insomma nelle arti marziali orientali si lavorà molto di più sulla tecnica
Quest'affermazione è, imho, inesatta.
Magari si lavora di più sull'"estetica" della tecnica (che anche quello poi è relativo), ma il lavoro tecnico è un lavoro essenziale (che ricopre la maggior parte della pratica) in qualsiasi disciplina: dalla boxe all'aikido.
Naturalmente una base tecnica c'è in ogni arte o sport marziale. Detto questo credo, si possa fare un discernimento su stile e sport dove la tecnica è più o meno importante, o forse meglio dire, la prestanza fisica occupa un posto più decisivo.(intesa come forza bruta).
Se per esempio confrontiamo l'allenamento di un boxeur con quello di un praticante di taiji, ebbene non si può non affermare che nella boxe abbiamo un impatto fisico maggiore rispetto all'altro praticante.
Poi è naturale che spesso tra due boxeur vince quello con più tecnica.
Sappiamo tutti che dare un buon pugno non è una cosa semplice e scontata.
In fine non a caso ho voluto utilizzare anche la parola PROFONDITA' tecnica , che non deve essere sinonimo di migliore.
Ogni stile ha la sua tecnica, ma imho il programma tecnico di uno stile orientale è sicuramente più vasto di uno sport da combattimento.
Quindi IN TEORIA l'artista marziale di dovrebbe avere un bagaglio maggiore in cui pescare tecniche da adattare ad ogni circostanza.
Ma è proprio questo che non riesco quasi mai a scorgere come differenza tra un praticante di sport da combattimento e un mazialista tradizionale.
La soluzione potrebbe essere questa.
Considerando il tempo che si dedica ad allenarsi( chi più chi meno) e spesso sempre non sufficiente er acquisire una abilità elevata in molte tecniche. Un boxeur(o un praticante di kick. ecc.) magari usa solo tre pugni, ma li sa dare come Dio comanda,perchè allena costantemente solo quelli.
Ancora una volta la conclusione potrebbe essere: allenarsi di più.