non ho sottolineato volutamente la qualità
ho evidenziato che l'attacco dei kata non è realistico ... è un dato di fatto non un giudizio
concordo che non tutti gli attacchi siano realistici in un contesto moderno....quali si e quali no dipende però da diversi fattori...
il fatto di studiare meno approfonditamente un argomento non implica che quel poco che si fa non possa avere connotazioni realistiche ...
se studio poco le proiezioni e quelle poche che faccio fanno pietà = faccio pietà nelle proiezioni = tutto il resto son scuse
il fatto di prendere quello che si studia nel kata e applicarlo con protezione e non su schemi fissi serve proprio a questo...voi partite direttamente da questo? Questione di metodo e di scuola...
nessuno che voglia conficcare profondamente un coltello nelle carni di un disgraziato lo attacca su una linea d'attacco come si vede nei kata ... a braccio steso o semiflesso alto sopra la testa la forza di spinta è meno che ridicola
è una questione di fisica non di AM
Forse non si capisce che tutte le tecniche, compresi gli attacchi, non usano solo il braccio , ma tutto il corpo e la posizione....del resto non doveva solo perforare una maglietta. anche questa è fisica
allora sarebbe più corretto dire che si pratica una difesa contestualizzata storicametne e che nulla ha da spartire con la realtà
molte difese moderne dovrebbero funzionare invece dato che la possibilità che il balordi impugni un Tanto od una Daga son poche ma che impugni un trinciante da 25 sonn molt
In parte è così, con i suoi limiti, in parte no, sempre con i suoi limiti. Molti propongono tecniche e metodi stile militare, che con la realtà ci azzeccano molto meno di un kata...
per il trinciante non saprei, ma di fatto vedo solo allenamenti fatti con coltelli lunghi neanche la metà di un tanto o di un trinciante. Quindi più moderno dato che oggi la dimensione media è quella , ma diverso come applicazione tecnica.
Comunque, quando si parla di armi ogni esperienza o pratica "aggiuntiva" che possa portare un miglior bagaglio tecnico vale sicuramente la pena di approfondirla se il tempo e e le possibilità lo consentono.
L'importante è non cadere nella convinzione che quello che si pratica sia la "soluzione" a tutto.