire niente perchè non lo conosco di persona, ma con il primo ho fatto qualche esercizio allo stage di Systema, esercizi con le repliche di coltello.
Ha capito all'istante il principio che stava alla base dell'esercizio (ruotare il busto/scansarsi e approfittare dell'iperestensione del braccio armato ecc..). Dato che si trattava di un esercizio, mi sono prestato ben volentieri a fargli da pupazzo (come con l'istruttore, del resto), ben sapendo che poi la sua reazione sarebbe stata attuata in tutta sicurezza. Nonostante tutto, però, ho provato la stessa sensazione di pericolo potenziale che ho sempre provato nell'allenarmi con gente in grado di uccidermi, ma al contempo l'assenza di qualsiasi volontà di farmi del male.
In effetti la sua energia interna è molto simile a quella del formidabile predatore a cui rassomiglia nello spirito.
Ciò detto, rispetto il suo punto di vista (che infatti ho voluto legittimare), ma non credo che la via del berzerkergang sia quella migliore per l'essere umano.
Mi spiego.
Non siamo più fisicamente adatti a correre a 4 zampe, abbiamo unghie e denti, ma da qui a definirli zanne e artigli ce ne passa.
In proporzione, i nostri tessuti non sono resistenti come quelli degli animali. Anche una lumaca, nel suo abitat, è molto più forte di noi, per non parlare della formica o del bruco.
Per non parlare del sistema linfatico, che per quanto ne so, rapportato agli altri animali è ben poca cosa...vogliamo paragonare la potenza adrenalinica di un uomo con quella di un cane?
L'andare in berzerkergang può (è) essere l'ultima ratio quando si sta in situazione di pericolo, ma dopo che hai sgozzato il tipo che aveva il bastone, non mi dite che le ossa rotte e contuse si riparano in fretta, oppure che si è in grado di recuperare in pochi secondi. Questo accade solo se siete Wolverine o Lobo (che peraltro sono fra i miei preferiti). E se arrivano altri pericoli, siete fatti (gli stessi berzerker delle saghe nordiche avevano bisogno di tre giorni di recupero totale a fronte di tre minuti di furia cieca in battaglia, e durante questi tre giorni potevano essere uccisi come pecore inermi).
Se l'essere umano è sopravvissuto dal neolitico ad oggi, ha potuto farlo perchè in possesso di altre capacità. Quante persone sarebbero in grado di uccidere un cane a mani nude? E un lupo? E un orso?...
Il furore cieco distrugge tutto, per primo chi ne è preda.
Mentre in virtù di uno spirito superiore l'uomo è perfino in grado di comandare e ingannare le bestie, basti pensare ai domatori o ai toreri.
Ma è solo la mia opinione. Rispetto totale a chi ha percorso il sentiero della belva e ne è ritornato arricchito. Io ne stavo tornando avvilito.