Il kudo é tanto un AM che uno SDC. Negli sport da combattimento non credo che esista il concetto di "stile" inteso come necessitá di uniformare il "set" di tecniche da impiegare e come impiegarle.
Fare un paragone tra shotokan e pugilato é fuorviante perché il modo di combattere é troppo diverso. Cosí come paragonare il taekwondo con la muay thai.
Peró guarda caso nelle MMA puoi trovare il colpo tirato come si fa nello shotokan (Lyoto Machida), una combo di un pugile (Fratelli Nogueira), calci non caricati come si fa nelle aamm light (Siver), o un footwork della muay thai (Cowboy Cerrone)..
Nel kudo non deve essere molto diverso e secondo me puó essere tranquillamente fatto rientrare nella famiglia delle arti marziali miste.
Quello che cambia é il regolamento, che ha sua volta é determinato dalla particolare "filosofia"/"idea iniziale" del fondatore.
Mi azzardo a dire ció che ho capito io:
Le MMA nascono con l'idea di rispondere alla primordiale domanda: Chi vince tra lo stile x e y utilizando un regolamento unificato e molto libero? Cosa funziona e cosa no? Si evolvono nel tempo e oggi possiamo dire che le MMA giá sono a tutti gli effetti uno sport fine a se stesso, che risponde alla domanda: Chi é il combattente piú forte con il regolamento MMA?
Il Kudo dovrebbe essere invece comunque interpretato come un arte marziale pensata al combattimento non sportivo, cosí come il Kyokushin, dove il combattimento sportivo non é il fine della pratica ma un mezzo per valutare le capacitá del combattente.
Rispetto al Kyokushin, il fondatore avrá cercato di dare una risposta a certi interrogativi che si sará posto:
Come posso superare il "limite" dell'assenza di pugni al viso a contatto pieno?
Come posso rispecchiare un combattimento piú libero che puó coinvolgere varie distanze, combattimento in piedi e nel suolo?
Se non sbaglio inzialmente i pugni non erano "guantati" e il combattimento a terra aveva un tempo prestabilito e ridotto, per rispecchiare l'idea (discussa in questo forum) che in una situazione reale, al suolo si cerca di non andare, e nel caso che non si possa evitare, si cerca di tornare in piedi presto. L'uso del gi non deve dare fastidio perché un "bavero" lo puoi avere a disposizione anche per strada, etc.
Tutte queste differente creano una distanza tra il kudo e le mma.
Ovviamente rimangono anche molte similitudini con gli SDC, come l'assenza di un set di tecniche fisse e uguali per tutti che andrebbe in contrasto con l'idea dell'evoluzione continua che é comune tanto agli SDC che alla DP (Ad esempio il kapap, dove si é espressamente invitati ad arricchire non solo il kapap ma anche il singolo corso, con il proprio background personale).
Aggiungo che la stessa discussione l'ho sentita per il kyokushin, quando spesso veniva sollevata la critica che il kyokushin é "kick boxing con il GI" e senza pugni al viso, ma se uno segue anche 1 sola lezione di KKK (Io solo 1 ne ho fatta hehe) ci si accorge subito della differenza
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