- che spesso si interpreta (io stesso lo faccio) quello che ci viene detto e da li si inizia a deviare rispetto quello che realmente ci e' stato trasmesso, questo intendo sul lasciar stare quello che sentiamo a favore di quello che dobbiamo fare.
mi riallaccio a questo passaggio per dire la mia...
vado agli stage, il maestro mi fa vedere quali esercizi fare, mi corregge le posture e le posizioni
io l'unica cosa che cerco di fare in quel frangete è: registarare più parametri possibili per riprodurre al meglio l'esercizio
tipo: mi fa allineare la colonna vertebrale...cerco di guardare negli specchi in che modo sono stato sistemato (un parametro esterno visivo), cerco di capire come il mio peso si sta distribuendo nei piedi (un paramentro interno), cerco di sentire cosa mi fa "male" e cosa "no" fregandomene se il mio cervello percepisce come "negativa" la sensazione di dolore, perchè se mi dicono che devo fare quell'esercizio in quel modo il dolore fa parte del gioco, quindi quando sarò nella mia casuccia a fare lo stesso esercizio cercherò di riprodurre esattamente tutte le condizioni che allo stage con il maestro si erano verificate e per cui l'esercizio andava bene!!
poi cosa succede...che facendo sti benedetti esercizi prima o poi qualcosa accade...magari perchè servono?? e a forza di batterci producono l'effetto desiderato??
quello è un momento molto delicato...perchè qualcosa "cambia" (tipo il minmeng che si apre) ma bisogna stare attenti...è questo il momento in cui si rischia sul serio di partire per la tangente per un bel volo di fantasia!!
ma per fortuna ci sono i maestri per capire se si è lavorato bene oppure si è buttato tempo
mi attacco al telefono o mando una mail a GJ oppure direttamente in palestra con i compagni e faccio domande precise:
senti carissimo...stavo facendo questo esercizio quando ad un certo punto mi è capitato questo: "bla bla bla cerco di descriverlo nei minimi dettagli" è cosa buona e giusta oppure no???
a volte arrivano risposte tipo: si ti capita questo perchè...bla bla bla e a volte arrivano risposte tipo: lascia perdere tutte ste cavolo di pippe mentali e continua a fare esercizi COME TI HO FATTO VEDERE!!
a volte capita anche: no...questo non va bene, devi correggere questo questo e l'altro
praticamente vivo la mia pratica di Taiji da "spettatore di me stesso" in questo modo: faccio esercizi nel modo più possbile simile a come mi sono stati presentati (con tutti i parametri di cui sopra...una specie di telemetria per il MIO corpo...per questo si chiamano arti interne...ci sono dei Dati in più da analizzare...) con la mente "vuota" che sta ad assistere
quando si veirfica un "cambiamento" registro più dati possibili sull'evento e li sottopongo a chi ne sa più di me, poi ci sono i test
se tutto è ok, cioè se si superano i test e se le guide mi dicono che sono sulla strada giusta automaticamente archivio quella "nuova" sensazione come qualcosa di buono che diventa un'altro parametro da ricercare durante la pratica
fino ad adesso....sembra funzionare!
è proprio vero...le risposte arrivano con la pratica..