Va bene Lord Linux,
Tutto e' cominciato quando ho conosciuto un altro italiano qui a Pechino, non praticava in Cina perche' aveva fatto JJ tanti anni e di gongfu non ne sapeva quasi niente se non quello che e' di dominio publico.
Sono 3 anni ormai che ci vediamo e scambiamo pareri (praticando) facciamo un po' di TS e combattimento libero con e senza guanti per applicare anche le leve.
Dalle tante discussioni quella piu' lampante come differenza e' proprio il deviare-ammorbidire-essere morbidi per assorbire-ecc... che nel JJ sembra una caratteristica fondamentale e invece in tutti gli stili che io ho praticato e' assente completamente. Il motivo e' uno solo.
Negli stili cinesi, esterni o interni che siano, ce' prima una costruzione di una determinata forza (tendinea, energetica, muscolare...) poi dopo che il corpo e' forte di quella data forza allora puo' imparare le tecniche.
Quindi ad esempio il TJQ si basa sul fatto che chi lo applica e' molto forte il fatto che non sia una forza muscolare poco importa per spiegare il concetto, se incontrate un maestro vi sembrera' molto forte e non molto abile, come impatto sulla persona. Il vostro corpo non riceve l'imput di dire:" o Dio, quanto e' veloce" oppure "si sente che e' esperto" ma "azzo che forza sto vecchio". Questo per intenderci.
Va da se, questa e' la cosa fondamentale, che se non si praticano gli esx per sviluppare questa forza lo stile e' completamente inapplicabile poiche' si basa su questo punto. Il TS, ad esempio come si diceva prima, ha motivo di esistere solo se uno controlla completamente l'avversario rendendogli impossibili i movimenti, come un padre che gioca alla lotta con il proprio figlio; la sua forza e' talmente tanto superiore che puo' anche giocare in "rimessa" e sembrare morbido in certe fasi ma e' perche' ha talemente tanto controllo sulla situazione che puo' anticipare e muoversi come vuole, e' normale e' piu' forte, gioca con l'avversario.
Negli stili giapponesi come il JJ questo non avviene e non e' necessariamente un punto negativo, anzi. A mio modesto parere ho potuto vedere che il JJ e' stato concepito davvero per essere efficace contro una persona maggiormente forte di noi e non implica che noi siamo piu' forti di lui che di fatto e' piu' grosso. Lavorando di tecnica e esperienza riesce a far "sfogare" la forza dell'avversario all'esterno o all'interno per poi rigirare il tutto mettendo "in stecca" le articolazioni che se sei grosso o piccolo poco conta.
Non so se e' stato un "aggiustamento" dei giapponesi dovuto alla non trasmissione dei sistemi di sviluppo della forza o se proprio e' nato cosi', poco importa oggi, il fatto e' che alcuni concetti sono proprio degli stili giapponesi e creano incomprensioni quando si cerca di immetterli in quelli cinesi.
Non so se sono stato chiaro, riassumo la sostanziale differenza:
TJQ: sviluppo di una forza non muscolare ma uguale a quella muscolare anzi superiore in efficacia, (si diventa molto forti). Una volta che il corpo e' forte di questa nuova forza tutto quello che fara' sara' tecnica marziale.
Esattamente come se Hulk Hogan fa un balletto e noi da dietro gli andiamo a rompere le palle, se per sbaglio ci piglia con una qualsiasi parte del corpo noi voliamo via come una piuma, questo sono le forme. Esempio strano ma calza molto.
JJ: allenamento fisico e metale, prontezza di riflessi. Ripetizione delle tecniche fino a farle diventare istintive e veloci. Sensibilita' di sapere dove va la forza maggiore dell'avversario e capacita' tecnica nel rigirarla a nostro favore, con passi e movimento.
Ho ovviamente estremizzato poiche' e' certo che anche nel TJQ ci sono le tecniche e la prontezza di riflessi ma era solo per rendere l'idea della differenza, non ho idea se ci sono riuscito.
M.