Quando ho il respiro affannato mi rilasso pensando che un orco mi abbia legato dentro un sarcofago di plexiglass spesso ed appannatissimo, e che si diverta a calibrare la quantità d'aria che può entrare attraverso un forellino, lasciandomene appena per non morire, ma non abbastanza per respirare.
E' rilassante, perché non c'è nulla che si può fare e bisogna scegliere se agitarsi stupidamente come una mosca nella tela o se godersi l'aria che c'è.
Quando poi i polmoni vanno in paranoia, gli spiego che non c'è nessun sarcofago, nessun orco, che ero io che modulavo il respiro per sfotterli... nessun forellino... tutto nella mente... ah ah ah! E con quella risata si sblocca il diaframma e riesco a fare il respiro completo che fa da preludio alla ristabilizzazione del respiro.
A volte mi piace portarli allo spasimo e poi convincerli che siamo nascosti, nel buio, e che dobbiamo respirare lentamente e silenziosamente perché una strega ci sta cercando per cucinarci, potrebbe individuarci, sentirci...
Si mettono buoni buoni... ha ha ha.
Altre volte invece respiro come un cane e penso sia ora di smettere di fumare.