altro thread che riapro con grande ritardo ma con interesse. la spiegazione di luca è corretta e comprovata dai testi di azuma che io stesso possiedo, in giapponese.
oggi come oggi il kudo è considerato a tutti gli effetti uno stile "affine", tanto da apparire regolarmente su riviste specializzate in karate. le similitudini sono enormi, e le tecniche di lotta, prese nel modo descritto da azuma (che vanta un background interessante), non sono assenti dai bunkai, nei quali troppo spesso vengono tuttavia studiate in modo superficiale.
di conseguenza, il kudo (via del vuoto, letteralmente, ma unione del kanji kara di karate con quello di michi, do, per rammentare le radici "karateesche" della pratica), nasce per colmare una lacuna importante, ossia quella concernente il vero full contact, nei limiti di un regolamento che garantisse incolumità, pur tenendo sempre presente le necessità di un'autodifesa reale (punto sul quale azuma, nei suoi testi, insiste in modo particolare)