Considerazioni sull'addestramento del Taiji e sugli aspetti degli SdC che non si basano solo sulla forza fisica

  • 897 Replies
  • 102901 Views
*

Offline Rev. Madhatter

  • ******
  • 14.974
  • Perchè pratichi?
  • Respect: +6900
  • Pratico: CACC, but still Muay Thai inside.
0
Io invece non vedo questo 3d come inutile anzi, lentamente emergono punti comuni,riconoscimenti e qualcosina si smuove.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

*

Offline Darth Penguin

  • ***
  • 1.040
  • Paladino delle arti marziali Open Source
  • Respect: 0

*

Offline Raptox

  • *****
  • 3.792
  • Se non alzi lo sguardo....
  • Respect: +2
    • black hole
0

..non a caso faccio sparring anche se dai puristi vengo bollato come "eretico"...

Si fottano.

ma si in fondo è esattamente quello che succede...certe argomentazioni mi scivolano addosso come spermatozooi sul lattice
il problema semmai sorge quando su un forum (perchè di persona non capita mai!!) si cerca di confrontarsi con altre realtà
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

*

Offline Aliena

  • *****
  • 18.223
  • Respect: +1722
  • Pratico: Muay Thai iNpura 100%, Nuoto iNcloro, espatrio
0
Io pratico Muay Thai.  :)

 :-[

conosco ben poco..pazienza..
Avete dei movimenti di parata con il braccio, immagino. Tipo alzare un braccio per parare un colpo.
Un esercizio di base su cui stiamo lavorando in questo periodo consiste nel rilassare e allineare la colonna vertebrale in modo da riuscire a far partire il movimento dalla schiena, farlo passare dalla spalla senza contrazioni eccessive, per raggiungere il braccio.
L'allineamento della colonna fa una grossa differenza in termini di stabilità (proviamo a coppie spingendoci da varie direzioni). E' un lavoro lungo e un po' palloso.
Ma mi ha insegnato ad usare meno il deltoide da solo e a sfruttare di più i muscoli della schiena.

Ho già detto varie volte che non sostengo che in altre discipline non si curino questi aspetti..per cui non rinfacciatemelo nuovamente.. :whistle:

Io, fino all'incontro col Taiji, non avevo trovato questo tipo di attenzione all'uso del corpo. Tutto qui.

Uhm...non posso parlare di riallineamento-rilassamento schiena, però ti posso dire che il nostro fine è un movimento (nella fattispecie la parata) fulmineo e funzionale: ovvero massima economia di movimento, per avere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Quello che non facciamo è lavorare su un'unica cosa alla volta forse: alla parata corrisponde sempre una reazione successiva di attacco, quindi anche "come ti metti nella parata" è funzionale a qualcosa dopo..si mettono in pratica da subito le basi per poi col tempo affinare le tecniche ed aggiungerne altre.
Altra importanza si dà al footwork e, naturalmente, al mantenere un buon equilibrio onde non finire per terra alla prima proiezione.
La parte relativa alla preparazione atletica ha come obbiettivo ottenere elasticità, reattività ed esplosività: ovvero la funzionalità ottimale del corpo...non siamo poi così lontani come obiettivi di percorso, no?  :)


:-[ Scusate ma la discussione andrà avanti fino a quando i Taijiisti si arrenderanno e diranno che fanno solo stupidaggini tutti i giorni seguendo  maestri finti che amano i soldi e i fessi che li hanno ?

No, io penso che si vuole semplicemente far vedere (chi fa roba "esterna", per dire), quanto gli esercizi studiati siano del tutto simili a quelli che si adoperano anche "da noi". :)

nel senso che i praticanti di taiji fanno tutto cio' che fanno gli agonisti tranne sparring?

...magari se ne sbattono altamente di competere... :whistle: :whistle:
Anch'io me ne sbatto altamente di competere: eppure faccio sparring, e tutta la preparazione fisica che serve affinchè il mio corpo impari cosa fare, diventi più forte* e reattivo.
Forse non ho idea di cosa significhi riallineare la spina dorsale, ma percepisco perfettamente il mio corpo che "impara" e che "risponde" allenamento dopo allenamento. :)


* trattasi di forza esplosiva, non capacità di sollevare un peso.
High-functioning sociopath. With your number.


*

Offline Aliena

  • *****
  • 18.223
  • Respect: +1722
  • Pratico: Muay Thai iNpura 100%, Nuoto iNcloro, espatrio
0
Quote
Credo che, sempre nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe dire che il taijiquanista alleni il suo pugno per tappe didatticamente più lente ed esplicite (anche a livello visivo, con iperbolizzazione dei movimenti circolari).
Questo sistema didattico è, poi, divenuto fonte di pippe e settarismo... o, peggio, ginnastica new-age.
Il pugile applica su per giù gli stessi principi, ma li si insegna meno magniloquentemente e, soprattutto, anche a didattica non granchè chiara, li automatizza da solo (finanche inconsciamente, magari) usurando il saccone e scartavetrando a cazzotti il tuo cervello.
Ecco, anch'io mi sono fatta un'idea simile: mi pare che da una parte si lavori molto prima sulle sensazioni, sulla correttezza o meno del movimento e poi si vada piano piano alla pratica, dall'altra si mette subito in pratica per prendere coscienza delle sensazioni e di come si lavora, aggiustando il movimento in corsa.
High-functioning sociopath. With your number.



*

Offline Darth Penguin

  • ***
  • 1.040
  • Paladino delle arti marziali Open Source
  • Respect: 0
0
Quello che non facciamo è lavorare su un'unica cosa alla volta forse: alla parata corrisponde sempre una reazione successiva di attacco, quindi anche "come ti metti nella parata" è funzionale a qualcosa dopo..si mettono in pratica da subito le basi per poi col tempo affinare le tecniche ed aggiungerne altre.
Altra importanza si dà al footwork e, naturalmente, al mantenere un buon equilibrio onde non finire per terra alla prima proiezione.
La parte relativa alla preparazione atletica ha come obbiettivo ottenere elasticità, reattività ed esplosività: ovvero la funzionalità ottimale del corpo...non siamo poi così lontani come obiettivi di percorso, no?  :)

Io mi riferivo ad un esercizio preparatorio "a monte" rispetto alla parata, che poi diventa parata, attacco o quello che serve. Comunque gli obiettivi generali della preparazione sono i medesimi. Nel Taiji Chen, quello che chiami esplosività si chiama fajin ed è' una caratteristica peculiare dello stile.
Devo dire sinceramente che non padroneggio quel tipo di qualità. Ma conosco gente più in gamba di me in grado di far sentire quell'esplosività anche senza "caricare" troppo il colpo.

Quote
Forse non ho idea di cosa significhi riallineare la spina dorsale, ma percepisco perfettamente il mio corpo che "impara" e che "risponde" allenamento dopo allenamento. :)

La sensazione del proprio corpo molto è importante nella pratica..Per il riallineamento della colonna ne stanno discutendo nei 3d "Ming Men" e "Osso sacro", nella "famigerata" sezione TJQ.

Ciao.. :)

*

Offline Darth Penguin

  • ***
  • 1.040
  • Paladino delle arti marziali Open Source
  • Respect: 0
0
Quote
Credo che, sempre nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe dire che il taijiquanista alleni il suo pugno per tappe didatticamente più lente ed esplicite (anche a livello visivo, con iperbolizzazione dei movimenti circolari).
Questo sistema didattico è, poi, divenuto fonte di pippe e settarismo... o, peggio, ginnastica new-age.
Il pugile applica su per giù gli stessi principi, ma li si insegna meno magniloquentemente e, soprattutto, anche a didattica non granchè chiara, li automatizza da solo (finanche inconsciamente, magari) usurando il saccone e scartavetrando a cazzotti il tuo cervello.
Ecco, anch'io mi sono fatta un'idea simile: mi pare che da una parte si lavori molto prima sulle sensazioni, sulla correttezza o meno del movimento e poi si vada piano piano alla pratica, dall'altra si mette subito in pratica per prendere coscienza delle sensazioni e di come si lavora, aggiustando il movimento in corsa.

Il limite del secondo approccio è che, come ho fatto io per anni, rischi di non riuscire ad aggiustare le cose in corsa. Specie se non hai chi ti guida correttamente.

*

Offline Raptox

  • *****
  • 3.792
  • Se non alzi lo sguardo....
  • Respect: +2
    • black hole
0
Quote
Credo che, sempre nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe dire che il taijiquanista alleni il suo pugno per tappe didatticamente più lente ed esplicite (anche a livello visivo, con iperbolizzazione dei movimenti circolari).
Questo sistema didattico è, poi, divenuto fonte di pippe e settarismo... o, peggio, ginnastica new-age.
Il pugile applica su per giù gli stessi principi, ma li si insegna meno magniloquentemente e, soprattutto, anche a didattica non granchè chiara, li automatizza da solo (finanche inconsciamente, magari) usurando il saccone e scartavetrando a cazzotti il tuo cervello.
Ecco, anch'io mi sono fatta un'idea simile: mi pare che da una parte si lavori molto prima sulle sensazioni, sulla correttezza o meno del movimento e poi si vada piano piano alla pratica, dall'altra si mette subito in pratica per prendere coscienza delle sensazioni e di come si lavora, aggiustando il movimento in corsa.

si vede che sono stato "sfigato" ma in 15 anni di ju-jitsu...di questi "aggiustamenti in corsa"  ne ho visti veramente pochi..e con scarsissimi risultati

sono bastati 6 mesi di lavoro serio sui principi di movimento del corpo presi dal Taiji e qualunque mia azione marziale (pugni, calci, proiezioni leve, strangolamenti....insomma tutto ciò che potrei definire "il mio bagaglio tecnico") ha subito un evoluzione in meglio che altrimenti mi sarei sognato, e che mi è stata confermata anche da chi mi fa da sparring partner una volta ogni 6 mesi (e poi basta confrontare i video di un'anno fa con quelli di aprile..)

però a questo punto mi chiedo...cos'è più importante?? la tecnica o il "motore" che la fa funzionare??

io propendo ormai per il motore "come si usa il corpo" almeno per 80%
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

*

Offline Aliena

  • *****
  • 18.223
  • Respect: +1722
  • Pratico: Muay Thai iNpura 100%, Nuoto iNcloro, espatrio
0
Quote
Credo che, sempre nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe dire che il taijiquanista alleni il suo pugno per tappe didatticamente più lente ed esplicite (anche a livello visivo, con iperbolizzazione dei movimenti circolari).
Questo sistema didattico è, poi, divenuto fonte di pippe e settarismo... o, peggio, ginnastica new-age.
Il pugile applica su per giù gli stessi principi, ma li si insegna meno magniloquentemente e, soprattutto, anche a didattica non granchè chiara, li automatizza da solo (finanche inconsciamente, magari) usurando il saccone e scartavetrando a cazzotti il tuo cervello.
Ecco, anch'io mi sono fatta un'idea simile: mi pare che da una parte si lavori molto prima sulle sensazioni, sulla correttezza o meno del movimento e poi si vada piano piano alla pratica, dall'altra si mette subito in pratica per prendere coscienza delle sensazioni e di come si lavora, aggiustando il movimento in corsa.

Il limite del secondo approccio è che, come ho fatto io per anni, rischi di non riuscire ad aggiustare le cose in corsa. Specie se non hai chi ti guida correttamente.
Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.
High-functioning sociopath. With your number.


*

Offline Raptox

  • *****
  • 3.792
  • Se non alzi lo sguardo....
  • Respect: +2
    • black hole
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e che ben prima di farci traghettare ha seguito per suo conto anche altre strade...)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...
« Last Edit: July 23, 2010, 17:40:56 pm by Raptox »
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione


*

Offline Aliena

  • *****
  • 18.223
  • Respect: +1722
  • Pratico: Muay Thai iNpura 100%, Nuoto iNcloro, espatrio
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e ben prima di farci traghettare)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...

O il problema era tra te e la disciplina: ognuno avrà il suo percorso, il tuo evidentemente non era ottimale nel ju jitsu e hai trovato nel taiji la tua via.  :)
High-functioning sociopath. With your number.


*

Offline Darth Penguin

  • ***
  • 1.040
  • Paladino delle arti marziali Open Source
  • Respect: 0
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e ben prima di farci traghettare)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...

O il problema era tra te e la disciplina: ognuno avrà il suo percorso, il tuo evidentemente non era ottimale nel ju jitsu e hai trovato nel taiji la tua via.  :)

forse nel JJ non venivano insegnate le cose che stava cercando..magari hai ragione...

*

Offline Raptox

  • *****
  • 3.792
  • Se non alzi lo sguardo....
  • Respect: +2
    • black hole
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e ben prima di farci traghettare)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...

O il problema era tra te e la disciplina: ognuno avrà il suo percorso, il tuo evidentemente non era ottimale nel ju jitsu e hai trovato nel taiji la tua via.  :)

e chi ha mai detto di aver mollato il ju-jitsu???
semplicemente lo pratico...meglio di prima!!
1 anno fa in filkam ho dato l'esame di 3° dan....quest'anno stage nazionale ho rivisto un caro amico a cui avevo fatto da uke per il suo esame...1,90 per 100kg....appena prova a proiettarmi si blocca e mi fa: ma sei diventato pesantissimo :o :o :o
..e io...opss..scusa...mi stavo radicando!!

e lui..radiche???

ti piaceva vincere facile l'anno scorso??? bon ci bon ci boncibon...

 :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

*

Offline Aliena

  • *****
  • 18.223
  • Respect: +1722
  • Pratico: Muay Thai iNpura 100%, Nuoto iNcloro, espatrio
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e ben prima di farci traghettare)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...

O il problema era tra te e la disciplina: ognuno avrà il suo percorso, il tuo evidentemente non era ottimale nel ju jitsu e hai trovato nel taiji la tua via.  :)

e chi ha mai detto di aver mollato il ju-jitsu???
semplicemente lo pratico...meglio di prima!!
1 anno fa in filkam ho dato l'esame di 3° dan....quest'anno stage nazionale ho rivisto un caro amico a cui avevo fatto da uke per il suo esame...1,90 per 100kg....appena prova a proiettarmi si blocca e mi fa: ma sei diventato pesantissimo :o :o :o
..e io...opss..scusa...mi stavo radicando!!

e lui..radiche???

ti piaceva vincere facile l'anno scorso??? bon ci bon ci boncibon...

 :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
Va beh, adesso non attacchiamoci alle parole..."non era ottimale col solo ju jitsu"...meglio?  ;)
High-functioning sociopath. With your number.


*

Offline Rev. Madhatter

  • ******
  • 14.974
  • Perchè pratichi?
  • Respect: +6900
  • Pratico: CACC, but still Muay Thai inside.
0
]Non dal tipo di approccio, dipende appunto dal maestro: di bravi e meno bravi ce ne sono in tutte le discipline.


vero..ma anche qui credo che ricadiamo in un eccezione che conferma la regola...essendo il medesimo maestro che per anni si è seguito nel fare ju-jitsu e che lui stesso ha avuto la lungimiranza di allargare gli orizzonti anche ad altri stili (e ben prima di farci traghettare)
quindi in questo caso...possiamo affermare con certezza...che il problema era inisito nella disciplina...e non nel maestro...
disciplina che per altro adesso comprendo meglio...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3783.0

solo per fare un esempio...

O il problema era tra te e la disciplina: ognuno avrà il suo percorso, il tuo evidentemente non era ottimale nel ju jitsu e hai trovato nel taiji la tua via.  :)

e chi ha mai detto di aver mollato il ju-jitsu???
semplicemente lo pratico...meglio di prima!!
1 anno fa in filkam ho dato l'esame di 3° dan....quest'anno stage nazionale ho rivisto un caro amico a cui avevo fatto da uke per il suo esame...1,90 per 100kg....appena prova a proiettarmi si blocca e mi fa: ma sei diventato pesantissimo :o :o :o
..e io...opss..scusa...mi stavo radicando!!

e lui..radiche???

ti piaceva vincere facile l'anno scorso??? bon ci bon ci boncibon...

 :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:

Quanto mi piacerebbe allenarmi con te...o anche solo bere una birra...

A gia' non si puo' fare   :dis:


 XD XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti