Ciao Fabio!
Però, non credi che solo esercizi senza applicazione siano un po’ sterili? Com’è possibile metabolizzare una tecnica, se non la provi in combattimento. Quando si combatte, si deve far fronte a situazioni mutevoli che continuamente variano; se in palestra è facile trovarsi nella posizione corretta (almeno per voi… per me rimane un casino), non è detto che, con un avversario davanti, la cosa risulti altrettanto semplice.
Ancora, la tecnica di combattimento che impiegate coinvolge i muscoli interni, mentre io tendenzialmente uso quelli esterni. Addirittura quando combatto mi ritrovo sulle punte dei piedi: equilibrio precario sicuramente, ma è sempre uno svantaggio?
Tanto più proverai un movimento in un combattimento simulato, tanto più acquisterai la capacità di realizzarlo in un combattimento vero.
Con un avversario davanti in qualunque contesto ti trovi, cambia quasi tutto, il problema è che per correre prima bisogna imparare a camminare e considerando che il combattimento è un'ipotesi remota, allora diventa più importante imparare a camminare, cioè rieducare la postura e il movimento. Poi, se andrai su un ring farai meglio il pugile e se andrai a prendere l'auto, riuscirai ad alzare il portone del garage meglio.
Non è sbagliato andare in punta di piedi e ciò non comporta in automatico andare in equilibrio precario, come non è sbagliato piegarsi all'indietro, saltare ecc. bisogna vedere come lo fai e perché.