Sono convinto che commettere errori, nella pratica marziale, è la cosa più utile che esista. Perchè ci mette di fronte a un qualcosa di palese, e ci permette di apprendere dai nostri errori (sbagliando si impara, ma i detti popolari quanto sono universalmente esatti?!). Quindi sono convinto che la relazione tra un buon Maestro e uno non tanto bravo stà nel fatto che il buon Maestro ti fa sbagliare quando capisce che ti serve per apprendere, mentre quello che è un buon praticante ma un maestro mediocre è quello che non vuole farti sbagliare mai. Scusate la lucubrazione mentale ma era un po' che pensavo alla situazione "un buon marzialista non sempre è un buon Maestro". Nella vostra lunga carriera di arti marziali, quanto ritenete che gli "errori" commessi nel passato abbiano influenzato in positivo la vostra pratica attuale?! Lo chiedo solo a chi fa arti interne perchè è il percorso che ho scelto, ma se qualche esterno alla sezione vuole intervenire è ben accetto. Io nel mio piccolo posso dire che se non mi fossi rovinato la schiena, le anche e le ginocchia con il karate shotokan come è praticato nella maggior parte delle palestre allora non penso che sarei approdato agli stili "interni" cinesi.
PS: il karate shotokan se praticato con criterio è un arte stupenda, quindi non me ne vogliano quelli del karate, stò parlando solo della mia esperienza.