la disamina di Aivia è piuttosto buona, anche se non sono d'accordo sul sistema "street fight oriented" per corpi altamente specializzati.
per gli effettivi di un corpo ad altissima specializzazione, il corpo a corpo resta un'eventualità remotissima, e segno che qualcosa è andato storto... la gestione del corpo a corpo viene poi insegnato con criteri diversi da quelli civili.
la posizione di vantaggio è una priorità. se rimani senza munizioni, il fucile scarico è un corpo contundente, e quello usi nella lotta.
altresì, come ha insegnato l'esperienza sul campo, cosa mooolto lontana dai film, se ti trovi circondato da quattro nemici col kalashnikov, non ci provi nemmeno a fare cose "strane", ti arrendi e basta; lì poi subentreranno altre specializzazioni.
Il corpo a corpo è un'eventualità remotissimissimissima, come lo è coltello contro coltello.
Rimane il fatto che salendo di specializzazione nei corpi speciali l'addestramento HHC E KF diviene più specifico e meno sportivo-ricreazionale, fermo restando che occupa una ridottissima parte del tempo d'addestramento proprio perchè è un'eventualità remota. ( x esempio il corso con Paul Vunak durava 25 ore, in moduli da 5 ore per una settimana.)
Personalmente mi specializzerei molto nelle tecniche di neutralizzazione LTL (non letali) che anche se sembrano robetta da poliziotti buoni in tempo di pace, sono indispensabili per uscire da un campo di prigionia senza uccidere la guardia per evitare ritorsioni mortali sui commilitoni ancora detenuti.
Dopotutto, questo è quasi l'unico frangente in cui un simile soldato può veramente trovarsi ad operare a mani nude, se escludiamo le perquisizioni di civili e possibili ribellioni in corso di perquisa.
In effetti, insegnar loro ad ammazzare con ferocia letale a mani nude è stupido per questi motivi:
1) non sono a mani nude e se lo sono è meglio che non uccidano (vedi due esempi sopra)
2) E' completamente irreale pensare che possano mettersi a fare la guerra coi pugni, finite le munizioni c'è il coltello, rotto il coltello ci sono ogni sorta di oggetti in giro. (e il rosario elettronico)
3) si crea l'abitudine sbagliata di picchiare chi potresti lacerare, trafiggere, recidere, bastonare, impalare ecc. Insomma, la mentalità non è "corri avanti mulinando i pugni" ma "corri avanti usando tutto ciò che trovi per tagliare, colpire, perforare l'altro" Questo è uccidere, il resto è fare a botte per vedere chi ce l'ha più duro.
Penso che qualcuno dovrebbe avere il coraggio di smetterla di insegnare a combattere e cominciare ad insegnare dichiaratamente ad uccidere.
Non che non si faccia, è che dare la caccia ad una persona con armi o anche con le mani è diverso dal combatterci o picchiarla a morte. E' un cambio di paradigma mentale simile alla differenza fra un cane da combattimento addestratissimo e feroce che combatte fino ad uccidere, ed un lupo magro e riservato che uccide senza abbaiare con un morso dritto in gola, senza tanto sangue e schiamazzi.
Certo, nei migliori reparti viene praticato qualcosa come eliminazione sentinelle, ma dare la caccia alle persone non è combattere, non è battersi, non è MCMAP o altre arti marziali anche più street fighting oriented e meno sportive, e non è nemmeno un paio di tecniche ed esercitazioni di eliminazione sentinelle.
E' un modo di pensare.
Ah, tornando al tuo esempio, se mi trovo circondato da 4 nemici col kalashnikov... faccio un gran casino per avvertire i miei e salvare loro la vita. Starnazzo come un'anatra al macello, mentre cerco di portarmene uno all'inferno (comunque é anche abbastanza facile che ci andiamo in 5, se mi hanno circondato in 4 e sparano)