Il 3ed mi interessa moltissimo e mi dispiace non avere molto tempo ora da dedicargli.
Mi interessa perchè il 50% dei nostri iscritti sono bambini al di sotto dei 15 anni.....e sono davvero tanti!
Devo dire che tra l'altro siamo in controtendenza e nonostante le offerte di attività siano molte, le AM e il Karate molto bistrattati, abbiamo sempre più iscritti in quella fascia, tanto che cominciamo ad avere il problema di dove metterli e a chi affidarli.
Ora...in tutta onestà devo dire che noi ci affidiamo principalmente alla nostra esperienza di tecnici. Ci avvaliamo anche della consulenza di 2 figure professionali di riferimento, una psicologa che lavora con bambini e una laureanda in scienze motorie che si sta specializzando nelle attività tipiche per l'età evolutiva. Inoltre stiamo pianificando un "corso pilota" che dovrà partire la prossima stagione e dovrà accogliere tutte quelle richieste (che spesso dobbiamo scartare) di bambini che vanno dai 4 ai 7 anni e per loro sarà prevista solamente attività di educazione motoria e avviamento allo sport in generale e al Karate in particolare, il tutto svincolato da uniformi, gare, esami e chi più ne ha più ne metta.
Progetto molto ambizioso da parte nostra, che speriamo di riuscire nel portarlo a compimento con successo.
Detto questo il "problema" non è risolto!
Insegnare in generale è difficile. Farlo con i bambini lo è ancora di più. E se è vero che avere conoscenze ed esperienza (che non si compra dal salumiere) può fare la differenza, è altrettanto vero che un mezzo sbaglio può fare danni a volte seri e irrimediabili.
Andando molto di fretta e tralasciando esempi idioti posso dire che per svolgere un lavoro con questi "utenti" è secondo me utile:
1) Saperli valutare. Cioè saper capire bene quali schemi motori di base hanno e quali ancora mancano. Per fare questo può essere utile fare esercizi semplici (corsa, salti, capriole, esercizi di coordinazione semplici) finanche esercizi tecnici propri della pratica.
2) Porsi degli obbiettivi raggiungibili. Che siano atletico-fisici, tecnici e psicologicamente pratici e utili. Parlo di semplici meccanismi atti a sviluppare capacità di attenzione, sicurezza, autostima, consapevolezza e soprattutto tanto divertimento.
3) Saperli motivare. E torniamo a quanto detto nei punti 1) e 2). Questi ragazzi vengono ai nostri corsi perchè spinti da entusiasmo e noi dobbiamo alimentarlo. Non sono alla scuola dell'obbligo, quindi ogni progresso, che sia motorio, tecnico, comportamentale, ecc... va valutato e evidenziato come merita.
4) Saper variare il programma e aggiustare di continuo il tiro. Per tenere alta l'attenzione bisogna essere capaci di variare le lezioni tenendo però ben presenti i punti fermi, cioè gli obbiettivi. Servirsi di continui feedback per riaggiustare il tiro del programma, ma anche della singola lezione.
5) Patti chiari e amicizia lunga. L'ho messo come ultimo punto ma stava meglio al primo. Secondo la mia esperienza è molto utile (se non indispensabile) parlare chiaramente ai ragazzi (io parlo a loro come fossero adulti) e ovviamente ai loro genitori, su quali siano le modalità, gli obbiettivi e la linea di pensiero in generale sulla questione Karate e ragazzi. Questo perchè siano chiari gli obbiettivi, il modus operandi, le attività e anche i parametri di giudizio....tipo si premia il più bravo? anche, ma non sempre, si premia sicuramente chi si sbatte!
Dette queste 2 cosine il discorso di certo non si esaurisce qui.....anzi, ci sarebbero già parecchi distinguo da fare, ma il tempo è poco e le incombenze troppe.
Di certo per insegnare ci vuole passione, voglia, testa, metodo e umiltà.
Se un insegnante scazzato che ama la vita facile e mai si aggiorna e studia non è certamente indicato per insegnare in generale e coi bambini in particolare...ma questo tipo di insegnante, per mia esperienza è si, inadatto, ma danni seri non ne fa, tutt'al più fa scappare i bambini.....e ben gli sta!
Occhio però a quegli insegnanti che passione ne hanno è vero e hanno anche conquistato qualche risultato con annessa certezza di riuscita, perchè per la mia poca e personale esperienza, sono proprio costoro, che in virtù di una qualche illusoria competenza, creano più danni all'ambiente e ai ragazzi.
Insomma, con i bambini non c'è un cazzo da scherzare, bisogna tenere i piedi ben piantati a terra e muoversi con moooolta accortezza.
My 2 cent....