Ma infatti stiamo andando oltre l'argomento..
Che esista il kudo, si sa ed è moltoa apprezzato..
Che esistano stili più vicini alla lotta di altri si sa
Io parlavo di bunkai
Mod polemica on-
Sarà apprezzato ma noi che siamo il Primo gruppo di Kudo aperto a Milano facciamo fatica a reclutare praticanti...vuoi un po' vedere che sta voglia di integrazione e lotta in fondo n fondo non é mica così diffusa...
Modalità polemica off-
purtroppo è vero.
Io mi aspettavo molta più curiosità da parte dei karateka.
Ma secondo me è diffusa la voglia di integrazione e lotta... nei bunkai.
Qualche karateka mi ha detto che il kudo sarebbe perfetto se avesse anche i Kata
PS: ciao Uechi!
dubito fortemente che la gente qui in Italia non si avvicini al Kudo per l'assenza dei kata, , credo che i motivi sian altri, in parte, ma solo in parte, connessi alla scarsa propensione dell'italiano medio di questa epoca attuale a prendere "mazzate", soprattutto in testa, ed in una certa misura anche al tipo di federazione che si è creata qui da noi, al modo in cui la si è creata e da chi è guidata (leggi precedenti esperienze, curriculum agonistico e non etc etc...), a mio modesto avviso se si fosse partiti a piccoli passi per gradi, senza saltare le tappe, forse il responso sarebbe stato differente... solo la mia umilissima opinione, chiudo l'OT
Sulla Prima parte del ragionamento ti quoto...sulla seconda non capisco cosa intendi...
La curiosità di provare esula dalla federazione (della quale molti non conoscono nulla) e comunque il discorso "esperienza" vale per tutte le nuove discipline di importazione ...la stesse mma in Italia ...a parte alcune buone scuole...lasciamo perdere...
Detto questo non voglio fare discorsi di parte ma solo per onestá: la Kudo Italia si è formata per la volontà e passione di 2maestri che si dono fatti il mazzo per importare il Kudo qui da noi...
Hanno ottenuto il branch chief direttamente dal maestro Azuma che li ha ritenuti all'altezza di rappresentare il suo stile in Italia . Questo per chiarezza .
Dopodiché possiamo parlare di livello e qui mi trovi d'accordo sul fatto che ora non possiedo confrontarci con parsi come la Russia , ma il discorso vale per qualsiasi disciplina giovane.
Inoltre finché non si allarga la base il vertice non può alzarsi.
Siamo ad un punto pionieristico e Cmq , a mio modesto parere, entusiasmante ....
Ad ogni modo da qualche parte si doveva partire ...
Indubbiamente per chi è digiuno di karate è normale che il "curriculum" di chi porta avanti una disciplina abbia rilevanza prossima allo zero, ma secondo me molti nell'ambiente che facevano altri stili di karate l'importanza gliela davano eccome, lo dico perchè il discorso è stato preso in passato con persone che conosco, le due obiezioni che muovevano erano sempre le stesse, alcuni sottolineavano che "si ok il caschetto, ma anche se non ti rompi la faccia, il cervello dopo un pò a forza di mazzate è come se lo metti nella centrifuga", altri, quelli provenienti in prevalenza dall'ambiente kyokushin ed affini rilevavano il fatto che di fondo i maestri che hanno preso in mano il kudo qui da noi, non provengono dal jissen karate, e che in pochi anni hanno preso dan e qualifica di insegnanti mentre che so nel kyokushin i tempi ed i modi sarebbero stati differenti... insomma questo è quello che ho sentito dire nell'ambiente...
sul livello, penso che sia in parte la conseguenza della scarsità di praticanti attuale e anche del tessuto sociale in cui queste discipline si vengono ad innestare, insomma non possiamo paragonarci ai russi, non solo o non tanto perchè li il kudo è arrivato prima etc etc ma anche perchè quel livello di "ignoranza" in senso buono intesa come abitudine ad andarci giù pesante qui noi ce lo sognamo ormai... per fortuna o per sfortuna non sta a me dirlo.... ma li la realtà quotidiana è ben distante dalla nostra, con tutto quello che ne consegue...
che l'importante fosse cominciare ne sono certo, io ho solo detto la mia sul perchè in questo momento non ci sia ancora il seguito che magari ci si aspettava, soprattutto da parte dei karateka, senza offesa per nessuno