Su questo allora sono d'accordo. nella mia risposta infatti avevo parlato di berserk mode come ultima spiaggia. Quando proprio sei praticamente uscito di testa o quando sei diventato il robot di qualcun altro.
Molto meglio quello che restar lì catatonico a farsi sgozzare. E succede eccome.
Però credo che questo sia proprio il paracadute, la scialuppa di salvataggio. Non dovremmo CERCARE di funzionare così. Quando possiamo conviene ragionare. Da un punto di vista ancestrale anche gli antichi lo avevano capito. Gli eroi vincenti nei miti sono sempre furbi e creativi.
Non dovremmo certamente cercare di funzionare in beast mode.
Il motivo dei miei esperimenti non era "sviluppare ed attivare il beast mode per usarlo". Era invece "provocarlo ed osservarlo in ambiente protetto per capirci qualcosa e comprendere quali movimenti sono spontanei in certi momenti di buio della coscienza".
Questo si traduce, poi, nell'usare quei movimenti base come pietra su cui costruire le tecniche mandate a memoria muscolare.
Il risultato finale sono tecniche che funzionano anche quando uno è fuori di testa e lo stanno ammazzando, perchè iniziano col movimento istintivo a cui è legato l'automatismo della tecnica appresa.
(Odio la parola tecnica, perchè vuol dire anche cose che detesto, diciamo... movimenti e princìpi.)
Nota importantissima:
Questo procedimento serve per insegnare velocemente a qualcuno a difendersi.
Per noi, che abbiamo dedizione e passione, lo scopo non è quello, ma il riuscire a mantenere i battiti fra i 115 ed 175, in modo da rimanere lucidi e padroni della situazione pur attingendo dalle risorse extra dell'adrenalina.
Questo lo si raggiunge solo attraverso l'esperienza diretta o simulata bene, ed è il passo successivo. (il percorso, più che il passo).
In pratica se sono padrone della situazione perchè mi è familiare e pur essendo potenzialmente letale riesco a gestirmi, usare la tattica e la conoscenza è meglio che entrare in beast mode (infatti in beast mode dopo aver disarmato il bastone l'ho gettato anzichè usarlo, errore tattico)
Tuttavia, anche se sono tarato per essere padrone di situazioni che per altri rappresenterebbero il caos, esisterà sempre anche per me la possibilità di trovarmi in una situazione ancora peggiore in cui perderò il controllo.
Diciamo che dove c'è il soffitto di alcuni c'è il pavimento di altri.
Tutto questo esperimento poi era partito perché quando ero assistente istruttore a 18 anni avevo un allievo, uomo gracile ed imbelle sui 40 anni, molto magro e debole, che si era trovato nei guai con 4 stranieri molto più forti di lui che l'avevano aggredito mentre era con la moglie al parco di sera.
Lui si era spaventato a morte, ha preso le botte, ma poi ha visto buio (in senso letterale, perdita momentanea della vista cosciente) e quando si è ripreso stava infierendo sul corpo privo di sensi di uno dei 4, mentre gli altri 3 erano insanguinati come maiali e a terra.
Se la cavò con la legittima difesa, ma non capì mai cosa fosse successo in quel frangente di tempo che nemmeno riusciva a quantificare.
Ecco, io decisi di fare un viaggio controllato in quella distorsione spazio temporale, in quel pozzo nero.
E ne uscii migliore.
Sempre servo devoto di virtù e conoscenza, ma migliore.
Nota: l'allievo ai tempi della strage in beast mode non praticava nulla, e si era deciso a venire al corso proprio per capire la violenza, perchè aveva avuto paura di se stesso e di quel buio.