Ho votato la 5. Non definirei però filosofia ma background culturale quello legato alle am.
Le credenze dei popoli che le hanno sviluppate, in Oriente come in Occidente, hanno sicuramente influenzato l'evoluzione di tutti i sistemi di combattimento.
Il prendere in prestito conoscenze di altre materie (religiose o mediche) a mio parere è stato mosso esclusivamente da fini utilitaristici. Ritengo naturale che i cinesi abbiano cercato di sfruttare la MTC e la loro interpretazione del mondo circostante per migliorare la propria tecnica combattiva così come gli eserciti moderni chiedono aiuto alla tecnologia e alla scienza per migliorare l'efficacia dei loro mezzi.
Le pratiche più spirituali secondo me sono state introdotte in modo più o meno consapevole per curare l'assetto mentale, per esorcizzare la paura della morte a cui si va incontro in combattimento, per controllare il freeze e l'istinto di fuga in campo di battaglia e per cercare di lenire quello che oggi chiamiamo la sindrome da stress post traumatico. Non ci vedo nessuna finalità filantropica, anzi non escludo l'uso di credenze spirituali e religiose per assicurarsi il potere in Oriente come in Occidente.
A noi praticanti occidentali tocca studiare il loro modo di vedere il mondo per poter comprendere quanto dicono, essendo cresciuti in una mentalità diversa ma io cercherei di stare attento che non mi facciano credere di far cadere le cose troppo dall'alto.
Sono abbastanza d'accordo con Darth Vader. La risposta che mi son dato al “a che serve tirare in ballo Yin /Yang quando si parla di forze contrapposte nelle dinamiche corporee?” è che abbiano imparato e conoscano perfettamente solo questo modo di percepire la realtà e meno un approccio più scientifico e razionale. Quello terminologico è in definitiva un aspetto che ritengo secondario al valore che attribuisco e al mio interesse della sostanza di quanto mi viene trasmesso, quando all'altezza delle mie aspettative.