che dirti caro Dorje...credo che venga anche considerata, ma il modo in cui vengono impostate le tecniche di difesa non prevede mai un contatto della lama anche solo con la mano di chi si difende (in un esame è una cosa che tendenzialmente non è ben vista)
Quello è un altro discorso. L'importante che, studiando certe tecniche, che le insegna esordisca con:
"Se mai vi capiterà di difendervi da uno armato con coltello, tenete bene a mente che con tutta probabilità verrete tagliati. Con quali conseguenze, dipende dalla fortuna. Quindi fatelo solo se non ci sono alternative: piuttosto consegnate il portafogli!".
Penso che, detto ciò (e ribadito!), si possa "procedere".
su questo sono d'accordo
però la pratica e lo studio secondo me deve anche preparare effettivamente a questa eventualità
perchè se mentalmente si è abituati a "non farsi toccare dalla lama" la volta che poi succede sul serio anche in un punto non vitale (un polso ad esempio) il rischio è di andare in panico, non solo per il dolore, ma per lo shock mentale di aver in un certo senso "fallito la difesa"
è questo che intendo, per come la vedo io: tra farmi bucare la pancia e difendermi anche se mi ferisco un braccio c'è tanta differenza
è la "perfezione tecnica" che non mi quadra
quella secondo me è da prendere come esempio, ma il contatto con ciò che potrebbe essere la realtà non deve mancare
ovviamente....parare personale